Il valore dello sport nella terra dei laghi
Ogni euro investito per costruire una ciclovia ne restituisce 3,5 al territorio. Ogni chilometro di percorso ciclabile genera un indotto annuo di 110mila euro per la zona attraversata. Solo i Mondial
Ogni euro investito per costruire una ciclovia ne restituisce 3,5 al territorio. Ogni chilometro di percorso ciclabile genera un indotto annuo di 110mila euro per la zona attraversata. Solo i Mondiali di Granfondo svoltisi a Varese nel 2018 hanno creato un volume d’affari di 4,5 milioni di euro. Ma il ciclismo è solo uno dei tanti esempi. Le ricadute possono arrivare anche dal canottaggio, dal basket e altre discipline. Ecco perché la Camera di Commercio scommette su Varese Sport Commission, il progetto che vuole fare del Varesotto un’area in grado di attrarre, anche grazie ai grandi eventi, il turismo sportivo e creare nuove occasioni di sviluppo economico
‘‘Varese al primo posto con medaglie, tesserati e centri di eccellenza”. È così che Il Sole 24 Ore titolava l’articolo di fine settembre scorso con la classifica annuale dell’Indice di sportività. Una graduatoria che fa di Varese la provincia più sportiva d’Italia. Medaglia d’oro di un podio scalato a suon di numeri. Oltre ai risultati ottenuti dagli atleti a Tokyo, tra Olimpiadi e Paralimpiadi, il territorio varesino ha ottimi riscontri in termini di tesserati e società proprio nello sport paralimpico (4° posto) e in quello rosa (3° posto). Risulta nella top ten anche rispetto al numero di atleti associati Coni e per l’attrattività dei grandi eventi italiani e internazionali. Circa 2.000, poi, le associazioni sportive dilettantistiche presenti a Varese e 281 le sedi d’impresa iscritte al Registro Imprese in Ateco (attività economiche) come, ad esempio, la gestione di stadi e piscine; l’organizzazione e la promozione di eventi sportivi; e ancora, la guida alpina. Cifre che fanno del mondo sportivo, e di tutto il suo indotto, un’opportunità di crescita economica per il territorio. Come sottolinea lo stesso Fabio Lunghi, Presidente della Camera di Commercio di Varese, “lo sport genera grandi interessi, ma soprattutto è passione. E alle passioni non si rinuncia. L’attività sportiva può diventare uno straordinario fattore d’attrattività e costituire uno degli elementi chiave nella politica di sviluppo turistico”.
A dare ragione alle parole del Presidente dell’Ente camerale ci sono i dati. Nel 2012 uno studio del Parlamento Europeo indicava in 44 milioni di euro il valore del cicloturismo; cifre che dieci anni dopo risultano essere raddoppiate. Secondo la Fiab, la Federazione italiana delle associazioni ciclistiche, ogni euro investito per costruire una ciclovia ne restituisce 3,5 al territorio e ogni Km di percorso ciclabile crea un indotto annuo di 110mila euro per la zona attraversata. Secondo il rapporto di Unioncamere e Legambiente, invece, nel 2019, in Italia, il cicloturismo ha generato circa 55 milioni di pernottamenti, il 6,1% di quelli totali, e una spesa che ammonta a 4,7 miliardi di euro. È con questi numeri che quello del cicloturismo risulta essere uno dei mercati che cresce di più; proponendosi non soltanto per ciclisti super appassionati, ma soprattutto come comparto che attira ospiti molto diversificati, dalle famiglie amanti del turismo di prossimità agli amatori dei pedali. È anche dalla fotografia di questo scenario e dalle potenzialità che lo sport può avere in termini di attrazione turistica che prende spunto il progetto Varese Sport Commission.
L’iniziativa nata nel 2016 per volere della Camera di Commercio, al fine di realizzare, sviluppare e favorire l’attrazione di eventi sportivi agonistici, ma anche amatoriali, di ogni genere. L’obiettivo è quello di avere delle ricadute turistiche all’interno della provincia e promuovere il territorio come destinazione perfetta per escursioni naturalistiche e culturali vicino a casa. A partire dalla bici, ma non solo. Un altro esempio è il canottaggio di cui Varese è, a tutti gli effetti, una delle capitali europee, se non mondiali, e che nel 2019 ha generato ben 50mila pernottamenti. Basti pensare agli eventi internazionali ospitati sui laghi varesini negli ultimi anni o alla presenza dell’Australian Institute of Sport a Gavirate: qui, praticamente dall’altra parte del mondo rispetto alla loro madre patria, da qualche anno si stanno allenando gli atleti olimpici australiani.
È così che sport e turismo risultano essere la combinazione vincente per un territorio come quello di Varese in grado di offrire una proposta varia e completa in termini turistici, sportivi e di sostenibilità. Non lo dicono solo le classifiche nazionali. Basti pensare all’indotto generato dall’edizione del 2018 dei Mondiali di Granfondo svoltisi a Varese. Ecco i numeri stimati: un giro d’affari di 4,5 milioni di euro; circa 2.500 persone presenti e 5 giorni di permanenza media sul territorio varesino per visitatore. Il 50% ha pernottato in hotel; il 28% in strutture bed and breakfast; il 14% in aree attrezzate per camper e il restante 8% in case in affitto o da amici. Per non parlare della risonanza mediatica. Quella delle Tre Valli Varesine di ciclismo risulta essere ancora oggi una delle pochissime competizioni sportive che finisce sulla Tv generalista. Ecco perché la Camera di Commercio scommette su Sport Commission. “La nostra scelta di sei anni fa di puntare su questo segmento, attraverso il progetto Varese Sport Commission, si è rivelata strategica – sottolinea il Presidente Lunghi –. Oggi, lo sport rappresenta il 10% dell’industria turistica mondiale e, degli oltre 20 milioni di italiani che lo praticano, ben 11 milioni all’anno si spostano per cercare i luoghi più adatti alla propria passione. Per il nostro territorio, offrire al turista la possibilità di vivere un’esperienza sportiva è sempre di più una concreta opportunità di promozione”.
Ad aggiungersi alla valorizzazione turistica attraverso l’attività sportiva nell’ambito di Sport Commission, c’è ora il progetto Varese #doyoubike? Una nuova iniziativa sulle due ruote con cui Camera di Commercio aggiunge un tassello alla promozione di un sistema cicloturistico e di mobilità sostenibile con il coinvolgimento di imprese della filiera, associazioni di categoria e realtà territoriali. Come spiega Lunghi, “lo sport è anche un settore competitivo: occorre adottare scelte di territorio se si vuole che la strategia sia vincente. Ecco perché, insieme a enti locali e operatori, e sulla scia della crescente attenzione verso l’active & green, stiamo mettendo a punto un sistema diffuso di offerte e servizi integrati. Con Varese #doyoubike? vogliamo promuovere i percorsi di una terra che da sempre è tra i ‘luoghi eletti’ per gli appassionati delle due ruote; le iniziative per il cicloturismo e, in generale, il turismo slow che fin d’ora ci caratterizzano, ma che possono trovare ulteriore linfa vitale”.
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