Biagio Bellotti nel borgo di Cardano

Canonico, scrittore, musicista, architetto, pittore: Biagio Bellotti (1714-1789) fu un artista eclettico di Busto Arsizio, che operò in diverse chiese del circondario e nella Certosa di Garegna

Canonico, scrittore, musicista, architetto, pittore: Biagio Bellotti (1714-1789) fu un artista eclettico di Busto Arsizio, che operò in diverse chiese del circondario e nella Certosa di Garegnano a Milano. Sue opere possono essere ammirate nelle chiese bustesi (San Giovanni, San Michele, San Gregorio, Madonna in Prato), in quelle di Santo Stefano e di San Gregorio a Olgiate Olona, in Sant’Antonio a Gallarate, nel museo di Palazzo Marliani Cicogna a Busto Arsizio. Opere illustrate in precedenti articoli di Varesefocus.  Il  Bellotti venne probabilmente chiamato ad affrescare anche la chiesa monumentale di San Pietro a Cardano al Campo, appartenuta alla Confraternita dei Disciplini e restaurata alcuni anni or sono per iniziativa dell’allora parroco Don Luigi Perego.
 

Due pitture dell’artista bustese restaurate nella chiesa monumentale di San Pietro

La chiesa, di cui si ha notizia solo a partire dalla visita pastorale del vescovo milanese Carlo  Gabriele Sforza nel 1455, venne edificata trasformando una precedente cappella cimiteriale. Nel 1688 venne ampliata e voltata (da allora, l’altare è rivolto a ovest anziché ad est). Ulteriormente ampliata nel 1741, venne dotata di una bella facciata con fregi in stile ancora baroccheggianti, seppure più lineari e di una gradevole eleganza,  restaurati minuziosamente mediante polvere ottenuta dalla macinazione del medesimo tipo di pietra utilizzata in origine.
Nel 1786  la Lombardia è sotto il dominio austriaco e l’Imperatore Giuseppe II° sopprime molti enti ecclesiastici, tra i quali la Confraternita dei Disciplini. Per la chiesa di San Pietro inizia un periodo infausto . Nel 1803 la chiesa viene occupata dal 1° Reggimento degli  Ussari e sarà adibita più volte ad infermeria militare lungo tutto l’800. Agli inizi del ‘900, con l’inizio dei primi voli aeronautici nel vicino campo di aviazione della Caproni, viene utilizzata anche come camera ardente dei piloti caduti durante le prove di volo e i collaudi.
Nel 1899, con la costruzione del vicino Asilo infantile e oratorio femminile gestito dalle suore salesiane, la chiesa diventa parte integrante di tale oratorio. Poi, nel 2000, viene sconsacrata; non viene quindi più utilizzata per il culto ma adibita a luogo di luogo di ritrovo per la catechesi giovanile.
 

Un artista capace di dipingere con grande spontaneità e naturalezza

I due dipinti attribuiti a Biagio Bellotti, anch’essi restaurati, sono collocati sulla volta della navata. Essi raffigurano rispettivamente il trionfo della croce (sopra l’altare) e la glorificazione di San Pietro (a metà della navata). Si tratta certamente di opere minori rispetto all’ampia produzione dell’artista bustese perché scontano evidentemente la scarsa disponibilità economica dell’allora piccolo borgo di Cardano. Tuttavia, anche in tali pitture si riconosce la vivacità del tratto e del colore tipici non solo della stagione artistica nella quale Biagio Bellotti lavorò, ma anche della sua personalità e capacità comunicativa. Come se la pittura gli uscisse dalle mani con grande naturalezza e spontaneità.

 

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