Le Olimpiadi di Milano-Cortina sono alle porte

Più di 4,3 miliardi di euro di impatto economico. 36mila nuovi posti di lavoro. 600 milioni di euro di introiti fiscali stimati. Più di 1 miliardo di risorse pubbliche nazionali e regio

Più di 4,3 miliardi di euro di impatto economico. 36mila nuovi posti di lavoro. 600 milioni di euro di introiti fiscali stimati. Più di 1 miliardo di risorse pubbliche nazionali e regionali già stanziate. 2 milioni di visitatori attesi durante le sole settimane di gare. Non solo sport. I Giochi del 2026 saranno un’occasione di rilancio economico, per cambiare il volto infrastrutturale e della mobilità del territorio. La sfida è già partita. Dopo Pechino, tocca a noi. Intervista al campione olimpico e Sottosegretario di Regione Lombardia, Antonio Rossi 

‘‘Un impatto economico di circa 4,3 miliardi di euro e la creazione di 36mila posti di lavoro nelle due regioni, Lombardia e Veneto”. Sono queste le previsioni sui benefici economici e sociali che l’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernati 2026 di Milano-Cortina avranno sul territorio. L’appuntamento è ormai dietro l’angolo. Chiusa l’edizione di quest’anno in Cina, a Pechino, poi toccherà a noi. “C’è molto da fare, per trasformare quest’evento anche in un’opportunità di crescita”, spiega a Varesefocus il campione olimpico Antonio Rossi, Sottosegretario di Regione Lombardia con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi. 

I numeri, d’altronde, sono importanti. Non ci sono solo le proiezioni degli studi commissionati dal comitato di candidatura alle Università Bocconi e Ca’ Foscari, che hanno individuato in 4,3 miliardi di euro l’impatto che i giochi potranno avere sulle economie lombarda e veneta. Uno studio è stato commissionato anche dal Governo all’Università La Sapienza di Roma per capire i benefici per le casse dello Stato. Risultato: gli introiti fiscali stimati dovrebbero arrivare a toccare i 600 milioni di euro. Il tutto per un valore aggiunto di 2 miliardi di euro. Una stima, però, quest’ultima, che, precisa il Sottosegretario Rossi, “con i nuovi investimenti previsti da Regione Lombardia e dal Governo, deve certamente essere rivista al rialzo”.

L’attesa per le presenze è nell’ordine di 100mila turisti al giorno, per un totale di 2 milioni di visitatori nelle sole due settimane olimpiche. Per metà italiani e l’altro 50% garantito dagli stranieri. Sul piatto ci sono già i finanziamenti nazionali, regionali e privati per sostenere due macro-categorie di opere. Da una parte, quelle relative alle strutture sportive nei luoghi di gara, ossia le piste, i palazzetti, gli impianti. Dall’altra, le infrastrutture per la mobilità: strade, svincoli, gallerie e opere ferroviarie. Già la Legge di Bilancio del 2019 aveva stanziato un miliardo di euro, di cui 473 milioni solo per la Lombardia. Risorse statali a cui si sono poi aggiunti i 145 milioni previsti dalla Finanziaria 2021, di cui 80 milioni con destinazione la Lombardia che, su indicazione del Sottosegretario allo Sport, li utilizzerà per le opere strettamente sportive nelle sedi di gara: Bormio, Livigno, Valdidentro, Milano. Dove si interverrà sugli impianti di risalita e di innevamento, le piste, le aree di arrivo. 

Altri 57,5 milioni di euro sono stati stanziati da Regione Lombardia per integrare le risorse garantite dal Governo per l’adeguamento delle sedi di gara. Altri finanziamenti regionali, invece, andranno a garantire i necessari interventi infrastrutturali tra cui: l’acquisizione di nuovi treni per il potenziamento del servizio Milano-Tirano e il collegamento tra il capoluogo e gli aeroporti, il potenziamento dei vari svincoli e varianti, l’eliminazione dei passaggi a livello lungo la Statale della Valtellina, il completamento della Tangenziale di Bormio. 
A tutto ciò si aggiungono le opere a finanziamento privato. In primis il Villaggio Olimpico di Porta Romana a Milano (il cui masterplan è già stato presentato) e il Pala Italia nel quartiere milanese Santa Giulia, destinato a diventare uno dei luoghi simbolo dei giochi e a ospitarne le partite di hockey maschile. Per l’organizzazione dei Giochi il Comitato Organizzatore utilizzerà, invece, risorse private per 1,3 miliardi di euro provenienti dal Comitato Olimpico, dagli sponsor e dalla vendita dei biglietti (sperando che la pandemia per allora sia solo un lontano ricordo). Queste le risorse in campo.

Sottosegretario Rossi, come le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 cambieranno il volto della Lombardia? 
Più che il volto cambierà la percezione che nel mondo si ha della nostra regione. Non solo laboriosa, non solo all’avanguardia tecnologicamente, non solo simbolo della migliore eccellenza europea nella ricerca e nella sperimentazione ma anche un posto splendido da visitare per turismo, per sport, per esperienze culturali e, certamente, da scegliere per viverci. I Giochi permetteranno di mettere in evidenza la bellezza dei nostri paesaggi, delle nostre tradizioni, della nostra storia. Per molti giorni avremo gli occhi del mondo puntati addosso e dovremo trarne il maggior beneficio possibile. Prima, però, c’è molto da fare, per trasformare quest’evento anche in un’opportunità di crescita per tutti noi. A cominciare dallo sviluppo di una cultura sportiva che possa avvicinare soprattutto i giovani a praticare innanzitutto le discipline olimpiche e paralimpiche. La sostenibilità, l’ambiente, il benessere, la qualità della vita. I temi sono davvero tanti. Insomma, le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresentano un’incredibile occasione di valorizzazione del territorio e dell’economia lombarda. 

Solo qualche anno fa ci fu, anche nel nostro Paese, una divisione tra Guelfi e Ghibellini su come valutare un’Olimpiade. Da una parte, chi la interpreta come una grande occasione di riscatto e rilancio di una regione e di un territorio. Dall’altra chi si sofferma solo sui rischi, soprattutto in termini di bilancio per le casse pubbliche. Pensiamo ad Atene e alla Grecia. Pensiamo a Roma, quando l’Amministrazione decise di ritirare la propria candidatura con l’arrivo della Sindaca Raggi. Perché le Olimpiadi 2026 saranno un’occasione di sviluppo per il territorio? Perché Regione Lombardia ha convintamente sostenuto il progetto?
Gli investimenti e l’accelerazione dei processi di riqualificazione già in atto sul territorio porteranno benefici alla regione, a chi ci vive ma anche al Paese intero per i prossimi decenni. I collegamenti con la Valtellina ne beneficeranno, ma saranno migliorati tutti i principali snodi regionali. Quello che costruiremo resterà a disposizione dei lombardi, con influssi positivi per il futuro. E tutto senza sprechi. Saranno, infatti, le Olimpiadi più a basso costo di sempre. Il masterplan è stato costruito seguendo il principio della sostenibilità ambientale ed economica.  Gli studi fatti stimano un impatto economico di circa 4,3 miliardi di euro, con la creazione di circa 36 mila posti di lavoro tra Lombardia e Veneto. 

Come riuscirete a fare delle Olimpiadi un’occasione di modernizzazione del territorio per il prossimo decennio? State già progettando il post-evento? E come?  
La tecnologia, l’inventiva e il ‘saper fare’ lombardo permetteranno di collegare al meglio il nostro territorio. Penso per esempio alle infrastrutture digitali ancor prima che a quelle stradali. Gli impianti sportivi rimarranno per diventare eccellenze dello sport regionale e nazionale per una o più discipline. Anche Milano troverà nuova linfa per ripresentarsi al mondo più frizzante che mai. Ci sarà la riqualificazione dello scalo di Porta Romana, con il Villaggio Olimpico che ospiterà 1.300 atleti. Ci saranno aree intere della città che verranno messe a lustro.   

Lei stesso nelle sue ultime uscite ha puntato molto sul tema della sostenibilità. La montagna è un ambiente di per sé delicato. Le Olimpiadi muoveranno milioni di persone con un inevitabile impatto umano sull’ambiente. Quali sono i progetti per rendere questo grande evento sostenibile?  
Ci sarà grande attenzione all’utilizzo dell’elettrico e dell’idrogeno per gli spostamenti su rotaia e su gomma. Regione Lombardia ha acquistato 46 nuovi treni per potenziare le linee e assicurare spostamenti rapidi e puntuali all’afflusso di turisti e sportivi che si muoveranno nel territorio. Il nostro impegno è notevole, ci aspettiamo, però, che anche Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, ndr.) faccia la sua parte, nel rendere più efficienti le linee e il servizio, diminuendo i disagi per i viaggiatori. 

Come territori lombardi non direttamente coinvolti nell’evento potranno, a suo giudizio, trarre vantaggio dalle Olimpiadi 2026?
Pensiamo per esempio a Varese. Varese con i suoi laghi ha un fascino unico. L’amore per lo sport, poi, è sempre stata una cifra distintiva della città: dalla pallacanestro al ciclismo, dal canottaggio alla canoa. Le possibilità di creare in queste zone meravigliosi occasioni di richiamo per atleti, appassionati e turisti sono davvero tante. Se si considera, poi, che è vicinissima all’aeroporto di Malpensa su cui graviteranno decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo non resta che l’imbarazzo della scelta.

Volgiamo lo sguardo oltre le Olimpiadi e guardiamo più in generale allo stato di salute del mondo sportivo lombardo. Come lo definirebbe? Quali i punti di pregio? Quali quelli deboli? 
Le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo hanno confermato come la Lombardia sia il fiore all’occhiello dello sport italiano: con sedici medagliati siamo la Regione che in Giappone ha raccolto più trofei in assoluto. È stato un premio meritato a tanti sforzi compiuti dai nostri atleti, dalle società sportive del nostro territorio ma anche da Regione Lombardia che ha sostenuto l’intero movimento regionale nei momenti più duri della pandemia con iniziative di vario genere: dai tamponi gratuiti per le realtà più piccole a corto di denaro al sostegno economico con finanziamenti per la riqualificazione di impianti e l’organizzazione di eventi sportivi.

Come riuscire a rendere lo sport ancora di più un volano di sviluppo economico e sociale per tutto il territorio? Ci sono altri importanti progetti a cui la Regione sta lavorando oltre le Olimpiadi? 
Puntiamo a far crescere il movimento sportivo con misure ad ampio raggio che spaziano dal sostegno economico alle famiglie per far fare sport ai loro giovani, come con dote sport e skipass gratis, al supporto diretto all’organizzazione di grandi eventi. Nel 2024, per esempio, ospiteremo la quarta edizione dei World Winter Master Games, i master degli atleti ‘over 30’, in programma a Ponte di Legno, Tonale, all’Aprica, in Valchiavenna e a Bormio, oltre che in due siti in Trentino. Sono attesi 3.700 atleti dai 30 ai 90 anni. Un evento incredibile che avrà un impatto positivo in termini di ricettività alberghiera, ristorazione e filiera economica complessiva per tutta la regione.  

Quando e dove si terranno le olimpiadi

I Giochi Olimpici di Milano-Cortina si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026. Seguiranno i Giochi Paralimpici dal 6 al 15 marzo. In Lombardia le gare saranno ospitate a Milano, Bormio e Livigno. Nelle stesse località saranno realizzati i villaggi olimpici. Per la precisione, a Milano verrà realizzato un villaggio ex novo nell’area di Porta Romana. A Bormio e Livigno ci si appoggerà a strutture alberghiere. La cerimonia di apertura si terrà a Milano. 

 

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