La lunga storia d’amore tra Milano e Varese
Creativi, inventori e invenzioni (come quella della carta Varese) al centro di libri che si intrecciano. Socialità, arte, ideazione e intuito sono i protagonisti
Creativi, inventori e invenzioni (come quella della carta Varese) al centro di libri che si intrecciano. Socialità, arte, ideazione e intuito sono i protagonisti. Letture ideali per iniziare l’autunno con entusiasmo
Paolo Perulli
Anime creative. Da Prometeo a Steve Jobs
Il Mulino, 2024
Innovatori e creativi, oggi particolarmente innovatori digitali e spesso (perché no?) startupper. Ogni epoca ha i suoi esempi geniali, che a volte diventano persino icone, veri e propri maestri di vita famosissimi. Chi non riconoscerebbe al volo, ad esempio, celebri frasi, diventate mantra come “Stay hungry, stay foolish”? Questo libro è proprio dedicato a quei personaggi carismatici che hanno fatto la storia, in un viaggio alla ricerca dei creativi nell’epoca della conoscenza. Un viaggio nel tempo e nello spazio per capire come la creatività abbia dato forma al mondo. Chi sono i creativi oggi? Da dove vengono? L’autore, sociologo dell’economia, che ha insegnato nelle Università del Piemonte Orientale, Venezia, Cambridge (Usa), Parigi e Lugano e ha all’attivo numerose prestigiose pubblicazioni, offre una risposta e li colloca nel percorso di una precisa genealogia. “Sono gli eredi di Prometeo e Faust, dell’uomo creatore di Nietzsche e dell’imprenditore innovativo di Schumpeter, delle avanguardie europee novecentesche e della grande migrazione in America, fino ai tecnologi visionari della Silicon Valley”. E per quanto riguarda l’attualità? “In epoca recente, siamo rapidamente passati dall’uomo creatore, che inventa opere d’arte e d’ingegno singolari e risponde solo a se stesso, alla classe creativa, che innova disegnando prodotti per i mercati da cui noi tutti dipendiamo. I creativi non sono una categoria privilegiata, piuttosto sono portatori di una condizione dello spirito che produce effetti universali e può dare speranza al mondo. Tuttavia, oggi non sanno di appartenere a tale tradizione e mancano di un canone. Come evitare che questa massima diffusione della creatività si trasformi in banalità, in serialità, nel vuoto creativo?” Una domanda interessante, che ci piacerebbe rivolgere ai creativi di domani. Chissà che non siano i lettori di oggi e non si lascino ispirare proprio da queste pagine!
Domenico Wanderlingh
L’enigma della carta Varese. Un caso per l’ispettrice Anita Landi
Guanda Noir, 2024
Il fascino senza tempo della carta Varese al centro della nuova puntata della saga dedicata alla ispettrice capo Anita Landi. Una mattina di ottobre, in un lussuoso appartamento di piazza Giovine Italia a Milano vengono rinvenuti i cadaveri di due donne, madre e figlia. La domestica, il custode del palazzo e i vicini ipotizzano che si tratti di una lite violenta sfociata in tragedia. Ma qualcosa non torna. Sulla scena del crimine un frammento di carta Varese sarà la chiave di un caso costellato di segreti, maldicenze, ipocrisia nascoste sotto l’apparente integrità della borghesia milanese.
Federico Bianchessi, Fausto Bonoldi
MI VA La lunga storia d’amore tra Milano e Varese
Pietro Macchione ed., 2024
Due firme prestigiose, una garanzia, per il racconto di una specialissima “storia d’amore” tra due città e due territori legati per vicinanza, ma anche per affinità elettive, condite da piccole se non rivalità, almeno scaramucce, da prime attrici. Un volume che viaggia nella storia e nel cuore tra geografia, politica e socialità, costumi, dialettalità, fenomeni epocali come il pendolarismo, alla scoperta della “milanovaresinità”. “Da Saronno a Luino, da Busto Arsizio a Gallarate, da Tradate a Sesto Calende è un flusso straordinario e vitale al quale abbiamo forse fatto l’abitudine, ma che a sentirlo raccontare non smette di regalarci sorprese, curiosità e momenti di autentica gioia”.
Emma Zanella (a cura di)
Archivi del Contemporaneo
Nomos, 2024
Archivi del Contemporaneo unisce in una rete le istituzioni museali e culturali del territorio dell’alto milanese e della provincia di Varese. Al Museo Maga è stata realizzata la prima edizione del Corso di Alta Formazione per la figura di curatori di archivi d’artista, con il Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica, l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Associazione Italiana Archivi d’Artista. Il Corso ha affrontato le principali questioni alla base della formazione e gestione di archivi e lasciti degli artisti. Il libro curato da Emma Zanella e Monica Faccini, ne raccoglie gli Atti.