Mezzo secolo di MEBA

L’assemblaggio di pezzi montati su vetture come Bmw, Audi e Peugeot. La realizzazione di un sistema per alzare e abbassare i fari della Fiat Multipla. La progettazione di strumenti che interagi

L’assemblaggio di pezzi montati su vetture come Bmw, Audi e Peugeot. La realizzazione di un sistema per alzare e abbassare i fari della Fiat Multipla. La progettazione di strumenti che interagiscono con gli ascensori e i tapis roulant. Sono solo alcune delle attività portate avanti nel tempo dall’impresa di Gavirate che, quest’anno, spegne 50 candeline. La ricetta per il successo, secondo i titolari, è quella di avere coraggio e visione

Cinquant’anni d’impresa. 90 collaboratori. Quasi 7.000 metri quadrati di stabilimenti distribuiti tra Italia e Romania. Sono questi i numeri della MEBA Srl, realtà che si occupa di elettromeccanica, elettronica, automotive e servizi per le imprese. Un’azienda che ospita il proprio headquarter a Gavirate, lungo le sponde del Lago di Varese e che quest’anno celebra mezzo secolo di attività. “Ogni volta che ripenso a questi cinquant’anni, la mia mente non può fare altro che correre a quegli inizi così emozionanti – afferma Andrea Baggio, titolare dell’azienda insieme alla moglie Daniela Miglierina –. Quello che ci ha sempre guidati è stata la voglia di lavorare sodo. Una dedizione che abbiamo trasmesso in primis ai nostri figli, Matteo e Federica, presenti in azienda, e a tutti i nostri collaboratori”. Passione, coraggio e impegno: sembra essere questa la chiave del successo per una realtà familiare come MEBA. Una storia iniziata nel 1974, a Laveno Mombello, dove la famiglia Baggio ha mosso i primi passi nel mondo dell’imprenditoria. “Abbiamo iniziato la nostra attività prestando servizio ad un colosso della metalmeccanica: la BTicino di Varese – spiegano i titolari dell’impresa –. Abbiamo aperto le porte del nostro magazzino per consentire ai camion dell’azienda varesina di consegnare il primo carico da lavorare”. Assemblare alcuni dei più iconici interruttori di BTicino: questo il lavoro svolto dalla MEBA nei primi anni di vita. Migliaia i pezzi che venivano sfornati ogni settimana.  

Passano gli anni, tra crisi, rinascite e crescita. L’azienda lavenese decide di ampliare il proprio mercato con la ricerca di nuovi clienti. “Svolgere il lavoro di terzista è molto complicato – sottolineano i coniugi Baggio –. Le imprese ti ingaggiano solo se garantisci responsabilità, efficientamento dei costi e risoluzione dei problemi”. È negli anni ‘90 che MEBA prende alcune delle decisioni più strategiche per il proprio futuro: “Abbiamo deciso di intraprendere la nuova frontiera dell’elettronica – spiegano dall’impresa –. Ci era chiaro che l’elettromeccanica, pur rimanendo una base insostituibile del nostro lavoro, avrebbe previsto sempre più spesso l’elettronica all’interno dei suoi prodotti”. Nuovi spazi e più ampi, diversi investimenti messi in campo con una media annua che si aggira intorno ai 300-400mila euro. Nuove tecnologie e un giro di affari più grande: questi i risultati raggiunti in poco tempo. Negli anni 2000, lo sbarco su nuovi mercati esteri: Tunisia e Romania. Ed è proprio in questi siti produttivi che MEBA assemblea i pezzi che vengono montati nel settore automotive. Nel 2009, un ulteriore cambiamento: il trasferimento da Laveno a Gavirate. “È stata una scelta necessaria – raccontano i coniugi Daniela e Andrea –. L’attività in Nord Africa ha portato un aumento esponenziale nella movimentazione delle merci. I tir, per arrivare a Laveno, dovevano percorrere una strada stretta, trafficata e scaricare la merce lontano dall’autostrada”. Si tratta di una vera svolta per l’impresa. Non solo in termini di spazi e metratura. In MEBA sono cambiati approccio al lavoro e mentalità. Una visione nuova, più manageriale. “Abbiamo introdotto la formazione dedicata sia alle tecniche produttive, sia ai modelli di funzionamento aziendale”, sottolineano i titolari dell’impresa.

Nuove sfide per la famiglia Baggio: nel 2014 nasce MEBA East, filiale low cost capace di offrire un servizio di assemblaggio elettronico attraverso le tecnologie SMT e THT, sfidando così un mercato sempre più internazionale e competitivo. “Il nostro obiettivo, oggi, è quello di continuare a perfezionare il nostro modello organizzativo in Romania – informano dall’azienda –. Fino a quando non saremo in grado di offrire al cliente una filiera produttiva completa”. Diversi gli investimenti fatti negli anni: “La nostra forza è stata quella di rimettere la maggior parte degli utili dentro all’azienda stessa, per darle solidità e prospettiva – ci tengono a sottolineare Daniela e Andrea –. Tra i tanti macchinari acquistati, per fare un esempio, abbiamo comprato uno strumento per realizzare le schede per il funzionamento delle colonnine per la ricarica elettrica delle auto”. È questa una delle tante scelte vincenti di MEBA. Il segreto, dunque, per il successo “è avere visione”, incalzano Daniela Miglierina e Andrea Baggio.

L’impresa di Gavirate ha cavalcato anche l’onda della trasformazione digitale. Tutta la produzione, infatti, si basa sulla logica della lean manufacturing: “Si tratta di un procedimento che permette di identificare eventuali fattori di spreco per ottimizzare i processi produttivi”. Sono decine di milioni i prodotti passati dalla MEBA. Alcuni di questi sono rimasti nel cuore di Baggio: “Penso al sistema per alzare e abbassare i fari della Fiat Multipla”. Oggi la realtà gaviratese sta costruendo il proprio fatturato, che nel 2023 ha raggiunto i 9 milioni di euro, su una diversificazione produttiva. “Tra i prodotti in forte crescita ci sono gli strumenti che interagiscono con gli ascensori e quelli legati ai tapis roulant – concludono i titolari di MEBA –. Oltre alla realizzazione di bracci elettrici per abbassare gli appendiabiti per dispositivi medici e di altra natura”.  

Nella foto di apertura: da sinistra, i figli Matteo e Federica e i titolari Daniela Miglierina e Andrea Boggio

Articoli correlati