La parità di genere in Provincia
Quello di Villa Recalcati è uno dei primi enti locali in Italia ad aver voluto intraprendere un percorso di certificazione sull’equità di trattamento e carriera tra uomo e donna n
Quello di Villa Recalcati è uno dei primi enti locali in Italia ad aver voluto intraprendere un percorso di certificazione sull’equità di trattamento e carriera tra uomo e donna nei propri uffici. Un riconoscimento che “può aiutare ad attrarre e a trattenere talenti, migliorare sia la produttività, sia la reputazione istituzionale”. Ma anche essere esempio sul territorio per altre amministrazioni pubbliche e imprese private. Come spiegano Valentina Verga e Alessandra Agostini, che lo scorso ottobre, con il rinnovo della Giunta provinciale, si sono passate il testimone della delega alle pari opportunità
‘‘L’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere da parte della Provincia di Varese è un risultato importantissimo sia per l’Ente in qualità di istituzione, sia per il valore aggiunto che porta con sé a vantaggio di tutto il territorio varesino, da un punto di vista sociale, sociologico, lavorativo e produttivo. Al netto di un Comune in provincia di Arezzo, la nostra Provincia è la prima istituzione in Italia che ha raggiunto questo obiettivo”. Così Alessandra Agostini, Consigliera provinciale con delega alle pari opportunità, sull’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere da parte della Provincia di Varese. E continua: “Il mio ringraziamento va all’amministrazione e, in particolare, alla collega Valentina Verga che ha seguito questo percorso in ogni suo passo e a tutte le risorse degli uffici che hanno creduto al raggiungimento di questo traguardo”.
Un riconoscimento rilasciato da Dasa-Rägister, secondo la prassi UNI PdR 125:2022, che l’Ente ha raggiunto nell’ottobre 2024 tramite, Valentina Verga, appunto, allora, prima dell’ultimo rinnovo della Giunta, Vicepresidente della Provincia di Varese con delega alle pari opportunità. È lei che spiega la scelta di intraprendere questa strada: “Tutto ha avuto inizio nella primavera 2023 quando mi è stato assegnato il mandato. Sin da subito, insieme alla Consigliera di parità, Anna Danesi, abbiamo approfondito la tematica della parità di genere informandoci, in primis, se una pubblica amministrazione potesse certificarsi. Dopo aver saputo che era possibile, non abbiamo avuto dubbi. Dovevamo provarci”.
Uno score dell’80%: è questo il risultato che ha raggiunto la Provincia adempiendo ad una serie di kpi (key performance indicator), ovvero indicatori chiave di prestazione, quantitativi e qualitativi. “Con l’analisi sull’equilibrio di genere e sul livello di maturità della Provincia rispetto al tema, abbiamo fotografato la situazione della nostra realtà lavorativa, i punti di forza e di debolezza per poi migliorarci e promuovere sempre di più l’adozione di politiche attive a favore dell’equità e dell’empowerment femminile – racconta l’ex Vicepresidente provinciale, Verga –. Il primo passo è stata l’adesione alla ‘Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro’, la dichiarazione d’intenti, sottoscritta volontariamente, per la diffusione di una cultura e di politiche aziendali inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi. A dicembre 2023, invece, abbiamo individuato il Disability manager e istituito il Comitato guida, un organismo designato appositamente per predisporre una serie di iniziative volte a sostenere la parità e a migliorare il benessere fisico, psicologico e sociale, di tutti i collaboratori. Ma non solo. Tra le azioni, il colloquio per i dipendenti in uscita, un piano di comunicazione di genere e un percorso di formazione e sensibilizzazione dedicato al tema, per tutto l’organico. Senza dimenticare le indagini periodiche sul livello di soddisfazione dei collaboratori rispetto ad alcuni processi. È così che abbiamo raggiunto un punteggio molto positivo”.
Valentina Verga: “Dietro alla scelta di farsi valutare e certificare, c’è la volontà di essere la capofila di una best practice che poi possa essere replicata. Nel nostro territorio varesino e in generale da altri Enti in Italia. Che siano Comuni, Province, Regioni”
A monte, però, di tutte queste buone azioni, volte all’ottenimento della Certificazione, c’è una scelta “di natura politica e valoriale”. È così che la definisce Valentina Verga. “Dietro al fatto che un’amministrazione pubblica decide di farsi valutare e certificare, c’è la consapevolezza che le pubbliche amministrazioni devono essere le prime a dare il buon esempio – continua –. Provincia di Varese vuole essere la capofila di una best practice che poi possa essere replicata. Nel nostro territorio varesino e in generale da altri Enti in Italia. Che siano Comuni, Province, Regioni. Ma non è solo una questione di orgoglio di poter fare da modello. I benefici sono anche negli aspetti interni alla struttura. La Certificazione può, infatti, rappresentare un vantaggio competitivo per l’organizzazione: può aiutare ad attrarre e a trattenere talenti, aumentare la soddisfazione delle collaboratrici e dei collaboratori, ridurre il rischio di contenziosi e migliorare così sia la produttività, sia la reputazione istituzionale. Auspico che questo traguardo sia l’inizio di un percorso che veda la Provincia in prima linea nel diffondere, nel Varesotto e non solo, questa buona pratica. Ottenere la Certificazione e metterla nel cassetto non avrebbe alcun senso. Renderebbe vano il grande impegno e il lungo percorso fatto in oltre un anno di lavoro”.
D’accordo con Valentina Verga, anche Alessandra Agostini che a ottobre ha preso il testimone di Consigliera provinciale con delega alle pari opportunità: “Ci sembrava opportuno che la Provincia facesse da stimolo, oltre che da modello, per altre parti sociali, ma anche Associazioni e aziende private, in grado di fare da volano in tutto il territorio per quanto riguarda la parità di genere. Con la Certificazione abbiamo messo per iscritto la nostra attenzione a questa tematica, abbiamo risposto alla sfida del goal numero 5 dell’Agenda Onu 2030, ma non ci fermiamo qui. Continueremo a migliorarci per ridurre quei punti di debolezza sotto l’aspetto del gender gap, perché crediamo fortemente che non è ottenendo questo attestato che si risolve il problema della disparità di genere.
Oggi le nuove generazioni sono molto sensibili a temi delicati come questo, per cui, a maggior ragione, vogliamo proseguire a mantenere forte l’impegno preso. C’è massima attenzione da parte dell’amministrazione. Non a caso è stata riconfermata la delega alle pari opportunità. Anche questo è un dato importante, non è scontato. Non tutte le Province ce l’hanno. Ma se c’è una delega è perché esiste un focus sul tema. La promessa è che questa Certificazione sia un punto di partenza per fare ancora meglio e non solo un motivo di orgoglio”.
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