Varese sogna il Super Bowl

Per ben due volte ad un passo dal grande traguardo: la squadra degli Skorpions Varese, prima nella regolar season nel campionato 2023-2024 con 8 vittorie su 8 incontri, ha visto svanire per due anni

Per ben due volte ad un passo dal grande traguardo: la squadra degli Skorpions Varese, prima nella regolar season nel campionato 2023-2024 con 8 vittorie su 8 incontri, ha visto svanire per due anni consecutivi l’obiettivo di gareggiare nella finalissima di stagione. Molti i progetti della società di football americano per il prossimo anno, tra nuovi ingressi e il consolidamento del settore giovanile

Inafferrabile. Per due volte consecutive gli Skorpions Varese sono arrivati a un passo dalla finale di Super Bowl. Per due volte il grande sogno è svanito sul più bello. Ma nella storia dell’American football nazionale hanno segnato un record che resterà a lungo: l’anno scorso, al loro ritorno nella massima serie, sono arrivati in semifinale. Ed è stata la prima volta da quando esiste la franchigia che una neopromossa “va” così lontano. Quel risultato non è stato certo un caso. Gli Scorpioni varesini, infatti, hanno concesso il bis anche nel campionato 2023-2024 arrivando addirittura primi nella regolar season con 8 vittorie su 8 incontri, per poi fermarsi di nuovo in semifinale per mano di Parma. “Questa volta la finale sembrava davvero a un passo ad un certo punto – racconta Enzo Petrillo, Vicepresidente degli Skorpions, ma anche Head Coach della nazionale Flag – poi però, complice anche il meteo avverso, che per una squadra come la nostra diventa un vero avversario, Parma ci ha battuto. Senza rubare nulla. L’abbiamo visto in finale dove, contro i Guelfi di Firenze, ha dimostrato di essere la squadra superiore e la più forte”.

Non c’è due senza tre, ma questa volta il finale dovrà essere differente. Petrillo lo sa: “Le ultime due stagioni sono state esaltanti, ma anche logoranti. Siamo tornati nella massima serie e l’abbiamo fatto ad altissimo livello. Il terzo campionato che andremo ad affrontare credo che sarà il più difficile poiché il primo anno siamo stati la sorpresa, il secondo avevamo la qualità giusta per fare molto bene e ora siamo chiamati a confermarci al vertice del football nazionale”. Ma il Vicepresidente sa anche che in cima agli obiettivi della società c’è la crescita di un progetto iniziato qualche anno fa e che ha portato al consolidamento del settore giovanile e agli ottimi risultati della prima squadra, di conseguenza. “Programmazione è il mantra degli Skorpions. Siamo arrivati ad un punto in cui i nostri giovani migliori, quando era il momento di passare in prima squadra, dovevano necessariamente cercare altrove. È stato allora che il progetto ha fatto il salto di qualità. Con le giovanili abbiamo vinto tutti i campionati nazionali che si possono vincere in Italia, questo significa che riusciamo a crescere atleti di prospettiva. A noi non è mai interessato avere una prima squadra con giocatori che vengono da fuori e dopo un anno vanno a giocare in un’altra società. Il nostro ragionamento è un altro e siamo convinti che i risultati sono una conseguenza di quanto stiamo costruendo”.Certo, gli Skorpions sono made in Varese, ma se serve la ciliegina sulla torta, questa arriva. E nella stagione appena conclusa il “tocco” è stato l’approdo sotto il Sacro Monte (gli Skorpions giocano al Franco Ossola) dei fratelli Griffin, il quarterback (QB) Ryan e il più giovane Maclaine. Il primo, Ryan, ha esordito con i New Orleans Saints nel 2013 per poi passare a Tampa Bay nel 2015. Con i Buccaneers ha vinto nel 2020 il Super Bowl LV come terzo QB alle spalle del campionissimo Tom Brady e di Blaine Gabbert. Insomma, gente che fa e che ha fatto la differenza.

Enzo Petrillo, Vicepresidente degli Skorpions: “Vogliamo che i nostri ragazzi crescano come giocatori, ma soprattutto come uomini e come persone. Ed è per questo che abbiamo sempre un occhio di riguardo nella scelta dello staff tecnico”

“L’arrivo dei fratelli Griffin è stato importante – continua Petrillo – anche perché non hanno snaturato la nostra filosofia e si sono calati nel mondo Skorpions. Qui vogliamo che i nostri ragazzi crescano come giocatori, ma soprattutto come uomini e come persone. Ed è per questo che abbiamo sempre un occhio di riguardo nella scelta dello staff tecnico”. Quello del football americano è un mondo che, dopo aver brillato nel panorama sportivo nazionale negli anni ‘80, si è un po’ offuscato. Ora però è tornato a muovere interesse e curiosità. “Abbiamo un pubblico che ormai supera i 1.000 spettatori a partita e non si tratta di parenti o amici, ma di appassionati che vengono a vedere gli Skorpions – precisa Enzo Petrillo –. In occasione dell’incontro con i Dolphins, abbiamo organizzato un business forum con l’ente camerale dell’Ohio con l’obiettivo di costruire anche relazioni economiche tra il nostro Paese e gli Stati Uniti. Con le istituzioni cittadine siamo riusciti a costruire un rapporto di collaborazione. Se dovessi dire qual è il miglior risultato di questi anni, non avrei dubbi a rispondere: aver fatto di Varese un città di riferimento per il football americano. Basti pensare che fino a qualche anno fa i nostri giovani giocatori cercavano altre squadre in cui andare, oggi sono i ragazzi di altre città che vogliono venire qui da noi”.  

Football Fimiani

Nel panorama dell’American football della provincia varesina, c’è chi il Super Bowl l’ha già giocato 3 volte, vincendo la prima nel 2022. Stiamo parlando di Andrea Fimiani, da Casorate Sempione. Stella dei Guelfi Firenze, ma anche coach dei Blue Storms di Busto Arsizio. Per Fimiani poi il football americano è una questione di famiglia (come del resto anche quella dei Petrillo): il papà Ercole è stato una delle colonne dei grandi Frogs insieme al bustocco Ettore Guarneri, oggi Presidente dei Frogs Legnano. Andrea Fimiani dopo il successo al Dall’Ara di Bologna con i colori fiorentini contro i Seamen Milano, ha conquistato altre due finali giocate entrambe (e perse) contro Parma. Quella del 2023 poi si è disputata a Toledo nello Stato americano dell’Ohio. Mentre nel 2024 è stato nominato il miglior giocatore italiano (quarterback) di tutto il campionato. Oltre al fatto che il football è tradizione di famiglia: “Sono cresciuto guardando giocare mio padre e poi sono sempre rimasto nell’ambiente”, ammette lo sportivo. Colpisce il doppio ruolo che ha Fimiani: giocatore a Firenze e allenatore a Busto Arsizio. “Sdoppiarsi non è banale – spiega – anche se le due esperienze per ora si incastrano alla perfezione anche a livello di tempistiche. E poi allenare a Busto mi dà l’opportunità di allenarmi anche con i Blue Storms”. Fimiani però guarda avanti: “Dopo aver perso due finali consecutive non è facile ricominciare e ritrovare le giuste energie per ripartire. Però nel 2025 la finale si disputa di nuovo in America e l’obiettivo di andare a giocare oltre oceano credo che darà a tutta la squadra la spinta giusta per conquistare la finale e provare di nuovo a vincerla”.

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