Quando il talento dei giovani va in scena
Il Liceo Artistico di Varese porta sul grande schermo la storia della deportata francese Francine Christophe in un docufilm realizzato da alcuni studenti delle classi 3F e 5F, in collaborazione con p
Il Liceo Artistico di Varese porta sul grande schermo la storia della deportata francese Francine Christophe in un docufilm realizzato da alcuni studenti delle classi 3F e 5F, in collaborazione con professionisti del settore. Il tutto attraverso la costruzione di una vera e propria produzione cinematografica, fatta di assistenti regista, costumisti, tecnici delle luci e scenografi
Un bel gruppo di studenti. Una manciata di insegnanti, qualche consiglio da esperti del settore e via, pronti per dare vita ad un vero e proprio film degno delle migliori case cinematografiche indipendenti. Ci hanno provato, e soprattutto, ci sono riusciti, i ragazzi del Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese, con una troupe di studenti della 3F dell’indirizzo Scenografica e della 5F dell’indirizzo Audiovisivo Multimediale che, insieme ad un gruppo di lavoro composto da esperti del settore, hanno portato sul grande schermo “Da grande voglio fare teatro”, una docufiction che ripercorre i primi anni della Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi della francese Francine Christophe, sopravvissuta al regime nazista.
Un film in cui la testimonianza reale di Francine, intervistata per l’occasione nella sua abitazione vicino Parigi, si intreccia con la ricostruzione cinematografica dei momenti della sua vita nei campi di internamento parigini nel 1942. Testimonianza presente nel suo libro “Non sono passata dal camino”, tradotto in italiano da Manuela Vasconi, ex professoressa del Liceo varesino. Partecipando al Bando Cips (Cinema e Immagini per la Scuola) 2022-2023, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del merito, sul tema “La storia siamo ‘sempre’ noi”, i ragazzi dell’Artistico si sono trovati a vestire i panni di assistente regista, costumista, tecnico luci e scenografo. Dagli abiti al set, tutto è stato progettato e realizzato dagli studenti del Liceo sotto la supervisione dei professori, tra cui Luca Scarabelli, a capo del progetto e regista della pellicola. “Si tratta di una progettualità – racconta Scarabelli – in cui studenti e studentesse lavorano fianco a fianco con dei professionisti per imparare, ad esempio, come si recita una scena o si registra un audio in presa diretta. Partendo dalla sceneggiatura, riadattata da un testo già esistente utilizzato una decina di anni fa per uno spettacolo teatrale, abbiamo poi ingaggiato diversi ragazzi, ex studenti e non solo, per ricoprire i ruoli di professionisti del settore. È stato un bel modo per far lavorare i giovani con altri giovani”.
Una produzione che ha impegnato gli alunni durante tutto l’anno scolastico, dopo l’orario di lezione, e che li ha visti affiancare alcuni di quei ragazzi che come loro, anni prima, erano seduti sugli stessi banchi e che ora dirigono, riprendono e lavorano nel mondo del cinema e del teatro. Diverse le professionalità portate sul set, dal tecnico luci al fotografo di scena che documentava tutta la parte di backstage; i ragazzi hanno avuto l’opportunità di sperimentare l’ambiente cinematografico a 360 gradi, obbiettivo didattico dello stesso bando. Non sono mancati anche momenti di approfondimento nel corso dell’anno, grazie ad interventi di alcuni professori dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, che hanno guidato gli studenti in insegnamenti sul periodo storico della Seconda Guerra Mondiale. Fondamentali sono state anche le lezioni frontali di carattere tecnico tenute da Giacomo Coarezza, giovane ex studente del Liceo che per la docufiction si è occupato del montaggio, del sound design e della parte di Color editing e che ha insegnato agli studenti i principi del montaggio video.
“È stato interessante tornare all’Artistico da insegnante – racconta Giacomo –. Partecipare ad un progetto di questo livello dà un senso concreto ai molti anni di studio trascorsi sui libri. Non essendo un insegnante ero inizialmente intimidito, ma i ragazzi si sono dimostrati subito interessati alla materia. Dimostrazione di quanto sia forte il cinema come strumento di contatto, comunicazione e di arte”. Sono diversi i punti di incontro che la settima arte condivide con il mondo del teatro, a partire dallo stile comunicativo. Proprio per questo per la realizzazione della pellicola, gli studenti e le studentesse del Liceo Artistico di Varese hanno ingaggiato attori provenienti proprio da esperienze teatrali, come il professor Andrea Minidio, interprete di Monsieur Viterbo, Direttore di teatro, personaggio che allietava le giornate di Francine con spettacoli di intrattenimento oppure Sarah Collu, che nel film interpreta la madre della giovane.
Per il ruolo della protagonista invece si è scelto di non andare troppo lontano, assegnando il ruolo a Nicole Ferracin, sorella minore di Noemi, una delle studentesse della 5F. “L’atmosfera giovane e i consigli di Sarah Collu in particolare – racconta Nicole – mi hanno aiutata ad interpretare al meglio questo personaggio dalla storia complicata. L’esperienza è stata sicuramente formativa. Ho già chiesto consiglio a diversi attori sulle possibili figure lavorative di questo settore: mi piacerebbe seguire questa strada già al termine delle scuole medie”.
Il film “Da grande voglio fare teatro” sarà presentato al Cinema Teatro Nuovo di Varese il 30 settembre, insieme a Filmstudio 90, sarà inoltre caricato sul sito Internet del Bando Cips e poi verrà anche distribuito nelle scuole e in alcuni festival di cinema minori della provincia varesina e non solo.