Un’Università pensata per i neogenitori
La genitorialità non deve essere un ostacolo alla carriera. Con questa premessa, la LIUC sta avviando un programma per neomamme e neopapà che potranno iscriversi ai corsi di laurea tri
La genitorialità non deve essere un ostacolo alla carriera. Con questa premessa, la LIUC sta avviando un programma per neomamme e neopapà che potranno iscriversi ai corsi di laurea triennale e magistrale per completare o perfezionare il proprio bagaglio di conoscenze, potendo contare su una rete di opportunità e supporti specifici per conciliare studio e famiglia. Obiettivo: offrire occasioni di reinserimento nel lavoro, di reskilling e crescita professionale. Il progetto spiegato dal Rettore Anna Gervasoni
‘‘La maternità, in Italia, è spesso e innegabilmente un ostacolo per la carriera di molte donne. Se arriva presto può interrompere il percorso di studi o abbreviarlo, se arriva a carriera avviata può segnarne un rallentamento o, peggio, uno stop”. È con queste parole che Anna Gervasoni, Rettore dell’Università LIUC di Castellanza, introduce una nuova opportunità di formazione dedicata sia alle neomamme sia ai neopapà che, attraverso l’iscrizione a corsi di laurea triennale o magistrale, potranno completare o perfezionare il proprio percorso di studi e le proprie competenze. Una possibilità concreta di reskilling per aiutare il reinserimento all’interno del mercato del lavoro, cercare un nuovo impiego o cambiare completamente strada. Grazie ad una preparazione manageriale e specifica e all’ottenimento di qualifiche che rendano più agevole l’accesso o il rientro nel mondo professionale. “Nel nostro Paese c’è un grande gap occupazionale che riguarda soprattutto la sfera femminile – sottolinea Gervasoni –. Stiamo perdendo punti come sistema Paese perché sempre più mamme lasciano il lavoro, e a volte anche lo studio, per dedicarsi alla cura e alla gestione della famiglia”.
Da qui, l’idea della LIUC: affiancare i neogenitori nei loro percorsi di studio con tutta una serie di servizi e supporti in grado di aiutarli nel gestire la conciliazione libri, lezioni e famiglia. Nessun favoritismo, nessun corso ad hoc. Solo comprensione di esigenze diverse rispetto al resto della popolazione studentesca. “La nostra Università – informa il Rettore Gervasoni – ha deciso in questo modo di aprirsi e mettersi a disposizione di mamme e papà, indistintamente, che potranno così immatricolarsi ai nostri corsi di laurea in economia e ingegneria, potendo contare su una rete di supporto. Il progetto, che partirà con il nuovo anno accademico, è aperto anche a tutti gli studenti genitori attualmente iscritti alla LIUC”.
Un’iniziativa che include anche la genitorialità derivante da affido e adozione. I neogenitori potranno, dunque, tramite bando, immatricolarsi dalla data di entrata in gravidanza e fino al compimento del primo anno di vita del figlio o della figlia. L’ambizione è di offrire alle mamme e ai papà la possibilità di effettuare lo stesso percorso di studi messo a disposizione del resto della platea di studenti, ma con un sostegno specifico. Sono diversi i benefit previsti dal programma pensato dall’ateneo: “Vogliamo favorire l’integrazione delle studentesse mamme e degli studenti papà mediante contributi economici, borse di studio parziali o totali e offrire il supporto di un tutor o mentor, preferibilmente già genitore – spiega di nuovo il Rettore Gervasoni –. Vorremmo inoltre dare assistenza psicologica e motivazionale attraverso il servizio di Consueling & Well-Being della LIUC”.
I neogenitori avranno, inoltre, la possibilità di recuperare gli appelli in caso di malattia certificata dei figli o per altre cause quali vaccinazioni o inserimento al nido. Il programma prevede anche la presenza di un tutor accademico, “per gestire problematiche legate alla carriera universitaria e un tutor amministrativo a supporto per il rinnovo delle iscrizioni e un percorso di placement personalizzato per il reinserimento nel mondo del lavoro”, tiene a sottolineare Gervasoni. Un ruolo fondamentale in questo contesto è quello che ricoprono le imprese del territorio. “Siamo alla ricerca di realtà che credano fortemente in questa progettualità – specifica il Rettore –. Servono azioni di supporto al placement o al replacement”. Le aziende che sosterranno la progettualità dell’ateneo castellanzese potranno usufruire di un canale preferenziale nel selezionare le laureate e i laureati che usciranno dal percorso di studi scelto, oltre alla possibilità di ottenere un’interfaccia diretta con gli Hr manager per favorire il processo di upskilling e reskilling. “L’Università non è solo fabbrica di competenze – precisa il Rettore Gervasoni –. È un’istituzione che deve sapersi interfacciare con il sistema sociale in cui è inserita. Il nostro compito è quello di creare manager, imprenditori e leader del futuro. Ma non solo. Offrire strumenti in grado di supportare i nostri interlocutori ad affrontare le grandi tematiche che interessano l’Italia e più in generale il mondo”.
Una direzione, quella che sta percorrendo l’Università, racchiusa anche nel Piano Strategico quinquennale dell’ateneo: “Per citare qualche esempio, recentemente, abbiamo istituto un ufficio studi che non si sovrapporrà all’attività dei centri di ricerca già esistenti, ma affronterà tematiche che hanno un impatto sociale sulla nostra comunità studentesca. Vogliamo porci come centro di elaborazione di pensiero su argomenti di interesse generale”. I giovani, in questo contesto, saranno i protagonisti. Altro obiettivo, infatti, su cui sta lavorando l’istituzione universitaria, conclude Anna Gervasoni, “è quello di far collaborare tra di loro i ricercatori più junior, con l’ambizione di costruire un incubatore di idee che speriamo diventi uno dei pilastri su cui si fonderà il futuro di LIUC”.
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