Una giornata a Besano
Tra miniere e mari antichi, in 24 ore di avventura a 360 gradi, immersi tra storia, natura e patrimoni Unesco, è possibile visitare la cittadina ai piedi del Monte San Giorgio. Terra di ritrov
Tra miniere e mari antichi, in 24 ore di avventura a 360 gradi, immersi tra storia, natura e patrimoni Unesco, è possibile visitare la cittadina ai piedi del Monte San Giorgio. Terra di ritrovamenti, di fossili, leggende e personaggi che paiono usciti da un racconto
Besano, l’antico mare oggi montagna, tra le vette verdi della Valceresio, è una continua scoperta. Dominato dal Monte San Giorgio, area occupata tra 247 e 237 milioni di anni fa dal mare abitato da specie di pesci, ittiosauri e animali marini, patrimonio Unesco, regala altre spettacolari scoperte. Come le miniere: orbite nere che sprofondano nel ventre della montagna, oggi osservabili solo dall’esterno, protagoniste di un ambizioso progetto di recupero che, assicura il sindaco Leslie Mulas, farà aprire tra fine 2023 e inizio 2024 le miniere al loro interno anche a percorsi turistici.
Le miniere di Piodelle
“La storia del ritrovamento dei fossili a Besano nasce proprio perché qui in passato si scavava”, spiega il sindaco Leslie Mulas. “Prima era un piccolo paese che viveva di artigianato, di lavoro contadino o di impieghi oltreconfine, in Svizzera. Poi si cominciò a estrarre pietra, in particolare lo scisto bituminoso. In paese venne creato uno stabilimento per la sua lavorazione in loco e questo influì molto sullo sviluppo della località. Gli scavi permisero poi la scoperta di fossili che rendono oggi questo territorio unico, riconosciuto Patrimonio Unesco. La nostra idea è valorizzare le caratteristiche naturali di questo tesoro naturalistico e storico in ottica paesaggistica e turistica. E dopo aver riqualificato i sentieri e il Museo, ora stiamo realizzando un grande progetto turistico per rendere visitabili le antiche miniere di Piodelle”. Gli scisti bituminosi che affiorano sulle pendici del monte Ravello, del Monte Orsa e nell’adiacente area del Monte San Giorgio sono noti da secoli agli abitanti. Si sa, come spiegano dal Museo dei Fossili in centro paese, che fra il 1774 e il 1790 venne ripreso lo sfruttamento di una vecchia miniera a Besano per ottenere materiale combustibile per le fornaci, mentre intorno al 1839 si pensò di utilizzare gli scisti per la produzione di gas per l’illuminazione. In quel periodo, c’era un progetto per illuminare le vie di Milano. Non andò in porto, ma contribuì ad attirare l’attenzione sulle miniere e poi sui fossili. Il giacimento di Besano fu dunque un punto di partenza fondamentale per scoprire i preziosi fossili della zona, ma anche per produrre unguenti medicali. Con lo scisto estratto, infatti, si produceva fino agli anni ‘50 l’ittiolo, una pomata medicale.
Il sentiero dei fossili
La magia di Besano sta anche nel fatto di trovarsi, in poco più di 20 minuti di cammino dal centro del paese, in un’area totalmente verde e selvaggia, di difficoltà modulabile a seconda del tempo e della preparazione. Per passare una bella giornata a Besano, l’ideale è partire proprio da centro paese. Lasciare l’auto e, seguendo la segnaletica, addentrarsi lungo il sentiero dei fossili, tra fiumi, aree picnic, punti panoramici mozzafiato e loro: le antiche miniere. Il sentiero parte dal piazzale attrezzato Monte San Giorgio. Dopo una breve camminata si arriva al Rio Ponticelli e al nuovo parco-area picnic. Proprio qui, nel letto del torrente Rio Ponticelli fu aperta una campagna di scavo negli anni ‘70 e ‘80, che portò al rinvenimento di centinaia di fossili grazie ai quali Besano e il Monte San Giorgio hanno ricevuto il riconoscimento di patrimonio Unesco. Da qui, proseguendo per un’altra ventina di minuti di cammino, si arriva alla suggestiva area delle ex miniere: in questo punto è possibile godere di un’affascinante vista sul Lago Ceresio, ammirabile da vere e proprie balconate naturali e sedute ad hoc da cui godersi il panorama “in prima fila”, assaporando il silenzio e i rumori del bosco.
Da qui la strada prosegue: si può continuare il sentiero con destinazione i monti Grumello e Pravello, con le trincee della Linea Cadorna. Per gli appassionati dei punti panoramici, breve salita verso la “Crocetta” di Besano, posta da tempo immemore su un piccolo sperone roccioso dal quale si gode una vista su tutto il paese e sulla valle fino al Lago Ceresio. La crocetta può essere raggiunta anche partendo dal piazzale Monte San Giorgio in direzione “Bernasca” oppure direttamente dalla via Bernasca situata dietro la cava ex americana, tra Besano e Piamo.
Il Museo dei Fossili
Altra tappa da non perdere durante una gita di Besano, o meglio, forse il punto di partenza migliore per cominciare a conoscere la località, è il Museo dei Fossili cittadino, in via Prestini 5. Qui si può scoprire tutto sull’ancestrale mare Triassico di Besano che, milioni di anni fa, era popolato da un gran numero di pesci. Il Museo, riallestito nel 2020, espone una parte significativa degli eccezionali reperti scoperti sul territorio. Una finestra su un passato lontano 240 milioni di anni, quando, nelle calde acque di un mare tropicale, vivevano le creature che oggi si possono ammirare perfettamente conservate nelle sale museali. Tra i rettili spicca il famoso Besanosaurus, enorme ittiosauro lungo quasi 6 metri, che conserva nell’addome ben 4 embrioni. Ospite del Museo è poi il Saltriosauro, i cui resti sono gli unici fossili in Italia di un grande dinosauro carnivoro. Il Museo è dotato anche di uno spazio accoglienza, di un laboratorio didattico ed è particolarmente amato dai bambini.
Molto utile la visita al Museo, dunque, prima di percorrere altri sentieri, in modo da “inquadrare” la ricchezza e le storie che il territorio è in grado di svelare lungo un cammino. Ma non solo: all’ingresso, è possibile trovare una mappa dei sentieri oppure scaricarla tramite QR code sul telefonino. Un’opzione molto utile per organizzare la propria gita. Un altro consiglio è anche quello di scaricare tracce gps dei sentieri da app (come Komoot) o affidarsi ad una guida, in modo che in caso di dubbi, si abbia chiaro quali deviazioni prendere.
Vivere a Besano: i racconti della guida
Terra antica di contrabbando e di pensatori ribelli, Besano conserva storie e personaggi d’altri tempi, che solo chi conosce bene può svelare. Storie che aggiungono un valore emozionale a ciò che si visita e si scopre. Antea Franceschin, besanese di terza generazione, guida escursionistica ambientale dal 2016, ha deciso di vivere e valorizzare il territorio in cui è nata. E di luoghi del cuore e aneddoti ne ha molti. Tra questi, il Colle San Martino un luogo molto caro agli abitanti: da qui, si dice, venne fondato l’antico nucleo del paese. Su questo colle, puntellato da una Via Crucis, si staglia una chiesetta in stile romanico, dedicata alla Madonna. Spesso è chiusa ma, consiglia la guida, è un luogo magico da visitare grazie al panorama spettacolare che si apre sulle montagne e sul Lago di Lugano. Il Museo dei Fossili, secondo Franceschin, merita di essere visitato anche per un altro aspetto: la sua architettura: “A differenza di quello svizzero, è costruito all’interno di una delle case di corte del paese che ha mantenuto questa caratteristica tipica”.
E poi ci sono i rii, i torrenti che attraversano il paese, che raccontano una vita che non c’è più: “Il Cusciuree e la Novella sono delle località dove si andava a fare il bagno in pozze, a volte nascoste dal verde. In gioventù, mio padre andava a pescare i gamberi di fiume o a raccogliere i mazzi di mughetti da vendere poi agli svizzeri o ai milanesi di passaggio. Oggi sono entrambe specie protette e non si possono pescare né raccogliere, ma un tempo era comune racimolare qualche soldo in questo modo per gli abitanti”. E poi ci sono i “personaggi” del paese. Da antichi contrabbandieri storici permeati da un alone leggendario, a figure pittoresche come “La Capannona”, una signora che viveva nel centro storico, famosa per la moltitudine di gatti che allevava e che difendeva a spada tratta da chi, soprattutto nel dopoguerra, cercasse di appropriarsene (e non per adottarli, ma mossi dalla fame). Besano è anche questo, un libro ricchissimo di storie tanto da sembrare un racconto d’avventura popolato da innumerevoli personaggi.