In Struqture la sicurezza viene prima di tutto

Dinamometro, fonometro, accelerometro, lancia tarata, multimetro, tamponi sporco organico: queste sono solamente alcune delle attrezzature che i ragazzi del #PmiDayVarese hanno potuto testare nel cors

Dinamometro, fonometro, accelerometro, lancia tarata, multimetro, tamponi sporco organico: queste sono solamente alcune delle attrezzature che i ragazzi del #PmiDayVarese hanno potuto testare nel corso della visita alla Struqture Srl di Comerio. Al motto di “Lavorare per evitare che le persone si facciano male”, l’azienda guidata da Silvio Aimetti ha portato gli studenti della Scuola Secondaria E. Fermi alla scoperta del mondo della sicurezza sul lavoro. “Ogni anno in Italia avvengono circa 500mila infortuni in ambito lavorativo. Se si pensa, invece, alla vita privata il numero raddoppia: ecco il nostro compito è fornire consulenza e formazione su tematiche della sicurezza sul lavoro, salute, qualità, organizzazione aziendale, ambiente ed energia. In modo tale da cercare di prevenire alcuni tra gli incidenti più comuni”, spiega il titolare di Struqture, sindaco di Comerio.

 

E così il tour dei giovani di terza media si è trasformato in una lezione sull’elettricità, con tanto di spiegazioni pratiche su come evitare di rimanere folgorati. Non sono mancate, poi, prove fisiche, che hanno visto protagonisti gli alunni in prima persona, per determinare l’adeguatezza o meno di vibrazioni e rumori sul luogo di lavoro. Esercitazioni concrete in grado di trasmettere ai presenti un messaggio non indifferente: per farsi male ci vuole davvero poco.

A concludere la mattinata sono stati alcuni consigli e direttive sugli studi da intraprendere per lavorare in una realtà come quella di Struqture: “Nelle nostre sedi di Comerio, Gallarate, Milano e Roma sono impiegate circa 25 persone, tra geometri, architetti, tecnici, ingegneri elettrici e della sicurezza. Abbiamo molti laureati, ma non solo. Fondamentale per ogni professionalità, tuttavia, sono le basi: ragazzi, mi raccomando studiate l’italiano”.

 

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