L’impresa in cattedra
I responsabili aziendali entrano (virtualmente) nelle scuole del Varesotto, grazie alle aule digitali del progetto Generazione d’Industria, l’iniziativa di Confindustria Varese che da olt
I responsabili aziendali entrano (virtualmente) nelle scuole del Varesotto, grazie alle aule digitali del progetto Generazione d’Industria, l’iniziativa di Confindustria Varese che da oltre 10 anni si pone l’obiettivo di avvicinare ragazzi e ragazze al mondo della cultura d’impresa. Nati nel 2020, complice la pandemia, questi incontri hanno l’ambizione di svelare agli studenti i “segreti” dell’imprenditoria. Partendo da come compilare un curriculum vitae fino ad arrivare ai progetti di sostenibilità
Come avviene una transizione ecologica? Come si gestisce il personale in un’azienda? È possibile trovare lavoro grazie a social come LinkedIn o addirittura TikTok? Tutte queste domande, e molte altre, hanno trovato risposta nelle aule virtuali del progetto di Generazione d’Industria, l’iniziativa di Confindustria Varese che da oltre 10 anni si pone come punto di incontro tra mondo scolastico e sistema produttivo, con l’obiettivo unico di diffondere la cultura d’impresa all’interno delle scuole e tra i giovani. Ed è sul filone della diffusione della conoscenza imprenditoriale che, dal 2020, complice la pandemia da Covid-19, sugli schermi di migliaia di studenti hanno fatto la loro prima apparizione le aule virtuali di Generazione d’Industria: una serie di appuntamenti webinar con protagoniste proprio le imprese partner del progetto, che, tramite esperienze dirette, portano nelle classi e tra i ragazzi diverse tematiche legate al mondo aziendale. Il tutto attraverso un collegamento Zoom.
È stata da poco archiviata la quarta edizione di questa iniziativa con numeri da record: 3.500 gli studenti che hanno assistito alle 13 lezioni, con insegnati d’eccezione provenienti dai settori più disparati, dalla Lindt & Sprungli alla Riganti Spa, dalla Stanley Black&Decker a Vibram, per concludere con Sea Airport Handling e PwC Italia. I giovani coinvolti hanno avuto modo di scoprire vesti spesso sconosciute delle aziende del territorio. Nella prima lezione, ad esempio, Eleonora Fossa, HR Manager Supply Chain di Stanley Black&Decker, ha spiegato come i social, utilizzati tutti i giorni dagli adolescenti, possano essere impiegati sapientemente per poter trovare lavoro e farsi conoscere (nel modo giusto): “I social stanno crescendo sempre di più, perciò, molte aziende stanno iniziando a fare social recruiting, ovvero ricercano personale attraverso i propri canali come LinkedIn, il più tradizionale, ma anche TikTok e Instagram. Perfino i ragazzi, dal canto loro, si stanno spostando su strumenti alternativi come reel di presentazione, per fare del vero e proprio pesonal branding”.
Sono 3.500 gli studenti che hanno assistito alle 13 lezioni programmate per l’anno scolastico 2022/2023 con insegnati d’eccezione provenienti dai settori più disparati, dalla Lindt & Sprungli alla Riganti Spa, dalla Stanley Black&Decker a Vibram, per concludere con Sea Airport Handling e PwC Italia
Silvia Buizza e Camilla Marocchi, rispettivamente HR Manager e HR Specialist di Lindt & Sprungli Italia, hanno invece mostrato a ragazzi e ragazze come realizzare un curriculum e, sempre nell’ambito delle risorse umane, come viene gestito il personale all’interno di un’azienda. “Per avere una buona squadra – spiega Silvia – è fondamentale la selezione per individuare le persone più idonee per la posizione aperta. Da non sottovalutare anche la fase di onboarding: è quello che permette al lavoratore una buona permanenza. Ciò avviene ingaggiando, fin da subito, il neoassunto così da farlo sentire pienamente parte della squadra”. Le lezioni con Lindt sono poi proseguite virando con approfondimenti su tematiche legate al marketing, alla comunicazione aziendale e alla sustainability, sempre più importante all’interno delle imprese.
E a parlare proprio di questo tema è stato Marco Guazzoni, Direttore della sostenibilità di Vibram: “Nel 2019 abbiamo creato una dichiarazione d’intenti in cui abbiamo posto gli obiettivi da raggiungere, domandando anche ai nostri stakeholder che cosa si aspettassero da noi. L’80% dei nostri rifiuti, ad esempio, viene riciclato e in seguito riutilizzato. Il 15% va a termovalorizzazione e solo il 5% finisce in discarica. Certo è che lo scarto ideale è quello che non c’è”. Oltre al fenomeno della transizione ecologica, i ragazzi hanno avuto poi modo di approfondire anche la tematica della transizione digitale insieme a Chiara Eleonora De Marco, Senior Associate di PwC Italia: “L’applicazione di nuove tecnologie, che ogni giorno vengono scoperte e impiegate in settori innovativi, è possibile solo grazie ad un processo di innovazione generalizzato, applicato anche ai modelli di business. Si tratta di un percorso difficile e complicato, ma non impossibile. Sicuramente, anche grazie al ricambio generazionale, questa transizione risulterà sempre più facile ed immediata”.
Analizzando il contesto economico e produttivo della provincia di Varese, Marco Riganti, Presidente della Riganti Spa, ha parlato ai ragazzi e alle ragazze di Generazione d’Industria del loro possibile futuro: “La nostra è una provincia virtuosa che offre maggiori possibilità lavorative ai giovani rispetto ad altre province. Questo vi aprirà svariate porte per il vostro futuro. Tra non molto sarete chiamati ad una scelta, universitaria o lavorativa, ma mi raccomando: cercate di capire quali siano le vostre reali aspirazioni. Non sottovalutate le esperienze personali o la conoscenza delle lingue come l’inglese: saper dialogare attraverso una lingua così diffusa, vi permetterà di poter interagire con molte più persone, arricchendo il vostro bagaglio culturale e professionale”.
A chiudere il ciclo di incontri è stata, infine, Sea, società aeroportuale che gestisce e coordina le attività degli aeroporti di Milano Malpensa e di Linate. Grazie ai teachers di SeaAcademy, dopo gli appuntamenti dedicati alla comunicazione aziendale e alla gestione delle risorse umane, il focus si è spostato sull’impatto ambientale degli aeroporti. Mattia Grampella, Responsabile Environmental Risk Modeling di Sea ha chiuso l’incontro lanciando un messaggio importante: “Uno dei temi su cui lavoriamo è la riduzione di anidride carbonica per decarbonizzare il trasposto aereo: è una sfida che dobbiamo ancora vincere. Noi non abbiamo ancora gli strumenti per riuscirci, ma sono sicuro che chi di voi intraprenderà un percorso legato al cambiamento climatico, riuscirà a vincere questa sfida per il futuro”.