Caratteristiche e diffusione del Debate

Il Debate, o dibattito regolamentato, è una metodologia didattica in cui i partecipanti, generalmente studenti, sostengono punti di vista incompatibili e tentano di far aderire una giuria alla

Il Debate, o dibattito regolamentato, è una metodologia didattica in cui i partecipanti, generalmente studenti, sostengono punti di vista incompatibili e tentano di far aderire una giuria alla propria posizione mediante l’uso di argomentazioni. Da un punto di vista pratico, dibattere significa sostenere una tesi, contestare le tesi alternative e difendere le proprie argomentazioni su temi controversi e richiede la presenza di due squadre: a una, la squadra pro o di governo, viene assegnato l’onere di schierarsi a favore di una specifica e circoscritta mozione, mentre all’altra, la squadra contro o dell’opposizione, viene assegnato l’onere di sostenere e difendere la posizione opposta. Ciascuna squadra deve essere preparata quindi ad assumere il pro o il contro della mozione, comunicato solo poco prima dell’inizio del dibattito. In questo quadro, la mozione è il tema su cui verte il dibattito, espresso come dichiarazione di intraprendere un certo corso d’azione o di assumere una precisa opinione e può riguardare differenti ambiti. Sono mozioni, ad esempio: “I dipendenti che lavorano da casa sono più produttivi”. Oppure: “È giusto che ristoranti, casinò e altre aziende del settore dei servizi assumano solo dipendenti attraenti”. O ancora: “Gli incentivi non finanziari sono più motivanti degli incentivi finanziari”.

Se da un punto di vista pragmatico dibattere significa confrontarsi e argomentare, sui piani educativo e pedagogico il “dibattito regolamentato” promuove competenze e valori capitali della nostra cultura, soprattutto quella liberale

Se da un punto di vista pragmatico dibattere significa confrontarsi e argomentare, sui piani educativo e pedagogico, il Debate promuove competenze e valori capitali della nostra cultura. Da una prospettiva educativa, infatti, dibattere significa ragionare in modo critico, comunicare efficacemente e discutere in modo logico e informato; pedagogicamente, invece, comporta l’assumere un’attitudine liberale, di comprensione e di rispetto per le opinioni altrui e lo sviluppo di uno spirito emancipativo libero da pregiudizi e condizionamenti.
Proprio per le competenze e i valori che riesce a mobilitare, il Debate sta ottenendo un gran riconoscimento in Italia.

Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) dal 2017 ha istituito le Olimpiadi Nazionali di Debate rivolte alle Scuole Secondarie di Secondo Grado e si sono costituite diverse realtà associative e scolastiche di livello nazionale che lo promuovono: la Società Nazionale Debate Italia, che si propone lo sviluppo e la diffusione del Debate come pratica didattica e come contributo alla crescita della consapevolezza di cittadinanza e che tra le sue attività ha avviato il Campionato Italiano Giovanile di Debate oltre a diversi incontri di formazione volti allo sviluppo di questa pratica e la rete di scuole WeDebate, che tra gli obiettivi include la promozione del Debate come metodo capace di strutturare competenze trasversali che formano la personalità.

Anche l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) lo propone già a partire dalla scuola primaria con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana. E il Debate è presente anche in percorsi di Business e Management a livello universitario. La London Business School, ad esempio, ha dato vita ad una Debate and Public Speaking Society per promuovere abilità di comunicazione e di leadership mentre l’Università di Harvard ha istituito dal 1981 l’Harvard College Debating Union, ossia un’associazione studentesca di Debate che prende parte solo a competizioni internazionali. Ma nei percorsi universitari il Debate non esaurisce le proprie potenzialità nella promozione delle abilità comunicative e di leadership. Proprio in scuole manageriali ed economiche sta invece dimostrando come sia un metodo fondamentale per integrare la sensibilità umanistica alle competenze tecniche favorendo la riflessione sugli aspetti etici inevitabilmente intrecciati a questi percorsi. 

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