LIUC, l’Archivio del Cinema aderisce a Museimpresa

Continua il percorso intrapreso dalla LIUC – Università Cattaneo per la valorizzazione dell’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa che entra a far par

Continua il percorso intrapreso dalla LIUC – Università Cattaneo per la valorizzazione dell’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa che entra a far parte di Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa.

“Si tratta di un traguardo estremamente significativo – commenta il Direttore dell’Archivio, Daniele Pozzi – e rappresenta il completamento di un percorso di collaborazione iniziato nel lontano novembre 2003 con la proiezione – al Cinema Anteo di Milano – di cortometraggi di Ermanno Olmi, Dino Risi, Luciano Emmer, Michelangelo Antonioni, Valentin Orsin nell’ambito della seconda Settimana della cultura d’impresa”.

L’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa, fondato nel 1998 dalla LIUC e da Confindustria, ha lo scopo di ricercare, classificare e valorizzare i documentari d’impresa, attraverso un’azione di riversamento in formato digitale dei filmati prodotti dalle imprese italiane.
La Mediateca dell’Archivio raccoglie circa 2000 cortometraggi, prodotti per la maggior parte dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento, la cui fruizione è libera, attraverso le strutture dell’Università Cattaneo. L’Archivio sviluppa iniziative di ricerca, divulgazione scientifica e svolge attività di formazione con università e scuole secondarie e negli ultimi anni promuove a tutto campo iniziative orientate a una migliore consapevolezza dell’importanza della cultura d’impresa e dell’heritage aziendale.

Obiettivo: promuovere la cultura d’impresa. Una missione che è la stessa di Museimpresa, realtà nata con il supporto di Assolombarda e Confindustria nel 2001 per valorizzare proprio realtà come quelle dell’Archivio di Castellanza.

Un anniversario, quello dei 20 anni dalla fondazione, che Museimpresa festeggia dando il ben venuto non solo all’Archivio del Cinema, ma anche ad altre tre realtà: l’Archivio Storico Gruppo Sella, il MUSIL – Museo dell’Industria e del Lavoro, il Centro per la Cultura d’Impresa. Quattro adesioni che portano il pallottoliere alla cifra tonda di 100 associati, spalmati su 16 diverse regioni italiane. Solo in Lombardia gli aderenti sono 34.

In un anno che ha messo a dura prova il mondo dell’arte e della cultura italiana, il raggiungimento della quota dei cento soci della nostra rete nazionale costituisce un traguardo ancora più significativo: è la conferma che per ripartire si deve puntare sul patrimonio culturale e imprenditoriale del nostro Paese, investendo sui processi di innovazione e di ricerca e sviluppo. Solo così si può reagire alle difficoltà e al cambiamento imposto dalla pandemia, ma per farlo è necessario guardare alla memoria collettiva custodita e raccontata dai musei e dagli archivi delle imprese italiane, consapevoli che non si può essere resilienti senza innovare e viceversa è impensabile essere innovativi senza essere resilienti” commenta Antonio CalabròPresidente di Museimpresa.
L’Associazione, unica a livello europeo, riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese del territorio italiano (dal Trentino-Alto Adige alla Calabria) che mettono il loro patrimonio a disposizione della collettività. Museimpresa svolge attività di ricerca, formazione, sviluppo e approfondimento nel campo della museologia e dell’archivistica d’impresa. Negli anni è diventato un network che dialoga costantemente con enti culturali, istituzioni private e pubbliche, tra cui il MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Articoli correlati