Reti è una delle aziende italiane IT più attente al clima
L’impresa di Busto Arsizio, quotata su Euronext Growth Milan, è al quinto posto nel settore “Tecnologia e IT” dell’indagine di Pianeta 2030 del Corriere della Sera e St
L’impresa di Busto Arsizio, quotata su Euronext Growth Milan, è al quinto posto nel settore “Tecnologia e IT” dell’indagine di Pianeta 2030 del Corriere della Sera e Statista
Reti Spa è per il quarto anno consecutivo tra le prime aziende italiane per l’attenzione posta al clima e alla sostenibilità ambientale. Questo, ciò che emerge dall’indagine 2025 “Aziende più attente al clima”, condotta da Pianeta 2030 del Corriere della Sera e Statista, azienda specializzata in ricerche di mercato, ranking e analisi di dati aziendali.
Più precisamente, l’impresa con sede a Busto Arsizio, tra i principali player italiani nel settore dell’IT Consulting, specializzata nei servizi di System Integration, B Corp e società benefit quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, si colloca al quinto posto nel settore “Tecnologia e IT” grazie al proprio impegno nella riduzione delle emissioni. L’indagine, infatti, fa riferimento alle emissioni globali di gas serra di ogni società, nel periodo 2021-2023, a partire da un’analisi che tiene in considerazione anche i ricavi registrati negli stessi anni.
“Essere riconosciuti per il quarto anno consecutivo tra le aziende italiane leader per l’attenzione al clima è fonte di grande orgoglio per noi – ha dichiarato Bruno Paneghini, Presidente e Amministratore Delegato di Reti Spa –. È un’ulteriore testimonianza del nostro impegno concreto nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, essere tra le aziende più attente al clima rappresenta un altro stimolo a proseguire nel nostro percorso di innovazione e sostenibilità ambientale. Vogliamo contribuire attivamente alla transizione verso un futuro più sostenibile, investendo in tecnologie e processi che minimizzano l’impatto sul nostro pianeta. Questo riconoscimento è frutto del lavoro di ogni singola persona in Reti e ci sprona a fare ancora di più, con la consapevolezza che ogni passo conta”.
Per la creazione della classifica, sono stati valutati i consumi di CO2, suddivisi in emissioni dirette, come, ad esempio, l’uso di combustibili per il riscaldamento e per il parco auto e gas refrigeranti, e indirette derivanti dalla generazione di elettricità acquistata, riscaldamento, raffreddamento e vapore.