Non si smette mai di imparare
L’Università delle Tre Età, nata nel 2023, offre un’ampia gamma di corsi che spaziano dalla letteratura alla medicina, promuovendo il dialogo intergenerazionale. Situata nel
L’Università delle Tre Età, nata nel 2023, offre un’ampia gamma di corsi che spaziano dalla letteratura alla medicina, promuovendo il dialogo intergenerazionale. Situata nella suggestiva location della Villa Cagnola di Gazzada Schianno, rappresenta un punto di riferimento per chiunque desideri approfondire le proprie conoscenze e costruire relazioni sociali in un ambiente culturale stimolante
Nella natura dell’essere umano, la voglia di scoprire e conoscere è innata e costituisce l’essenza della vita. C’è chi si ferma alle conoscenze basilari, accontentandosi di ciò che appare in superficie e chi, invece, si impegna ad approfondire tutto ciò che vede e gli si pone davanti. Dai momenti dedicati alla lettura, alle visite nei musei o al semplice dialogo con gli altri, le occasioni di studio sono infinite. È da questa voglia di condivisione dei saperi e di approfondire le proprie conoscenze che è nata un’Università fuori dagli schemi. In un contesto neoclassico celebre in tutta Italia, ha trovato la sua dimensione UniCagnola, un luogo di formazione e incontro che prende il nome dalla storica Villa Cagnola a Gazzada Schianno, che la ospita. Nata nel 2023 da un gruppo di volontari della Fondazione Cagnola, composto anche da ex docenti liceali e universitari ormai in pensione, il progetto educativo offre corsi che spaziano dalla letteratura alla pedagogia, con diversi laboratori creativi e non solo, all’interno di un vastissimo piano di offerte. Aperta a tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze, l’Università accoglie principalmente un vasto gruppo di studenti composto da persone in pensione, ma trovano il proprio spazio anche ragazzi più giovani. Da qui, il nome Università delle Tre Età. “L’idea era di partire con circa 100 iscritti – racconta Angelo Viganò, docente e responsabile del progetto – un numero di per sé già più che buono. Ma, come spesso accade, il risultato ha superato le aspettative, con oltre 150 iscritti. Anche il numero di docenti è risultato molto elevato, con circa 50/60 professori che offrivano gratuitamente le proprie lezioni”.
Nato nel periodo post-pandemico, il progetto culturale della Villa gazzadese voleva incrementare il senso critico e la conoscenza, ma il vero obiettivo era quello di riaggregare le persone dopo il Covid e creare nuove relazioni. Di fatto, si è creata una vera e propria famiglia, con studenti che frequentavano persino 18 corsi pur di trascorrere del tempo insieme. I corsi spaziano dalle materie più classiche, come letteratura e pedagogia, a quelle più specifiche come economia e medicina. Oltre a queste offerte, ci sono anche diversi corsi di lingue, dall’inglese al francese e persino lo spagnolo. Alcuni dei corsi tenuti nell’ambito del progetto di UniCagnola sono stati portati anche a Malnate, tra le mura de La Residenza, Casa Albergo per anziani, fiore all’occhiello delle case di riposo per via della sua popolazione principalmente di artisti o virtuosi in pensione. “La particolarità di questa esperienza – spiega Paola Tadiello, organizzatrice dei corsi per il progetto – è stata la partecipazione anche dei cittadini di Malnate. Non abbiamo voluto circoscrivere i 4 corsi ai soli residenti della casa per anziani e questo è stato un vero successo, tant’è che abbiamo già richieste per il prossimo anno”.
Le lezioni seguono il classico calendario accademico, partendo ad ottobre e terminando a maggio, con corsi che si svolgono durante tutto l’arco della giornata e della settimana. Molte le iniziative organizzate nell’ambito del progetto e che si distaccano dal calendario canonico, come, ad esempio, gli incontri domenicali delle Lectio Magistralis, organizzati nella suggestiva Aula Magna della Villa e che rappresentano un momento di grande approfondimento culturale. I temi affrontati durante gli approfondimenti culturali si articolano in lezioni di filosofia, religione e arte, sempre con un approccio inclusivo e multidisciplinare. “Abbiamo organizzato incontri su temi specifici – sottolinea Angelo Viganò – il primo su Pascal, il secondo sulla letteratura, poi uno sull’arte. L’ultimo è stato una tavola rotonda su come diverse religioni interpretano il testo sacro”.
Villa Cagnola, con la sua bellezza e la sua ricca collezione artistica, offre inoltre uno scenario ideale per i Tè di Cultura, eventi che combinano la presentazione di libri con una visita guidata alla collezione della Villa, curata dalla VAMI, gruppo Volontari Associati Per I Musei Italiani, che nel corso della loro vita hanno contribuito a valorizzare il Sacro Monte e la zona di Castiglione Olona. Un’altra particolarità di questa Università è l’ampia offerta di laboratori pratici, che spaziano dalla rilegatura alla pittura ad acquerello, dal mosaico alla ceramica. Quest’anno è stato aggiunto anche un laboratorio di restauro, che si avvale dell’esperienza di restauratori che già operano sulla collezione artistica di Villa Cagnola. “Abbiamo anche un laboratorio di legatoria – continua Paola Tadiello – nel corso del quale ogni partecipante ha realizzato il proprio libretto utilizzando materiale di recupero”. Questa varietà nell’offerta didattica proposta ha permesso di coinvolgere non solo studenti della terza età, ma anche molti giovani, creando una vera e propria sinergia intergenerazionale. Grazie all’impegno dei docenti, molti dei quali offrono il loro tempo volontariamente e alla risposta entusiasta degli iscritti, l’Università delle Tre Età di Villa Cagnola si sta consolidando come un pilastro dell’educazione e un vero e proprio focolaio di socializzazione.