L’intermodale porta a porta di Ambrogio Trasporti
Sette terminal, in Italia e in Europa, tra cui l’headquarter di Gallarate, realizzato nel 1984. Un investimento in provincia di Varese, quello del Gruppo internazionale di logistica combinata s
Sette terminal, in Italia e in Europa, tra cui l’headquarter di Gallarate, realizzato nel 1984. Un investimento in provincia di Varese, quello del Gruppo internazionale di logistica combinata strada-rotaia, che in questi primi 40 anni si è rivelato essere vincente per la posizione strategica sul corridoio Reno-Alpi, nelle sue due diramazioni verso Sempione e Gottardo. E l’espansione continua. Tra nuove sfide e costante innovazione, con un occhio sempre puntato alla sostenibilità
Un fatturato, nel 2023, di 96 milioni di euro. Un totale di 250 collaboratori tra Italia ed Unione Europea. Un volume di spedizioni intermodali di oltre 50.000 movimentazioni. Un risparmio garantito, grazie alle proprie attività, di circa 68.500 tonnellate di anidride carbonica non emessa. Una flotta composta da circa 2.000 casse mobili e box container, oltre a 400 carri ferroviari. Protagonista di questi traguardi è Ambrogio Trasporti Spa, un’impresa del settore dei trasporti combinati su strada-rotaia che conta 7 terminal ferroviari in tutta Europa. Tra questi quello di Gallarate che, quest’anno, compie 40 anni e dove il Gruppo ha il proprio headquarter. “Gestiamo una rete intermodale che attraversa diverse nazioni europee – afferma Livio Ambrogio, Presidente del Gruppo –. Abbiamo terminal in Italia, Francia, Germania e Belgio. Questo ci permette di offrire ai nostri clienti un servizio door-to-door affidabile e completo”. Un percorso, quello dell’impresa con radici nel gallaratese, che muove i primi passi da tutt’altra parte. In Piemonte. “La nostra storia ha inizio nel 1969, quando nasce Ambrogio Trasporti Spa e viene costruito il primo terminal intermodale a Candiolo (Torino). Da quel momento, con passione e impegno costante, abbiamo continuato ad espandere la nostra presenza – racconta il Presidente dell’impresa –, aprendo terminal ferroviari in diverse località chiave nel corso dei decenni successivi, tra cui il primo terminal francese di Le Boulou, quello di Gallarate, Mechelen in Belgio, Neuss in Germania e Mouguerre in Francia”.
Un investimento, a Gallarate, realizzato nel 1984, che si è rivelato essere una scelta vincente, grazie alla posizione strategica in cui è situato, per il traffico merci attraverso il corridoio Reno-Alpi nelle sue due diramazioni verso Sempione e Gottardo. Quella di Ambrogio Trasporti è una storia fatta di grandi successi e obiettivi raggiunti: “Nel 2023 abbiamo segnato un altro importante traguardo inaugurando il nostro settimo terminal europeo e il terzo italiano a Domegliara (Verona). Si tratta di uno dei nostri maggiori investimenti degli ultimi anni con un valore che supera i 12 milioni di euro complessivi”, sottolinea Livio Ambrogio che continua: “Il nostro più recente passo nella strategia di espansione si è concretizzato, invece, a gennaio 2024 con l’inaugurazione di una nuova filiale a Campogalliano (Modena)”.
Nell’ultimo anno, Ambrogio Trasporti ha rafforzato la propria flotta con un nuovo investimento di 650 unità intermodali (casse mobili e chassis, telai) “in collaborazione con il nostro partner tedesco Kässbohrer”, specificano ancora dall’azienda. Ma non è tutto: nel 2023 sono stati ordinati 50 nuovi carri ferroviari, già operativi e in circolazione sui binari europei. “I nostri principali clienti appartengono a diversi settori industriali, tra cui l’alimentare, il siderurgico, il chimico, il petrolchimico, il cartario e molti altri – dichiara Livio Ambrogio –. La nostra esperienza e competenza ci consentono di fornire soluzioni di trasporto su misura per le esigenze specifiche di ogni settore”. Anche sul fronte della sostenibilità il Gruppo Ambrogio si impegna attivamente. “Abbiamo una business unit specializzata nella Reverse Logistics, ovvero la logistica di ritorno di materiali e prodotti resi a fine vita o dismessi come rifiuto”.
Livio Ambrogio: “Con passione e impegno costante abbiamo continuato ad espandere la nostra presenza in Italia e in Europa”
Questo servizio riveste un’importanza cruciale nell’economia circolare, “contribuendo a ridurre gli sprechi e promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso il riciclo e il riutilizzo responsabile dei materiali”, incalza ancora il Presidente. Per l’impresa con quartier generale a Gallarate, si tratta di un pilastro fondamentale: “Ci definiamo precursori di un approccio al trasporto che privilegia la ferrovia per le lunghe percorrenze, lasciando alla trazione stradale solo le fasi locali di presa e consegna”. Un approccio reso possibile grazie a combinazioni innovative di casse mobili e carri ferroviari, progettati per massimizzare il carico utile dei treni. “Siamo riusciti a mantenere il rapporto anidride carbonica/tonnellata trasportata a livelli di eccellenza, con un risparmio di circa 60% delle emissioni inquinanti rispetto al trasporto tutto su strada”. Una visione green e strategica che si riflette anche nella gestione dei 7 terminal del Gruppo. Un esempio tangibile è proprio l’investimento nello stabilimento di Gallarate: “Abbiamo installato una gru a portale elettrica alimentata da un impianto fotovoltaico innovativo di 2.500 metri quadri posizionato sul tetto della nostra sede, garantendo un’autoproduzione di circa 200.000KW/anno. Un passo concreto verso una gestione più sostenibile e responsabile”. Un impegno verso la sostenibilità in senso ampio. Non solo ambientale. Anche sociale e di governance: “Abbiamo ottenuto numerose certificazioni, tra cui Iso 9001, 45001, Sqas, EcoVadis, Aeo e altre sono attualmente in pipeline (in fase di realizzazione, ndr) per il 2024. Prima tra tutte, la certificazione sulla parità di genere, che rappresenta un ulteriore impegno verso l’equità e l’inclusione all’interno della nostra organizzazione”.
Espansione e welfare aziendale: questi, due dei principali campi di azione in cantiere e su cui lavorare per il futuro. “Proseguiremo la nostra strategia di espansione, focalizzandoci sull’ampliamento dei servizi intermodali in Europa per soddisfare le crescenti richieste di decarbonizzazione della supply chain da parte dei nostri clienti industriali – informa Livio Ambrogio –. Questo è il nuovo secolo della ferrovia e il trasporto intermodale si rivela cruciale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi ambientali del Green Deal. Nel nostro nuovo terminal di Domegliara (Verona), inaugurato nel 2023, stiamo attualmente implementando la seconda fase di sviluppo, che prevede l’aggiunta di binari e l’incremento della capacità di trasporto. Da questo hub, al momento, garantiamo collegamenti con la Germania, nella zona della Ruhr. In futuro miriamo ad estendere la nostra rete verso altre destinazioni del Nord Europa e verso Est”. In termini di gestione aziendale, il 2024 vede il Gruppo concentrato nell’ottimizzare l’attrattività della propria organizzazione attraverso una serie di iniziative focalizzate soprattutto al miglioramento delle politiche di welfare per i collaboratori. “Riconosciamo che il contesto lavorativo sia in continua evoluzione, con crescenti aspettative da parte dei lavoratori. Pertanto, intendiamo essere leader in questo cambiamento, offrendo un ambiente lavorativo che soddisfi non solo le esigenze professionali, ma anche quelle personali e di benessere dei nostri collaboratori – conclude il Presidente del Gruppo –. Il nostro obiettivo è quello di diventare un datore di lavoro di riferimento, sia in Italia sia all’estero, capace di attirare e trattenere i migliori talenti sul mercato”.