Oltre lo sguardo, i mille volti di Azzate
Storia antica, scenari bucolici, palazzi nobiliari, tanta natura e persino lo Spazio. Il piccolo borgo varesino dalle molte sfaccettature, che tanto ricorda i paesaggi toscani, rappresenta la meta id
Storia antica, scenari bucolici, palazzi nobiliari, tanta natura e persino lo Spazio. Il piccolo borgo varesino dalle molte sfaccettature, che tanto ricorda i paesaggi toscani, rappresenta la meta ideale per una gita in ogni periodo dell’anno. Tra architettura religiosa, scorci mozzafiato sul Lago di Varese e leggende del passato
Quanti luoghi può contenere una località? Passeggiando per Azzate si direbbe infiniti: dall’operosa e moderna cittadina lombarda a borgo antico, da un angolo bucolico di Toscana a un romantico lido sul lago. Il viaggio travalica atmosfere e suggestioni e si sposta anche sui livelli del tempo: palazzi moderni e antichissimi convivono in un’armonia e un fascino che rendono questa città sempre una buona idea per una gita in giornata.
Adagiato su un colle che domina il Lago di Varese, Azzate regala ai visitatori panorami tra i più belli sulle Prealpi e persino sulla maestosa catena alpina, con il Monte Rosa a fare da sfondo. Non tutti sanno che le sue origini risalgono all’epoca romana e che custodisce un centro storico ricco di testimonianze artistiche e architettoniche che raccontano secoli di storia.
Una passeggiata in centro
Uno dei punti più conosciuti di Azzate è senza dubbio piazza Ghiringhelli, nota anche come “Piazza del Belvedere”. Da questo punto panoramico privilegiato, si può godere di una vista spettacolare sul lago e sulle montagne circostanti, immergendosi nella bellezza del paesaggio lombardo. Ma si può intraprendere anche, lasciata l’auto, una bella passeggiata prima nel centro storico e poi via, verso Vegonno o, sull’altro lato, verso il lago.
Proseguendo la camminata, si giunge in Piazza Cairoli, un vero e proprio scrigno di tesori architettonici. Qui spiccano la Cà Mera, l’oratorio di Sant’Anna e l’imponente Villa Bossi-Lampugnani, edifici che testimoniano il ricco passato del borgo. Tra i gioielli di Azzate risalta Villa Bossi-Tettoni-Benizzi-Castellani, attuale sede del Municipio. Costruita nel 1495 sulle fondamenta dell’antica caseforte dei Bossi, la villa vanta al suo interno pregevoli affreschi attribuiti alla scuola del Magatti, offrendo uno spaccato dell’arte locale del periodo.
Via Volta è un altro itinerario imperdibile per gli amanti dell’architettura e della storia. Lungo questa strada, si susseguono antiche dimore di grande pregio, tra cui la chiesa di Sant’Antonio del 1354, Villa Cornelia, Villa Bossi-Alemagna e Villa Bossi-Riva-Cottalorda, ciascuna con il suo fascino particolare. Di fondamentale importanza nel tessuto urbano è la chiesa della Natività di Maria Vergine. Le sue antichissime origini, che la vedono già autonoma nel 1224, e il suo campanile, che richiama quello della Basilica di San Vittore a Varese, ne fanno un punto di riferimento sia spirituale sia artistico per la comunità.
Per gli appassionati di architettura religiosa, Azzate offre anche il Santuario della Madonnina del Lago e la Chiesa di San Giorgio a Vegonno, ulteriori testimonianze della ricca tradizione spirituale del territorio e piccoli luoghi del cuore per chi si trova a passeggiare e percorrere la bella ciclopedonale del Lago di Varese. Il centro storico di Azzate, con le sue ville signorili, le corti e le cascine, invita ad una scoperta lenta e attenta. Passeggiando tra le vie lastricate, cariche di storia, sembra di vivere nell’atmosfera di un tempo, ma con le comodità di oggi, dato che la città è ricca di locali, negozi e iniziative. Questo borgo, che nel Medioevo faceva parte del feudo di Varese prima di passare sotto il dominio della nobile famiglia Bossi, conserva intatto il fascino di secoli di storia.
Occasioni speciali per vivere Azzate
Azzate si rivela essere uno scrigno nascosto di architettura e bellezze naturali, come emerge dall’intervista al Vicesindaco Giacomo Tamborini, che ha parlato dell’impegno dell’attuale amministrazione comunale per rendere più accessibili questi tesori ai cittadini e ai visitatori. In particolare, il Municipio è stato recentemente aperto per visite guidate dedicate alle scuole e all’Università della Terza Età. L’obiettivo è di organizzare eventi speciali con cadenza periodica per permettere al pubblico di ammirare gli interni del palazzo finemente decorati, inclusi i soffitti a cassettoni e le sale affrescate. Sebbene molte delle ville storiche siano di proprietà privata e vengano utilizzate principalmente per eventi come matrimoni e convegni, l’amministrazione sta lavorando per trovare soluzioni per renderle più accessibili a tutti, riconoscendone il loro valore come patrimonio culturale condiviso.
L’Astrovia della Valbossa, un viaggio tra i pianeti
Lungo la ciclopedonale del Lago di Varese, tra i comuni di Azzate e Galliate Lombardo, si snoda un percorso unico nel suo genere. Si tratta di una sorta di ponte tra la Terra e lo Spazio, che incuriosisce sia gli appassionati al tema sia gli spiriti più curiosi: l’Astrovia della Valbossa. Questa installazione accompagna i visitatori in un affascinante viaggio attraverso il sistema solare tramite piccoli pannelli. L’Astrovia si sviluppa per circa 3 km, un tragitto percorribile in circa un’ora a passo tranquillo. Lungo il percorso, alcune stazioni fisse riproducono in scala 1:2.000.000.000 le distanze dei pianeti del Sistema Solare. Questo “sentiero nel sentiero” fa compagnia alle migliaia di persone che passeggiano, corrono o vanno in bicicletta lungo la pista ciclopedonale del lago.
I grandi classici e non
Tra i luoghi più amati di Azzate spicca senza dubbio in primo piano la località Vegonno. Uno spaccato agreste tra filari di cipressi, boschi e campagna che proietta subito in suggestioni toscane. Un luogo dove tornare e ritornare: per ammirare le fioriture in primavera, i toni caldi di tarda estate a settembre, il foliage autunnale e il rigore invernale o dei giorni di pioggia che non rendono meno affascinante questo microcosmo bucolico a due passi dalla strada principale che porta a Varese. Ma c’è un altro piccolo paradiso da contemplare, come suggerisce il Vicesindaco ed è la Darsena. A prendersene cura, un’Associazione locale che ha fatto un lavoro splendido, come sottolinea Tamborini. Un piccolo pontile ben curato offre uno dei punti di vista più panoramici e scenografici sul Lago di Varese e non solo, abbracciando le Prealpi fino a lambire i profili delle Alpi. “Azzate è un paese con una grande storia, come insediamento esisteva ancora prima di Varese e ha molti punti di interesse. Ha sempre fatto da epicentro della sua zona, la Valbossa ed è anche un centro commerciale diffuso”, commenta Antonio Triveri, Consigliere con delega al Turismo. “Tra i punti di interesse da vedere, vantiamo il Belvedere che regala uno dei panorami più belli della provincia, che spazia dal Monte Rosa al Campo dei Fiori e sul Lago di Varese”. Non tutti sanno, svela Triveri, che c’era anche un castello ad Azzate: “Un antico insediamento, in quella che oggi si chiama via Castello, nella parte alta, di cui restano solo alcuni piccoli spicchi di finestre ogivali e oggi non esiste più nella sua interezza”.
La leggenda
Una leggenda racconta che in un inverno particolarmente gelido, un cavaliere attraversò inconsapevolmente il Lago di Varese, da Gavirate ad Azzate, credendo di percorrere un campo innevato. Solo all’arrivo, grazie alle parole di un contadino locale, comprese il rischio corso camminando sulla superficie ghiacciata del lago. Grato per lo scampato pericolo, il misterioso nobile commissionò la costruzione di una cappella votiva nel punto esatto dove aveva raggiunto la riva. Il contadino mantenne fede alla promessa e così, ancora oggi, circondata dalla natura lussureggiante della sponda di Azzate, si erge il modesto santuario conosciuto come la Madonnina del Lago. Attualmente, il santuario è meta di una festività tradizionale che si svolge la seconda domenica di ottobre. Dalla piccola chiesa, seguendo un sentiero retrostante, è possibile raggiungere le rive del Lago di Varese. In alternativa, imboccando la pista ciclabile sulla sinistra del santuario, si può arrivare alla Darsena di Azzate.