Speciale AI Varesefocus
Nell’ultimo anno Varesefocus si è occupato a più riprese di Intelligenza Artificiale, con articoli firmati da Luca Mari e Francesco Bertolotti, rispettivamente Professore e ricerca
Nell’ultimo anno Varesefocus si è occupato a più riprese di Intelligenza Artificiale, con articoli firmati da Luca Mari e Francesco Bertolotti, rispettivamente Professore e ricercatore della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC – Università Cattaneo. Un lavoro minuzioso e accurato che abbiamo voluto raccogliere in questo numero speciale del nostro magazine realizzato in occasione dell’Assemblea Generale 2024 di Confindustria Varese dedicata, non a caso, alle nuove frontiere dell’innovazione.
Quello che troverete nelle pagine che seguono, però, non è un semplice copia e incolla di articoli precedenti. Mari e Bertolotti hanno aggiornato, rivisto e ampliato i testi alla luce delle più recenti novità ed evoluzioni di quella che, in uno dei loro stessi pezzi, viene definita una rivoluzione culturale, ancor prima che tecnologica. Ogni articolo è come un capitolo di un libro di alfabetizzazione sui sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa, che si chiude ogni volta con un dialogo con GPT-4 di OpenAI. Il che ci dà il curioso punto di vista che il chatbot ha su se stesso riguardo ai vari temi che abbiamo voluto trattare.
Il nostro viaggio parte da una riunione di redazione con ChatGPT per essere poi scandito da tappe rappresentate da quelle domande che sempre più persone, aziende e decisori politici si stanno ponendo. Quali sono le possibilità di uso e le funzionalità dei sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa? Quali differenze ci sono tra il meccanismo di apprendimento di queste realtà e quello del cervello umano? Cosa può fare un chatbot per un’impresa? Quanto gli agenti di IA influiranno in futuro sui processi di formazione, sul mondo del lavoro e sulla società nel suo complesso, in particolare nello svolgimento della vita democratica? Arriveremo un giorno ad avere sistemi artificiali con una propria coscienza, una propria responsabilità e una propria etica, distinte da quelle degli esseri umani che li addestrano?
Non vorrei deludere il lettore, ma non daremo delle risposte a tutte queste domande. Non è lo scopo di questo speciale che, però, grazie ai Prof. Mari e Bertolotti, fornisce chiavi di lettura e capacità di interpretazione di uno scenario complesso. Non vogliamo dare delle verità, ma condividere ragionamenti. In questo senso, vi invito a leggere il dialogo con ChatGPT che troverete sotto forma di conversazione con l’inventore della bomba atomica, Robert Oppenheimer, sul tema dell’etica. Incalzato dalle domande del Professor Mari ad un certo punto, il nostro Oppenheimer virtuale sostiene: “È cruciale stabilire norme chiare e linee guida etiche per lo sviluppo e l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Queste normative dovrebbero essere sviluppate con il contributo di esperti tecnici, etici e legali per garantire che siano sia praticabili che giuste”.
È un punto fondamentale di questo nostro racconto che ci sentiamo di sottoscrivere. Così come sarà dirimente, nei prossimi anni, “assicurarsi che ci sia un’ampia partecipazione pubblica nei dibattiti su come l’Intelligenza Artificiale dovrebbe essere sviluppata e utilizzata”. Ciò per “garantire che le tecnologie riflettano i valori e le esigenze di tutta la società, non solo di una élite tecnologica o politica”. Con questo speciale abbiamo voluto iniziare a fare la nostra parte. Perché, come recita l’imprenditore del racconto con cui si chiude questa pubblicazione, anche lui generato da GPT-4, i successi a cui sapremo dar vita con l’Intelligenza Artificiale non saranno mai merito della tecnologia in sé, ma del modo in cui sceglieremo di utilizzarla: “L’innovazione tecnologica è una marcia inarrestabile, ma la direzione che prende dipende dalle scelte che facciamo”.
Buona lettura.
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