Il Mastro Geppetto di Azzate
L’arte di saper creare una storia da un semplice pezzo di legno: questo il dono di Amedeo Capelli, azzatese classe 1992, che da qualche anno realizza automi mobili dall’apparenza magica,
L’arte di saper creare una storia da un semplice pezzo di legno: questo il dono di Amedeo Capelli, azzatese classe 1992, che da qualche anno realizza automi mobili dall’apparenza magica, a cui attraverso video pubblicati sui social riesce a dare vita. Il percorso di un artista, apprezzato anche ben oltre i confini varesini, partito dall’ambito birraio e sfociato poi nella falegnameria
Nella celebre storia di Collodi, Mastro Geppetto è un artigiano dalla vita umile. Deciso a cambiare il suo destino, si fa regalare un pezzo di legno da alcuni amici, dal quale intaglia un simpatico burattino che gli permette di dare il via alla sua carriera da burattinaio, girando l’Italia e facendo fortuna. Ciò che Geppetto non sa, però, è che il ciocco di legno che ha tra le mani è vivo e gli sta per cambiare la vita per sempre. Ad Azzate, c’è un ragazzo che, a differenza del padre di Pinocchio, sembra aver colto le proprietà quasi magiche di questo materiale e da oltre 3 anni realizza dei veri automi, in grado di trasportare chi li ammira, in mondi fantastici e meravigliosi: il suo nome è Amedeo Capelli, classe 1992.
Come nelle migliori favole, in cui il protagonista non è consapevole in principio di quale sia il sentiero più giusto da intraprendere, anche Amedeo aveva iniziato la sua carriera lavorativa in un settore del tutto diverso, ovvero quello della produzione e vendita di birre artigianali. “Appena terminato il Liceo – racconta il moderno falegname azzatese – sono entrato nel campo della birra, frequentando corsi e tenendone anche io alcuni. Occasionalmente mi capitava di realizzare delle confezioni in legno per i clienti che desideravano un packaging regalo insolito. Con l’andare del tempo, poi, clientela e locali richiedevano sempre più spesso questo tipo di confezioni in legno: occuparmi sia del negozio sia delle custodie era molto difficile. Perciò ho fatto la scelta di dedicarmi solo all’attività della falegnameria e per ora posso dire di essere contento”. L’interesse di Amedeo per il legno è nato in tenera età, quando, insieme alla sua famiglia, passava le vacanze in Trentino-Alto Adige, luogo celebre per la produzione di statue e arredi lignei. Ammirando le vetrine dei negozi in cui quest’arte faceva bella mostra di sé, Amedeo si è lasciato ispirare dalla magia che il legno poteva restituire una volta trasformato e da autodidatta, prima facendo semplici intagli, poi dedicandosi a lavori più complessi come tavoli e librerie, ha preso il via la sua esperienza di falegname. Portata avanti in uno studio ad Azzate, dove operava su commissione.
“Ho iniziato così – precisa Capelli – nel mio laboratorio da solo, ma avevo qualche difficoltà, sia per quanto riguarda i costi dei materiali, ma anche per il trasporto di lavori di grandi dimensioni. Mi sono quindi chiesto: ‘C’è un qualcosa di piccolo che posso realizzare e in cui mi piacerebbe specializzarmi?’ Così è nato Stoccafisso Design, il mio marchio di giocattoli meccanici. Prima di arrivare al concept finale ho passato un anno a fare esperimenti con vari materiali: ho provato il metallo, la cartapesta, il vetro, perfino la stampa 3D! Sono però tornato al legno, materiale che anni prima aveva avuto un discreto successo e che già era stato apprezzato da diversi clienti”. Dopo questa epifania, Amedeo ha iniziato una sorta di doppia vita: al mattino si dedicava ai lavori di falegnameria e al pomeriggio all’ideazione, progettazione e realizzazione dei suoi giocattoli mobili, destinati ad un e-shop online. Finché le richieste dei giocattoli non hanno superato quelle dei mobili, diventando i suoi prodotti di punta. Sbarcato ufficialmente su Internet, Capelli ha avuto l’intuizione di condividere i suoi lavori anche sui social, dove è diventato subito virale. Sui suoi profili Instagram e TikTok, l’artista del legno condivide video in cui mostra i suoi automi in azione: da miniature di bambini che fanno volare draghi, ad arcieri vichinghi i cui capelli si muovono insieme al vento. I filmati seguono sempre temi virali e prendono spunto, ad esempio, da festività in corso, come nel caso dell’Orchestra di scheletri, un progetto composto da 9 personaggi mobili (scheletri per l’appunto che hanno avuto bisogno di oltre un mese di lavorazione), che suonano diversi strumenti musicali, realizzato per Halloween.
Un mix dove tecnologia e artigianato vanno di pari passo grazie all’utilizzo dei social, strumento attraverso il quale il falegname azzatese condivide i suoi automi all’opera, in brevi video virali e tutorial che svelano i segreti dell’abile tecnica della falegnameria
Questi video, accompagnati da musiche coordinate alle diverse tematiche, oltre ad essere d’intrattenimento, sono anche uno dei vari espedienti che Amedeo utilizza per promuovere i suoi prodotti o per mostrarne tutte le fasi di realizzazione. “Sul mio canale YouTube riprendo tutti i momenti che portano alla creazione di un automa. Dal disegno, alla progettazione della meccanica, all’intaglio e alla pittura – spiega di nuovo il falegname di Azzate –. Realizzo dei tutorial a tutto tondo dei miei lavori. Quando mi dedico a questo tipo di contenuti, il tempo di realizzazione di un giocattolo aumenta abbondantemente, perché mi devo occupare anche di tutta la fase di produzione video, della regia, delle luci”. Avendo un vasto catalogo di giocattoli, che oggi conta oltre 600 pezzi, i tempi di produzione di un singolo automa non richiedono più di 2 o 3 giorni. Se si tratta di progettazioni ormai “rodate”, con un meccanismo semplice, Capelli riesce ad occuparsi anche di 4 o 5 lavorazioni alla volta, risparmiando tempo per dedicarsi a commissioni più complesse e articolate o per una delle fasi che richiede più tempo: quella del disegno del personaggio.
Dietro ad ogni creatura di Amedeo, infatti, ci sono diverse ore di studio per individuare lo stile, i colori e per progettare al meglio l’intaglio. Nonostante si tratti di un lavoro prettamente manuale, la tecnologia, come nel caso dei video sui social, non manca. È grazie all’utilizzo di macchine a controllo numerico che prendono vita alcune componenti base per i lavori dell’artista. “La tecnologia è molto utile anche in questo lavoro – sottolinea Amedeo –, ma la passione è la chiave di tutto. Specialmente quella tramandata da chi da anni fa lo stesso mestiere. Credo che avere l’opportunità di imparare da un falegname esperto, con cui confrontarsi soprattutto sul tema della creatività, faccia la differenza”. Gli ambiti di lavoro dell’artigiano varesino sono diversificati e, oltre alle commissioni private, riceve numerose richieste di collaborazione per concorsi e case editrici. Tra queste, spicca la recente partnership con il festival varesino di cortometraggi Cortisonici, per cui ha realizzato 4 premi destinati alle categorie in competizione. Si tratta di automi dall’aspetto futuristico che rappresentano vari scenari distopici, in linea con il tema del concorso. Dal delineare scenari futuristici a evocare racconti fiabeschi, il legno è di sicuro uno dei materiali più espressivi e suggestivi presenti in natura. Capace di trasformarsi e di comunicare emozioni con chi ne entra in contatto, soprattutto grazie all’aiuto di abili complici. Che si tratti del Mastro Geppetto di Pinocchio o del varesino Amedeo Capelli.