Wollybi: le professioni più ricercate dal mercato

Quali sono le professioni più ricercate in Italia? Elettricista o idraulico? Addetta all’amministrazione o alla comunicazione d’impresa? E ancora grafico o Internet marketing manager? Quali son

Quali sono le professioni più ricercate in Italia? Elettricista o idraulico? Addetta all’amministrazione o alla comunicazione d’impresa? E ancora grafico o Internet marketing manager? Quali sono realmente le professioni, i settori e le competenze richiesti oggi dalle aziende?
In un mercato del lavoro che sembra essere sempre più avaro di opportunità porsi queste domande è fondamentale, per meglio decidere ad esempio quali percorsi di studio hanno maggiori sbocchi occupazionali.
Ma interpretare dati e tendenze non è poi così facile.
È proprio da questa difficoltà che nasce l’osservatorio digitale Wollybi, un portale web ideato da Tabulaex, un’unità organizzativa dell’Università Bicocca di Milano che tramite l’analisi dei Big Data (grandi quantità di informazioni) consente di indicare le tendenze del mercato del lavoro, indicando quali siano le competenze maggiormente richieste per le figure più ricercate.
 

Oltre 700 mila gli annunci di lavoro sul web analizzati da febbraio 2013, dalla piattaforma dell’Università di Milano-Bicocca. Dai conduttori di macchine utensili fino ai progettisti software, quali competenze servono per i lavori più ricercati?

Wollybi è in grado di esaminare enormi quantità di dati: basti pensare che tra il 2013 e il 2014 sono stati analizzati più di 700 mila annunci di lavoro, le cosiddette job vacancies, pubblicati sull’intero territorio nazionale. Un’enorme miniera di dati da cui partire per nuove ricerche e che consente di descrivere, nel dettaglio, il mondo occupazionale in Italia.
Ma qual è la vera novità rappresentata da Wollybi? Sinora il grosso delle ricerche è stato effettuato interrogando un campione di aziende sulle loro previsioni di assunzione, Wollybi invece analizza gli annunci di lavoro disponibili on-line facendone una mappatura in tempo reale, fornendo informazioni preziose anche a chi si occupa di politiche della formazione e del lavoro. Un’analisi che non si limita, dunque, esclusivamente al dato quantitativo, ma che fornisce un quadro completo delle competenze più richieste. Rispetto ai metodi tradizionali, infatti, le informazioni estratte forniscono un dato qualitativo sulle capacità richieste al candidato per svolgere la professione ricercata.
Ed interessante e innovativa è anche la modalità di funzionamento della piattaforma che analizza gli annunci pubblicati in rete studiandone le dinamiche. Le fonti provengono dalle imprese e dai principali portali per l’offerta di lavoro: i motori specialistici per l’incontro tra domanda e offerta, i siti delle testate giornalistiche nazionali, quelli delle più grandi Agenzie per il lavoro. L’aggiornamento è continuo e offre così una costante rappresentazione delle opportunità attraverso le esigenze richieste dalle imprese. Tramite gli annunci infatti  si possono scoprire quali siano le competenze richieste per ogni figura professionale, e studiare come cambiano le competenze in relazione all’area geografica.
Facciamo un ulteriore passo e proviamo a snocciolare numeri e tendenze. I  risultati confermano il ciò che sappiamo: le aziende cercano persone con esperienza, conoscenza di software e linguaggi di programmazione, capacità comunicative e di relazione. Ma emergono anche risultati meno prevedibili: gli annunci chiedono flessibilità negli orari e saper lavorare per obiettivi. Un indicatore evidente delle trasformazioni in corso nell’organizzazione del lavoro.
Ma altrettanto importante è analizzare quello che negli annunci non viene detto: nel 54% dei casi non è specificato il contratto di lavoro offerto e quando è dichiarato, solo nel 5% delle posizioni è a tempo indeterminato. L’altro assente è il titolo di studio, che non viene specificato nel 57% degli annunci, sostituito da un elenco di competenze specifiche.
 

Le aziende cercano persone con esperienza, conoscenza di software e linguaggi di programmazione, capacità comunicative e di relazione

Un importante picco di annunci è stato registrato nel luglio 2014 quando le professioni più ricercate erano quelle tecniche: tecnici della vendita e della distribuzione (richiesti soprattutto in Valle d’Aosta), commessi delle vendite al minuto (con prevalenza in Lombardia), disegnatori tecnici (Emilia Romagna), conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali (Veneto ed Emilia Romagna) e analisti e progettisti di software (Lombardia e Lazio).
«Wollybi – ha detto Mario Mezzanzanica, professore di Sistemi informativi dell’Università di Milano-Bicocca e tra gli ideatori di Wollybi – è un osservatorio digitale che si pone l’obiettivo di migliorare la conoscenza dei fenomeni osservati attraverso l’analisi dei Big Data. È certamente la prima esperienza nel nostro paese e in Europa che raccoglie in modo sistematico l’informazione degli annunci di lavoro del web, li analizza semanticamente e li rende disponibili al pubblico. Conoscere le professioni richieste dalle aziende, le competenze e conoscenze ad esse associate, il territorio nel quale si dovrà affrontare l’attività lavorativa e molte altre informazioni, rappresenta un importante contributo al miglioramento dell’efficienza ed efficacia per gli attori del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione professionale».

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