La sicurezza di eliporti e vertiporti
Permettere ai piloti di elicotteri (e non solo) di decollare ed atterrare in maniera sicura e precisa, in qualsiasi condizioni meteo, anche con visibilità più o meno scarsa. Questa la m
Permettere ai piloti di elicotteri (e non solo) di decollare ed atterrare in maniera sicura e precisa, in qualsiasi condizioni meteo, anche con visibilità più o meno scarsa. Questa la missione di Beamflight, impresa che dal 2016 progetta e fornisce sistemi luminosi di ausilio all’atterraggio, consentendo ai mezzi di garantire una continuità di servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7
Immaginate di essere il pilota di un elicottero impegnato in una delicata manovra di atterraggio su una piattaforma in mezzo al mare, di notte, mentre intorno a voi è ormai calata da tempo l’oscurità. È praticamente impossibile distinguere la pista di atterraggio dalle acque scure che vi circondano. Oppure di essere sempre quel pilota, ma, questa volta, a bordo di un mezzo di elisoccorso che ha ricevuto una chiamata per un intervento urgente e deve atterrare sul tetto di un ospedale, circondato da diversi altri edifici illuminati e difficili da distinguere. Ecco, cosa fa la differenza tra riuscire a completare l’operazione di atterraggio e portare a termine la missione o fallirla? Una guida luminosa in grado di permettere ai piloti di atterrare, a prescindere dalle condizioni meteo e di visibilità, in tutta sicurezza. Questo è il compito di Beamflight, un’azienda che dal 2016 progetta e fornisce sistemi luminosi di ausilio all’atterraggio e al decollo per eliporti e vertiporti.
Beamflight, la cui sede operativa si trova a ComoNExT (uno tra i più prestigiosi Innovation Hub in Italia), opera prevalentemente nel mercato Hems (Helicopter Emergency Medical Service), del trasporto di persone e merci con velivoli a decollo e atterraggio verticale (Vtol) e nel mercato offshore (piattaforme per campi eolici e Oil&Gas). “La nostra missione è rendere gli eliporti e i vertiporti efficienti e sicuri – spiega Luca Branca, Fondatore e Amministratore di Beamflight –. I nostri ausili visivi permettono agli interventi di essere più veloci ed efficienti, con il valore aggiunto di poter volare, atterrare e decollare in sicurezza di giorno come di notte, garantendo una continuità nel servizio offerto dagli elicotteri, che altrimenti sarebbe limitato alle sole ore diurne”.
Stando alle ultime statistiche disponibili, risulta che il 43% di incidenti che riguardano gli elicotteri siano causati proprio dal cattivo tempo e dalla scarsa visibilità. E, nello specifico, il 33% di questi incidenti avviene nella fase di decollo o atterraggio, le più critiche di un volo. Da qui l’esigenza di attrezzare le piattaforme da cui partono e arrivano questi mezzi con efficaci strumenti in grado di guidarne tutte le manovre, anche e soprattutto quelle più complesse e inaspettate. Come precisa il Project Manager dell’azienda, Marco Angerame: “Per potersi spostare in totale sicurezza è necessario sapere dove e come farlo. È quindi sostanziale ricordarsi che quando ci si muove in verticale, soprattutto in contesti urbani, intorno a noi ci sono infrastrutture all’apparenza invisibili, come i cavi elettrici, ma che sono fisse e altamente impattanti e vanno, perciò, prese in considerazione in tutte le fasi di progettazione e realizzazione di una piattaforma di volo”.
A spiegare la differenza tra un eliporto e un vertiporto è lo stesso Branca: “Gli eliporti nascono tradizionalmente come costola degli aeroporti, quando l’uso degli elicotteri si è differenziato da quello degli aerei. L’elicottero ha nel tempo assunto una sua specifica dignità, diventando mezzo utile al soccorso e allo spostamento merci in territori impervi. Mentre, invece, si è iniziato a parlare e ragionare sui vertiporti più di recente, grazie al concetto di mobilità aerea urbana. In sintesi, si tratta di basi utili al decollo e all’atterraggio di mezzi che si spostano solamente in verticale, come elicotteri e droni”.
Nello specifico campo dei vertiporti, Beamflight ha sviluppato il sistema innovativo Angels, finanziato dal progetto Europeo Horizon-2020, per aumentare la sicurezza nell’atterraggio di velivoli Vtol a pilotaggio remoto: “L’utilizzo dei droni per il trasporto dei passeggeri e delle merci diventerà sempre più frequente nei prossimi anni – racconta di nuovo l’Amministratore dell’impresa –. È un tema di grande interesse per noi, in cui abbiamo già iniziato ad investire, tramite la nostra startup Palu Srl e in collaborazione con Blu Electronic del gruppo Logic”. Da una parte una progettazione avviata, dall’altra una consolidata capacità che ha portato all’istallazione di oltre 1.000 helipad (eliporti sulla terra) e più di 50 di helideck (eliporti sul mare) in tutto il mondo, tra Regno Unito, Germania, Francia, Polonia, Portogallo e Spagna, solo in Europa, per non citare il resto del globo. È possibile, infatti, trovare i prodotti Beamflight negli Emirati Arabi, in Arabia Saudita, in Giappone, in Cina, a Taiwan, in Thailandia e anche in Australia.
Nell’ambito dell’elisoccorso, che rappresenta una grossa parte delle attività di Beamflight, sono in tutto circa 500 le istallazioni in Italia. Tra le più recenti, vicino casa, l’adeguamento dell’elisuperficie di Cascina Costa per Leonardo Helicopters e la piattaforma per l’Ospedale di Luino. Iscritta di recente al Lombardia Aerospace Cluster (Lac), aggregatore delle imprese lombarde del comparto aerospaziale, Beamflight punta sulle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 come possibile momento di condivisione di competenze: “Riteniamo siano un’ottima occasione per mettere in pratica le eccellenze del distretto. Stiamo valutando proprio insieme al Lac quali potranno essere le prossime necessità in vista dell’appuntamento olimpico e siamo pronti a mettere a disposizione il nostro know-how”, chiosa Branca.