Come combattere il disagio giovanile

Una piaga sociale in forte crescita tra preadolescenti e adolescenti. Un malessere fisico o psicologico che, nel periodo post-pandemia, ha subìto un’impennata senza precedenti. Le diagno

Una piaga sociale in forte crescita tra preadolescenti e adolescenti. Un malessere fisico o psicologico che, nel periodo post-pandemia, ha subìto un’impennata senza precedenti. Le diagnosi, secondo l’equipe dell’Ospedale Del Ponte di Varese, sono raddoppiate. Ansia, autolesionismo, depressione, disturbi alimentari o del sonno: sono alcune delle gravi patologie che stanno colpendo ragazzi e ragazze. Un fenomeno da contrastare anche con l’impegno delle imprese

‘‘Anche prima della pandemia il disagio giovanile lanciava segnali preoccupanti, l’arrivo del Covid, però, ha drasticamente peggiorato la situazione. I ragazzi più fragili si sono trovati, all’improvviso, senza i loro punti di riferimento. Ci sono sintomi che sono più che raddoppiati, come per i casi di autolesionismo. È fondamentale intercettare il prima possibile qualsiasi campanello di allarme per intervenire prontamente. Chiunque vive vicino ai giovani deve saper cogliere situazioni critiche. Mi riferisco ai genitori, agli allenatori e agli educatori”. Emanuela Crivellaro, Presidente e volontaria della Fondazione “Il Ponte del Sorriso Onlus” lancia un grido di allarme a tutta la comunità varesina per combattere il fenomeno del disagio giovanile. Un fenomeno sociale, purtroppo, in forte crescita, sempre più diffuso tra preadolescenti e adolescenti. “Abbiamo deciso di intervenire con un’iniziativa che aiuti concretamente i ragazzi dai 6 ai 18 anni non compiuti della provincia di Varese che si trovano a dover affrontare situazioni critiche – spiega Crivellaro –. ‘SOStegno Km 0’ è un’iniziativa che nasce proprio con questo scopo: supportare bambini, adolescenti e familiari che si trovano a gestire queste problematiche. È meglio fare prevenzione piuttosto che intervenire su situazioni già in stato avanzato”. 

Il Progetto è stato riconosciuto da Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progettualità di utilità sociale. “Cariplo ha emanato il bando ‘Attenta-mente’, al quale abbiamo partecipato in stretta collaborazione con Asst Sette Laghi e in partenariato con il Centro Gulliver di Varese – informa Crivellaro –, ottenendo un finanziamento di ben 185mila euro”. Ansia, depressione, disturbi alimentari e del sonno o atti di autolesionismo: sono queste alcune delle manifestazioni più frequenti tra i giovanissimi. Sintomi da non sottovalutare. Primi campanelli d’allarme che devono essere riconosciuti in maniera tempestiva. “È bene prestare attenzione a determinati comportamenti – spiega Crivellaro –. Quando, ad esempio, il giovane esce poco o non esce più da casa; salta troppi giorni di scuola; evita di frequentare gli amici; è sempre connesso ad Internet, anche di notte; mostra disturbi alimentari; usa forme di autolesionismo; abusa di alcool o altre sostanze”.

È importante intercettare precocemente il disagio prima che sfoci in vere e proprie disfunzioni comportamentali, tenendo costantemente monitorati i primi segnali, mantenendo un dialogo aperto con i ragazzi, invitandoli a riconoscere le proprie emozioni e ad esprimerle senza timore di giudizio. “Cerchiamo di porci sempre in ascolto dei giovani – sottolinea la Presidente Crivellaro –. Ma soprattutto, non sottovalutiamo mai i loro bisogni”. Farsi aiutare, ricevere supporto o richiedere un intervento immediato è possibile. “Il Ponte del Sorriso ha costituito un’apposita equipe multidisciplinare all’interno del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese, composta da psicologici ed educatori, alla quale si può accedere senza impegnativa – precisa Emanuela Crivellaro –. È semplicemente necessario prendere un appuntamento telefonico. L’equipe garantisce un primo colloquio conoscitivo per poi prevedere interventi mirati o dare precise indicazioni di orientamento ai familiari”. 

Le famiglie giocano un ruolo cruciale in questo contesto. Ma anche la comunità, gli enti, le associazioni datoriali e le imprese possono fare la loro parte. Serve, sicuramente, maggior informazione su queste tematiche. Ma anche una diffusione a tappeto per raggiungere il maggior numero di persone possibile. È proprio con questo spirito che Confindustria Varese nell’ambito del Progetto “PEOPLE, l’impresa di crescere insieme”, ha deciso di fare da cassa di risonanza di “SOStegno Km 0” tra le aziende e i loro dipendenti genitori. Altro fronte di impegno di Confindustria Varese, questa volta insieme a Eapitalia World Srl, è quello portato avanti con un ciclo di webinar dedicato proprio al tema del disagio giovanile aperto alla partecipazione degli addetti delle imprese associate. “Offriamo un servizio di Helpline H24 – raccontano Laura Sinatra e Sharmine Carluccio, cofondatrici di Eapitalia World – dove è possibile richiedere anche supporto psicologico, emotivo, relazionale, management consultation e linee guida legali fiscali e socioassistenziali. I genitori, spesso confusi, disorientati, vulnerabili, affaticati, a volte imbarazzati o soli, arrivano a chiedere aiuto quando hanno la sensazione di averle provate tutte e si sentono giudicati da chi ha tentato di dare loro consigli in via estemporanea”. Uno dei principali problemi che spesso si riscontra in questa fase è legato alla mancanza di comunicazione in famiglia. “Il genitore prova un senso di impotenza rispetto a qualcosa che lo pone di fronte ad un ignoto spaventoso. Una cultura della genitorialità più rispondente alle esigenze di oggi e fiduciosa nelle proprie risorse educative ed affettive favorisce il potenziamento del tessuto sociale. In questa ottica anche le imprese – concludono Sinatra e Carluccio – possono implementare servizi estesi ai familiari dei dipendenti e, in generale, interventi di welfare capaci di generare un impatto sociale e di governance”.  

IN CASO DI AIUTO…

“Il Ponte del Sorriso Onlus” ha costituito un’equipe all’interno del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Del Ponte di Varese alla quale si può accedere senza impegnativa e velocemente. È necessario prendere un appuntamento chiamando il numero 0332.286946, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere un’email a: disagio@ilpontedelsorriso.com

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