Quando il disegno diventa strategia
In che modo è possibile innovare la comunicazione di un prodotto complesso come i polimeri, per renderla più efficace e immediata?
Parte tutto da una linea. Una matita che tocca il foglio e si muove, sinuosa sulla carta come una pattinatrice sul ghiaccio. Finita la danza, la matita si stacca dalla tavoletta grafica e si ammira il risultato ottenuto. Per molte persone, riuscire a realizzare un bel bozzetto è molto difficile e spesso, nonostante anni di tentativi con svariati kit di disegno e ore trascorse a guardare tutorial su YouTube, il massimo a cui si può aspirare è il classico schizzo stilizzato di una casa affiancata ad un alberello. Ma per alcuni (non per tutti) il disegno è un lavoro, tramite il quale è possibile raccontare storie fantastiche, di eroi a cavallo oppure di simpatici personaggi colorati, dalla forma extraterrestre che, attraverso le loro avventure, sono capaci di narrare in maniera spiritosa la versatilità di un’azienda tutta varesina.
La Cossa Polimeri Spa, realtà specializzata nella produzione, trasformazione e commercializzazione di materiali plastici e polimeri con sede a Gorla Maggiore, da sempre si impegna nel trasformare e innovare i propri prodotti e di recente ha innovato anche la propria comunicazione. “Il progetto – racconta Laura Rachele Cossa, Responsabile del settore legale e socia di Cossa Polimeri – è nato da una nostra esigenza pubblicitaria: diverse volte ci siamo trovati in difficoltà nel rendere attraente il polimero, la nostra materia prima. Volevamo trovare un espediente per farlo apparire più appetibile e comprensibile, non solo ad un pubblico di esperti del settore, ma anche ad una più ampia platea. Per raggiungere questo scopo, abbiamo deciso di affidarci ad un fumettista che, dopo un briefing iniziale, è tornato da noi con ben 6 proposte di personaggi.
La parte più difficile? Scegliere quelle che sarebbero diventate le mascotte definitive della nostra azienda”. Esta Bio ed Esta Green sono i figli di una collaborazione atipica, quella tra un’azienda e un fumettista, che ha portato alla luce un modo ingegnoso per comunicare dati tecnici, con lo scopo di promuovere nuovi prodotti, attraverso un mezzo versatile e trasversale come l’arte fumettistica. Se da un lato, la mente è Laura Cossa, dall’altro, il braccio è Mirko Perniola, fumettista e sceneggiatore bresciano che da anni lavora per la Sergio Bonelli Editore, la stessa che ogni mese porta sugli scaffali delle cartolerie di tutta Italia fumetti come Tex Willer e Dylan Dog. Oltre all’attività “ordinaria” da fumettista, Perniola collabora anche con l’Associazione Artigiani delle Nuvole, nata nel 2018, che utilizza il fumetto in laboratori dedicati a bambini e ragazzi con difficoltà. “Lavoriamo molto con l’Associazione Bresciana delle famiglie affidatarie – racconta Mirko – e tramite una serie di lavori commissionati e conoscenze sono entrato in contatto con una persona che lavorava in Cossa Polimeri. Quando il mio aggancio ha saputo che era in programma un cambiamento in ambito comunicativo, mi ha avvertito. Abbiamo, quindi, fatto una proposta all’azienda e da lì il progetto si è poi sviluppato con la creazione delle mascotte e di alcuni fumetti”.
L’idea che sta alla base di questo concept è l’utilizzo di personaggi chiave. Ognuno di loro, infatti, rappresenta un diverso “potere” dei polimeri che, attraverso immagini grafiche pensate per stand fieristici oppure tramite racconti a disegno, vengono illustrate, prendendo letteralmente vita. La prima opera realizzata da Mirko Perniola per Cossa Polimeri aveva la duplice valenza del fumetto: da un lato del foglio, c’era la storia dei vari personaggi che vivevano la loro avventura e dall’altro c’era invece spazio per una parte più tecnica, in cui venivano presentati i vari prodotti aziendali. Attraverso questo escamotage, i personaggi potevano vivere la loro storia senza dover spiegare esplicitamente le proprie caratteristiche tecniche, dettagli che avrebbero rovinato e appesantito il fluire della narrazione. Successivamente, questo foglio veniva piegato in 4 per diventare un formato A5, da distribuire alle fiere. In questo modo chi riceveva il fumetto otteneva, in un solo colpo, un’infarinatura divertente, simpatica e persino comica del mondo dei polimeri, insieme ad un contenuto graficamente accattivante.
“Recentemente – continua Perniola – abbiamo realizzato una seconda storia a fumetti per promuovere un nuovo prodotto dell’azienda: le capsule di caffè in plastica riciclabile. In questa vicenda, una delle mascotte, quella specificamente legata alla plastica riciclabile, spiega i vantaggi dell’impiego di questo materiale. L’iniziativa è stata presentata in occasione di una manifestazione tenutasi a Trieste”. Le mascotte possono essere uno strumento comunicativo sorprendente per le aziende. Se utilizzate in maniera continuativa, infatti, il messaggio aziendale diventa più riconoscibile e facilmente memorizzabile. Basti pensare alla linea del brand di pentole a pressione Lagostina, oppure a Calimero il pulcino tutto nero o ancora a Luce, la recente mascotte realizzata in occasione del Giubileo 2025. Questi personaggi iconici hanno il potere di facilitare il riconoscimento del marchio che rappresentano in un oceano di nomi e colori. “Vogliamo continuare a far vivere questi personaggi – conclude Laura Cossa, convinta della bontà del progetto, in grado di trasmettere i valori aziendali in maniera originale –. Siamo partiti solo un anno e mezzo fa, ma le idee sono tante. Tra queste c’è anche un prodotto di animazione. Vedremo”.