Quando l’impresa genera impresa
Prima il contributo alla creazione di una startup, poi la fondazione di una seconda. Da una parte per il restauro e il recupero di beni cartacei e culturali danneggiati dall’acqua, dall’a
Prima il contributo alla creazione di una startup, poi la fondazione di una seconda. Da una parte per il restauro e il recupero di beni cartacei e culturali danneggiati dall’acqua, dall’altra per fornire alle aziende servizi di risk management grazie alle tecnologie digitali (Intelligenza Artificiale compresa). La storia di Edam Soluzioni Ambientali Srl, realtà familiare di Gallarate, è legata a doppio filo ad altre due idee imprenditoriali che contribuiscono alla sua crescita e al fermento industriale del territorio
‘‘Per quale motivo avete deciso di puntare sulle startup, creandone una e contribuendo a fondarne un’altra?” A domanda diretta, risposta altrettanto diretta: “Perché sono un ottimo modo per coinvolgere talenti e skill diverse da quelle già presenti in azienda”. Cosa hanno a che fare l’universo delle startup e la Edam Soluzioni Ambientali Srl? La storia dell’impresa familiare di Gallarate, fondata nel 1998, è intrecciata a doppio filo con altre due realtà di recente nascita, che hanno, per un verso o per l’altro, contribuito allo sviluppo dell’impresa che si occupa di bonifiche di impianti industriali e decontaminazioni a seguito di incendi, allagamenti ed eventi catastrofici. “Siamo una società di servizi attiva in 3 ambiti principali: bonifiche nel mondo chimico e farmaceutico, quindi bonifica impianti, reattori, mescolatori e manutenzione speciale impianti; interventi dopo incendi e allagamenti, ovvero, per farla breve, arriviamo dopo i Vigili del Fuoco per andare a decontaminare gli ambienti coinvolti in un disastro e consentire alle aziende di ripartire o ai proprietari di casa di rientrare nelle loro abitazioni; interventi a seguito di emergenze ambientali, come sversamenti, per cui ci occupiamo della messa in sicurezza ed eventuali bonifiche ambientali”, racconta l’Amministratore Delegato Matteo Bistoletti, in azienda al fianco del padre Oliviero.
“Edam, nel corso degli anni, è sempre stata attenta a ricercare nicchie in cui potersi espandere e crescere. L’obiettivo è ritagliarci una fetta di mercato, mantenendo un certo vantaggio competitivo che però, inevitabilmente, con il tempo tende ad assottigliarsi perché altri arrivano a colmare e colonizzare quello stesso spazio da noi presidiato. In altre parole, la nostra forza e la nostra condanna, se così la si può definire, è continuare a ricercare l’innovazione”, ammette l’Ad di Edam. Ed è stato proprio quello spirito di ricerca continuamente teso verso la creazione di nuovi servizi e proposte a spingere l’azienda gallaratese ad avvicinarsi al mondo delle startup. “Abbiamo contribuito alla fondazione di Prodoc, nata come realtà a sé stante ed oggi brand di Edam, proprio per andare nella direzione dell’innovazione di processo costante”, spiega ancora Bistoletti. Prodoc è un laboratorio specializzato nel restauro e recupero a seguito di danni da acqua di beni cartacei e culturali, come volumi antichi e pergamene ma anche archivi correnti. Come? Attraverso una tecnologia molto particolare, ovvero un liofilizzatore per carte (in dote solamente a quattro realtà in tutta Europa), solitamente utilizzato in ambito farmaceutico e alimentare.
“Stiamo sviluppando un software per realtà aumentata per l’addestramento: lo abbiamo fatto unendo le nostre competenze nella gestione delle emergenze con l’utilizzo di tecnologie innovative, come, ad esempio, la realtà virtuale. Si tratta di un progetto ambizioso e scalabile su cui puntiamo molto”
“Abbiamo declinato nel campo dei beni culturali questa specifica tecnologia di liofilizzazione, andando a creare, con Prodoc, una sorta di spin-off del nostro core business, ma declinato, per l’appunto, solo in ambito culturale. Per dare un impulso alla neonata società abbiamo messo a segno diversi investimenti, per poi ritirarla ed inglobarla all’interno dell’azienda: devo dire che i risultati non sono tardati ad arrivare”, spiega Matteo Bistoletti. Altra attività più recente portata avanti da Edam, da inizio 2024, è la creazione di una startup innovativa finalizzata a supportare e condurre attività di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo dell’ingegneria delle tecnologie digitali come Spatial Computing (una tecnologia in grado di accelerare la convergenza tra mondo fisico e mondo digitale), VR (realtà virtuale) e Intelligenza Artificiale. “In questo caso, l’obiettivo era diverso rispetto all’innovazione di processo, ovvero tentare di spostare la prospettiva: da sempre lavoriamo in situazioni emergenziali e ci siamo, perciò, chiesti come fare ad aiutare altre imprese ad essere più resilienti sotto questo punto di vista”. La risposta è stata una startup, il cui focus principale è fornire attività di risk management alle aziende, attraverso la mappatura e l’analisi dei rischi e suggerendo poi valutazioni preventive anche con il supporto dell’AI. In parallelo, è in corso anche lo sviluppo di simulatori per l’addestramento di squadre di pronto intervento in situazioni di emergenza e, nel caso specifico, del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, all’interno dei sedimi aeroportuali. “Stiamo sviluppando un software per realtà aumentata proprio per l’addestramento: lo abbiamo fatto unendo le nostre competenze nella gestione delle emergenze con l’utilizzo di tecnologie innovative, come, ad esempio, la realtà virtuale. Si tratta di un progetto ambizioso e scalabile su cui puntiamo molto”, conclude l’Amministratore Delegato di Edam.
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