La startup che studia e alleva le sanguisughe
Dalla ricerca scientifica nel laboratorio universitario dell’Insubria di Varese alla nascita di una vera e propria impresa. La storia de ILFARM Italian Leech, realtà che ospita sul terri
Dalla ricerca scientifica nel laboratorio universitario dell’Insubria di Varese alla nascita di una vera e propria impresa. La storia de ILFARM Italian Leech, realtà che ospita sul territorio allevamenti indoor e outdoor di questi invertebrati. Sollievo per contratture muscolari, disturbi cutanei e ipertensione arteriosa: questi alcuni dei benefici della Hirudoterapia, una tecnica di medicina naturale integrativa che viene utilizzata da medici, fisioterapisti e veterinari
È la prima e, ad oggi, unica, impresa italiana abilitata all’allevamento di sanguisughe della specie Hirudo verbana a scopo scientifico e terapeutico. È nata meno di due anni fa come spin-off dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Dall’attività di ricerca scientifica nel laboratorio universitario alla creazione di una startup. Questo il percorso che ha portato i professori e i ricercatori Nicolò Baranzini, Annalisa Grimaldi, Laura Pulze e Francesco Acquati a fondare ILFARM Italian Leech. “Ci occupiamo dell’allevamento e del mantenimento di questi invertebrati adulti e giovani, della cura degli stadi embrionali e del loro sviluppo – raccontano i professori e fondatori della startup varesina –. Oltre a svolgere un’attività di ricerca per conoscere gli effetti benefici che ne derivano dal loro utilizzo”. Una realtà presente sul territorio con 2 sedi: “In Università si trovano i laboratori di ricerca per le attività di R&D della startup e per la formazione di studenti e dottorandi – informano i founder –. Crosio della Valle ospita il centro di allevamento e riproduzione indoor dotato di acquari e ambienti a temperatura controllata per la stabulazione (allevamento, ndr) delle sanguisughe”. Ambienti pensati per avere tutte le caratteristiche necessarie alla sopravvivenza e riproduzione degli invertebrati. “In questa sede, inoltre, è presente una zona adibita alla vendita all’ingrosso degli invertebrati, considerati ‘animali da compagnia’”.
Una tecnica, quella della Hirudoterapia, che ha origini molto antiche e si ispira alla medicina naturale integrativa. Trattamenti sulle persone, medicina veterinaria e ricerca scientifica sono alcuni degli ambiti in cui vengono utilizzate le sanguisughe. Senza dimenticare l’aspetto ambientale: “Gli habitat in cui vivono questi animali sono sempre più minacciati, a causa del continuo sfruttamento dei corsi d’acqua – informano i professori –. Le aspettative future lasciano intendere che la loro salvaguardia sarà fortemente necessaria”. ILFARM, inserendosi in uno dei principali programmi di finanziamento dell’Unione europea dedicati alla conservazione della biodiversità, “giocherà un ruolo fondamentale nel preservare dall’estinzione le due specie, H. medicinalis e H. verban”, specificano ancora Baranzini, Grimaldi, Pulze e Acquati. I benefici che derivano dall’applicazione degli invertebrati sono diversi, assicurano i professori: migliorano le condizioni delle vene varicose, dei problemi alle articolazioni, degli ematomi e dell’osteoartrite. Creano sollievo per le contratture muscolari, l’epicondilite, la fascite plantare, i disturbi cutanei e sottocutanei, i foruncoli, l’acufene, l’angina pectoris, le malattie neurologiche, l’ipertensione arteriosa e l’herpes. “Nella saliva della sanguisuga sono presenti diversi principi attivi, dotati di attività analgesica, antibatterica, antinfiammatoria e anticoagulante. Inoltre, la rimozione a livello locale del sangue trova importanti applicazioni per il trattamento di patologie infiammatorie e infezioni localizzate”, precisano da ILFARM. In molti Paesi europei, si tratta di una pratica terapeutica ampiamente diffusa. In Italia, invece, è un metodo con ancora poco seguito, con un potenziale di crescita notevole. Tra gli obiettivi della startup c’è proprio quello di diffondere questa cultura terapeutica a livello nazionale. Gli startupper, infatti, sostengono che una buona percentuale di medici, fisioterapisti, naturopati, veterinari e aziende ospedaliere stia iniziando ad approcciare la Hirudoterapia. Un metodo che viene utilizzato anche in ambito veterinario.
“Gli habitat in cui vivono questi animali sono sempre più minacciati a causa del continuo sfruttamento dei corsi d’acqua. Le aspettative future lasciano intendere che la loro salvaguardia sarà fortemente necessaria”
“Da secoli, diverse specie animali come i cavalli, i bovini e gli ovini – precisano –, sono alla ricerca spontanea di pozze d’acqua popolate da sanguisughe”. Cani, gatti e cavalli sono tra i mammiferi più predisposti a questa pratica per trattare patologie come infiammazioni articolari, edemi, artrosi e disturbi del sistema muscolo-scheletrico. Questo invertebrato viene utilizzato anche nella ricerca scientifica: “Si tratta di un modello sperimentale alternativo ai vertebrati – informano i ricercatori –, ampiamente utilizzato per studiare i meccanismi che regolano la risposta immunitaria, la rigenerazione tissutale, il funzionamento del sistema nervoso e valutare l’impatto ambientale di diversi tipi di inquinanti e nanomateriali derivanti da attività antropiche”. Vengono anche utilizzati come “animali da compagnia” e spediti, in tutta Italia, con questa specifica. “La nostra attività di vendita all’ingrosso degli invertebrati avviene tramite corriere – spiegano i ricercatori varesini –. Tra le 24 e 48 ore gli animali arrivano a destinazione”. La startup mette a disposizione dei propri clienti un kit di sanguisughe domestico all’interno del quale si trova tutto il necessario per prendersi cura di queste creature. “I clienti, successivamente, possono decidere di accudire la sanguisuga come fosse un animale domestico oppure scegliere di affidarsi ad un medico competente per l’utilizzo terapeutico”. Niente fai da te.
L’applicazione delle sanguisughe per i trattamenti non è dolorosa. “Si avverte un fastidio che è soggettivo e dura pochi secondi – precisano ancora dalla startup varesina –. Per alcuni si tratta di un pizzicotto, per altri di una leggera scossa elettrica. Questo perché nella saliva dell’invertebrato sono presenti delle molecole anestetiche”. Per applicare le sanguisughe è necessario un ambiente sterile, la pelle deve essere pulita con una soluzione fisiologica. “La presenza di profumi o odori forti provoca fastidio”, specificano i ricercatori. Una volta applicato, l’animale si stacca in maniera autonoma. “Al trattamento segue un periodo di sanguinamento minimo che può durare circa 12 ore, ma che è fondamentale per ottenere i benefici desiderati”. Nel momento in cui vengono applicate, le sanguisughe trasmettono molteplici effetti positivi: antidolorifici, antinfiammatori, antibatterici, anticoagulanti. “L’utilizzo delle sanguisughe è monouso, non possono essere riutilizzate su altre persone”. Una volta usate, le sanguisughe possono essere tenute in casa da chi volesse continuare a prendersene cura oppure, soprattutto in Europa, “si usa rispedire all’azienda l’animale che viene, successivamente, reintegrato in un habitat adatto anche in prospettiva di una riproduzione”.
“Siamo l’unica azienda in Italia che effettua questo servizio, l’obiettivo è quello di strutturarci e diventare punto di riferimento per il mercato”
Un’attività imprenditoriale e di ricerca che richiede una conoscenza approfondita e competenze tecniche. “Siamo tutti professori e ricercatori universitari – informano gli startupper –. Il nostro team è composto da 2 zoologi, un genetista e una biologa sanitaria”. ILFARM è una startup molto giovane. Le prospettive di crescita in questo mercato sono positive. “Abbiamo fondato l’impresa a settembre del 2022, ma contiamo di espanderci e crescere in modo esponenziale, anche e soprattutto tenendo conto delle richieste del business”. Attualmente sono una cinquantina le sanguisughe al mese che vengono spedite in tutta Italia, con un trend in costante crescita. “Siamo l’unica azienda presente sul territorio nazionale che effettua questo servizio – concludono i fondatori della startup –. L’obiettivo è quello di strutturarci per diventare un punto di riferimento nazionale per il nostro core business”.