Nel regno dei Longobardi
Castelseprio è sede di uno dei parchi archeologici più affascinanti della provincia di Varese. Tra rovine millenarie, ampi spazi verdi e possibilità di escursioni anche in bicicl
Castelseprio è sede di uno dei parchi archeologici più affascinanti della provincia di Varese. Tra rovine millenarie, ampi spazi verdi e possibilità di escursioni anche in bicicletta, partendo dal vicino Monastero di Torba e passando per Castiglione Olona. Sono svariati gli itinerari e i percorsi possibili per esplorare il sito frequentato fin dall’età preistorica e protostorica, in cui sono presenti un Castrum del V secolo d.C. e un Antiquarium
È senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti della provincia da visitare in primavera. L’area archeologica di Castelseprio permette, infatti, camminate di poche centinaia di metri, che tuttavia catapultano in un viaggio indietro nel tempo di migliaia di anni. Il tutto in un contesto naturalistico e ampi spazi verdi in cui potersi fermare a fare un picnic o leggere un buon libro, circondati da resti millenari e un panorama incredibile. Castelseprio è un gioiello di storia, arte e natura, che chiunque nella vita dovrebbe visitare, almeno una volta. Si tratta di un sito antichissimo che cambia aspetto a seconda dell’ora del giorno e della stagione in cui lo si visita: ottimale per una gita all’aria aperta in giornata, con tutta la famiglia.
Il parco archeologico accoglie i visitatori dopo un breve tragitto nel bosco: si apre una piccola costruzione e tutto attorno, sentieri e antiche rovine. In questa rigogliosa cornice boschiva si sviluppa un itinerario nel verde tra i resti di un Castrum del V secolo d.C. nato su preesistenze militari del IV secolo d.C. e circondato da mura di cinta turrite, che difendono anche parte dell’avamposto di fondovalle conosciuto come Monastero di Torba (di proprietà del FAI). L’area archeologica di Castelseprio si trova su di un terrazzamento d’altura, circondato da boschi e, in basso, da profondi valloni dove scorrono fiumi e torrenti. L’area testimonia in maniera eccezionale il reimpiego del sistema fortificato sorto in età tardo-romana, a seguito delle prime invasioni barbariche. E offre un panorama esteso sulla valle. È possibile passeggiare tra antichissime chiese cristiane e i resti di un Castrum per scoprire come era la vita di un tempo, per poi proseguire la visita nell’Antiquarium, in un percorso affascinante.
Il Castrum, distrutto nel 200 e successivamente abbandonato, ha mantenuto, fino ai giorni nostri, i suoi caratteri fondamentali. Il circuito murario e il complesso cultuale di San Giovanni Evangelista, con la Basilica e il Battistero ottagonale, sono stati ristrutturati dai Longobardi nel VII secolo e utilizzati all’interno e all’esterno per le sepolture degli aristocratici. In epoca longobarda l’area è stata anche sede di un amministratore dei possedimenti del re, che promosse la costruzione di edifici di pregio, come la chiesa di Santa Maria Foris Portas e il Monastero di Torba, che insieme costituiscono il complesso monumentale di Torba, estensione del sito fortificato di Castelseprio.
I percorsi per esplorare il sito
Il sito archeologico è esplorabile attraverso diversi percorsi tematici ed è possibile richiedere una guida per essere accompagnati o visitare l’Antiquarium. Il luogo, prima dei Longobardi, era frequentato fin dall’età preistorica e protostorica, come testimoniano i materiali rinvenuti in tutta l’area, databili tra la fine dell’età del Bronzo e la prima età del Ferro (X-VIII secolo a.C.). Uno dei percorsi più interessanti è quindi quello cronologico, dall’età protostorica alla prima età romana, dall’età tardo antica a quella altomedioevale. Fino ad arrivare a dopo la fine del Castrum, come l’edificio VI, riportato alla luce nel 1988. Sorse nel XIV secolo presso il fianco settentrionale della basilica di San Giovanni Evangelista, di fronte alla casa dei Canonici. Proseguendo la visita ci si può imbattere in differenti edifici di culto, presenti lungo il percorso, fino ad arrivare all’Antiquarium, un affascinante museo che raccoglie le testimonianze e i reperti rinvenuti nel sito. Negli uffici-portineria è allestita, inoltre, una sala didattica dove si può sostare e visionare dei filmati sull’area. Diversi scavi e studi sono stati portati avanti anche in epoca recente e sono consultabili in interessanti pannelli lungo il percorso. L’accesso al Castrum, all’Antiquarium e alla vicina chiesa di Santa Maria Foris Portas (visitabile su richiesta al personale in servizio al parco) è gratuito.
Gli affreschi di Santa Maria Foris Portas
La chiesa di Santa Maria Foris Portas è situata, come dice la sua stessa denominazione antica, all’esterno del Castrum ed è parte integrante del parco archeologico. È, senza dubbio, uno dei monumenti più importanti della provincia di Varese, tra i più affascinanti e anche misteriosi. Per raggiungerla dal Castrum bisogna intraprendere una piccola passeggiata a piedi di pochi minuti lungo un bel sentiero sterrato nel bosco, che accompagna alla scoperta di questa piccola chiesetta posta su un’altura, circondata da un’aura di pace. La chiesa ospita uno dei più importanti cicli pittorici altomedievali. Nell’abside centrale si conserva, infatti, una successione di affreschi che raffigurano l’infanzia di Gesù, con la particolarità di essere ispirati sia ai Vangeli canonici sia a quelli apocrifi e in particolare al Protovangelo di Giacomo e al Vangelo dello Pseudo-Matteo. La datazione della chiesa e degli affreschi è ancora oggi dibattuta, ma si tende a datare l’edificio tra il VII e l’VIII secolo e gli affreschi tra il VII/VIII secolo e gli inizi del X. Tra gli affreschi sono raffigurati anche i principali episodi biblici, come il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, la nascita di Gesù e l’annunzio ai pastori. Sulla parete interna dell’arco che separa l’abside dalla navata è raffigurata, al centro, la Etimasia (in greco “preparazione”), che consiste in un trono pronto per accogliere Cristo al suo ritorno.
I Longobardi in bicicletta
C’è un altro modo per scoprire la presenza dei Longobardi tra Castelseprio e la Valle Olona ed è in bicicletta. Dal Monastero di Torba, infatti, ci si può avventurare in sella in un giro ad anello che percorre prima la ciclabile della Valle Olona fino a Castelseprio. Poi, risalendo per sentieri e guadi, si arriva fino al parco archeologico di Castelseprio e alla chiesa di Santa Maria Foris Portas. Si riparte pedalando dolcemente per strade sterrate fino alla sommità della collina di Caronno Corbellaro, frazione di Castiglione Olona, da cui sostare un attimo per prendere fiato e ammirare una splendida vista sul Campo dei Fiori e sulla Valle Olona fino al Seminario di Venegono. Infine, si rientra riprendendo la ciclabile, magari facendo una sosta anche nel centro storico di Castiglione Olona.