Il sentiero del parco pineta riprende vita
Alla scoperta in anteprima dell’antico percorso riqualificato tra Appiano Gentile e Tradate, in località Fogoreggio. Una passeggiata tra pianure, boschi e torrenti, che sta rinascendo gr
Alla scoperta in anteprima dell’antico percorso riqualificato tra Appiano Gentile e Tradate, in località Fogoreggio. Una passeggiata tra pianure, boschi e torrenti, che sta rinascendo grazie ad un progetto ambizioso di valorizzazione di storia locale e natura portato avanti da Wwf Insubria, Parco Pineta e l’azienda Saati Spa
Tra Tradate e Appiano Gentile si snodano i sentieri tanto cari allo scrittore Carlo Linati, che in “Passeggiate Lariane” sconfinava nei boschi varesini e dedicava a questi luoghi pagine appassionate d’amore e affetto.
Oggi quei sentieri, quel reticolato verde che unisce due province e apre alla scoperta di un magico universo verde, possono tornare ad essere percorsi in modo più agevole, grazie a un lavoro di recupero che ha messo insieme industria e associazionismo, privati ed enti. In questo caso, Wwf Insubria, Parco Pineta e Saati Spa, impresa di Appiano Gentile, impegnata nella creazione di tessuti tecnici di precisione, che ha finanziato l’opera. Un progetto ambizioso e in parte già percorribile: si tratta di sistemare e dare di nuovo vita e forma ai percorsi ma anche di ripristinare piante autoctone e installare nuova cartellonista per rendere il tutto fruibile alla popolazione. Il sentiero protagonista dei lavori di ripristino è appunto il numero 543 tra Appiano Gentile e Tradate, in località Fogoreggio.
Il progetto è già entrato nel vivo con la ricostruzione del fondo del primo lotto del sentiero; ora i volontari del Wwf stanno proseguendo occupandosi della gestione delle piante esotiche e invasive in preparazione di piantumare vegetazione autoctona.
Antiche strade, nuovi percorsi
L’intervento interessa la zona centrale del parco, tra antiche strade dette “della fame” e “bosascia”, un territorio di importanza naturalistica ma anche storica a livello locale. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera 2022, con il secondo lotto di sentiero.
Il progetto consente la riqualificazione di circa un chilometro della strada forestale-rurale esistente, che era stata seriamente compromessa a causa del naturale dilavamento sul tipico substrato geologico del territorio, costituito in parte da terre argillose e impermeabili. L’area di intervento comprende anche un guado sul torrente Bozzente, reso più sicuro, e interventi per limitare i danni causati da episodi di forte maltempo.
La rimessa in sesto del percorso con le opere previste consente infatti anche la riduzione del rischio idrogeologico sul lungo periodo. Un altro obiettivo è quello aumentare la biodiversità locale tipica, grazie all’eradicazione e alla sostituzione di vegetali esotici con vegetali autoctoni per far rivivere i microhabitat autentici della zona. Il sentiero avrà inoltre la funzione di taglia-fuoco e consentirà un miglior accesso per vigilanza ed emergenza in caso di incendio boschivo.
Ma non solo: il percorso così ripristinato sarà più sicuro per tutti, avrà piccole aree di sosta e potrà essere utilizzato per future iniziative di divulgazione ambientale.
“Si tratta di una felice esperienza di collaborazione tra industria, volontariato e istituzioni, che darà beneficio al territorio e a tutti coloro che amano frequentarlo”, afferma Matteo Colaone, referente locale di Wwf Insubria. “Ringraziamo il mondo industriale e imprenditoriale rappresentato da realtà come Saati per il coraggio innovativo dimostrato nel credere sin dal primo giorno al progetto, quando ancora era solo un’idea su carta. Fondamentale è stata anche l’esperienza del personale del Parco Pineta che ha coadiuvato il Wwf nel definire le precise linee-guida tecnico-scientifiche per la sua progettazione”.
Passeggiate indietro nel tempo…
La zona interessata dai lavori è un percorso che alterna vedute pittoresche, pianure, sentieri nel bosco, piccoli torrenti. Passeggiando, ci si immerge in un’atmosfera rurale che è la naturale prosecuzione di quello del vicino villaggio di San Bartolomeo, utilizzato a fini agricoli e di allevamento da tempi immemori. San Bartolomeo, già conosciuto come Vignate nel Medio Evo, fu comune autonomo fino al 1867 quando fu aggregato ad Appiano. La Cascina Fogoreggio, invece, è sempre appartenuta al territorio comunale di Tradate, di cui rappresenta il lembo più orientale. Un’ipotesi etimologica – non del tutto verificata – ha indicato che questo antico luogo tragga il suo nome da focus regium, poiché sede dei fuochi accesi durante le battute di caccia dei nobili.
In età storiche, l’attraversamento dell’attuale Pineta era garantito dalla Strada Comasina, che in parte ricalca l’odierna viabilità asfaltata (Sp19 della Provincia di Varese e Sp22 della Provincia di Como). Nondimeno un percorso minore ma più diretto collegava Tradate con Appiano, l’attuale Sentiero 543, già rappresentato nelle carte settecentesche e popolarmente indicato come Strà dol Mercaa (“strada del mercato”): poiché Appiano era (ed è) sede di un mercato settimanale, l’itinerario era battuto da chi vi conduceva le merci. Provenendo dalla Villafranca, si incontra prima il ponte, moderno, sulla Valle di San Bartolomeo, che attraversa il torrente Muggiò in località Tomba.
Il sentiero risale prendendo il nome di Strada de la Bosascia (“bozzaccia”), evidentemente per la presenza di ristagni d’acqua in seguito bonificati; superata la cascina Fogoreggio, il sentiero è detto Strada de la Fam, di etimologia oscura (da fam, “fame” o da fà metta ossia “in direzione della meta”, come testimoniato in simili toponimi della zona). Il percorso scende poi rapidamente verso il guado sul torrente Bozzent, detta anticamente Vall dol Pòmm (“valle del melo”), risalendo poi fin verso la Cascina Fornace, dove è presente ancora lo stagno testimonianza dell’esaurita attività di estrazione dell’argilla.
Un sentiero tutto da vivere
Sono già state avviate le prime passeggiate conoscitive di sentiero e lavori a cura di Wwf Insubria e aperte ai dipendenti dell’impresa finanziatrice e alle loro famiglie, lungo l’antico sentiero forestale riqualificato. I visitatori hanno potuto conoscere sul campo criticità e status dell’intervento, vedere il nuovo sentiero riqualificato, le opere avviate per evitare l’erosione di alcuni passaggi a causa delle acque e le prossime operazioni da avviare, per favorire la crescita delle piantagioni autoctone ed arginare quelle infestanti non locali.
Le iniziative di Wwf Varese Insubria
Wwf Varese Insubria è il nucleo nato in provincia di Varese del più ampio Wwf Insubria. Nato da circa un anno e mezzo, ha inaugurato una serie di attività coinvolgendo pubblico e privato. Dai video sulla sostenibilità in collaborazione con Upel, l’Unione Provinciale degli Enti Locali, alla mappatura del torrente Acqua Negra in una partnership con Alfa.
Tra gli obiettivi della primavera 2022, la riqualificazione dell’Oasi dei Fontanili tra Cavaria con Premezzo e Jerago, in memoria di Lorenzo Scandroglio, poeta, scrittore e giornalista gallaratese. Scandroglio era stato il motore e l’ideatore di una futura riqualificazione dell’oasi e i volontari attuali vogliono realizzare l’opera in suo nome, in collaborazione con gli enti presenti sul territorio.
Per contattare: wwfvareseinsubria@gmail.com