Le mille sfumature del cromo

Plexiglass, sacchi di plastica, pluriball (il foglio di polietilene con bolle d’aria), cartellette trasparenti, carta da cucina, carta igienica, tovaglie e tovaglioli in tessuto, film in pvc usati com

Plexiglass, sacchi di plastica, pluriball (il foglio di polietilene con bolle d’aria), cartellette trasparenti, carta da cucina, carta igienica, tovaglie e tovaglioli in tessuto, film in pvc usati come rivestimenti nell’arredamento. Sono solamente alcuni dei prodotti che vengono realizzati con specifiche macchine che possiedono componenti cromate. E in provincia di Varese, a Gallarate, opera unimpresa familiare specializzata proprio nella cromatura dura di cilindri, nichelatura di pistoni e rulli, superfinitura di calandre. È la C.R.S Srl, nata quasi novant’anni fa. “Il nostro mercato di riferimento è rappresentato dai costruttori e utilizzatori di macchine per materie plastiche; macchine per carta e cartone; macchine da stampa, rulli per macchine da stampa flessografica; macchine tessili, come rulli avvolgitori e di trascinamento; pistoni del settore oleodinamico; cilindri per il settore petrolifero, navale, portuale, dove è richiesta una resistenza alla nebbia salina; rulli da laminatoio – racconta Raffaella Roncolato, titolare dell’azienda gallaratese -. Siamo una piccola realtà con ventitré collaboratori e il nostro fatturato ha origine quasi esclusivamente in Italia”.

Un’impresa familiare, nata quasi novant’anni fa, che realizza lavorazioni conto terzi di cromatura dura. È la C.R.S di Gallarate, realtà varesina particolarmente attenta ai temi della sicurezza nei luoghi di lavoro e della sostenibilità. Sulla quale investe ogni anno il 10% del proprio utile netto

L’obiettivo della realtà varesina, “è quello di continuare ad essere un saldo punto di riferimento per la cromatura a spessore e le relative lavorazioni meccaniche – continua la titolare dell’azienda -. Oltre a fornire ai nostri clienti un servizio affidabile e di qualità, con uno sguardo sempre attento alle persone, all’ambiente e ai possibili scenari futuri determinati dal progresso della tecnologia”. L’impresa gallaratese, infatti, negli ultimi 4 anni ha investito tempo e risorse per migliorare la sicurezza dei macchinari del reparto meccanico, con l’acquisto di nuove macchine e con interventi strutturali su quelle già presenti. “Manteniamo alto il livello di manutenzione degli impianti, soprattutto nel reparto galvanico – specifica Cristina Roncolato, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione -. I nostri lavoratori, in questo luogo, sono esposti a sostanze chimiche, tra cui il cromo VI, attualmente oggetto di autorizzazione REACH e da poco divenuta sostanza interessata ad un processo di restrizione da parte delle autorità europee”. Da qui la massima attenzione dell’azienda, che va ben oltre il semplice rispetto della già stringente normativa.

La C.R.S ha a cuore il tema della sicurezza, proprio per questo, “seguiamo con attenzione il processo, consapevoli che grazie alle caratteristiche progettuali dei nostri impianti e alle manutenzioni costanti, l’esposizione dei nostri lavoratori risulta essere ampiamente inferiore al limite di legge corrente e ai limiti più restrittivi pianificati per il prossimo futuro”. Attualmente, fanno sapere dall’azienda di Gallarate, l’esposizione dei collaboratori è di 92 volte inferiore.

L’impresa tiene particolarmente anche alla formazione dei dipendenti proprio in tema di sicurezza. “Utilizziamo ormai da tempo la formula dei break formativi – informa la Rspp -. Si tratta di momenti di breve durata e ripetuti nel tempo in azienda allo scopo di formare i dipendenti direttamente sul luogo di lavoro. Sono un ottimo sistema di interscambio culturale. I lavoratori si sentono coinvolti e danno il proprio contributo su temi che stanno a cuore a tutti”. Un progetto a cui C.R.S. sta lavorando in collaborazione con Confindustria Varese.

Altro fronte di impegno per C.R.S è quello legato all’ottenimento delle certificazioni. “Nel 2007 abbiamo aderito volontariamente alla norma UNI EN ISO 14001, adottando un sistema di gestione ambientale, spinti dalla consapevolezza che il rispetto e la tutela dell’ambiente sono elementi essenziali per garantire la continuità aziendale e siano valori condivisi e rilevanti per i clienti e gli stakeholders oltre che un atto dovuto di responsabilità verso le generazioni presenti e future” ci tiene a sottolineare Raffaella Roncolato. “Cerchiamo di riciclare, laddove possibile, i rifiuti; riutilizziamo come acqua di risciacquo l’acqua di scarto dell’osmosi inversa. Abbiamo ridotto gli scarichi e creato un’apposita voce in bilancio ‘fondo per spese ambientali’ dove confluisce ogni anno il 10% dell’utile netto che viene poi utilizzato negli anni successivi per realizzare interventi mirati sulla sostenibilità. Verifichiamo che i nostri fornitori condividano la nostra politica ambientale”.

Più recentemente, C.R.S ha collaborato anche con le autorità competenti per definire le migliori tecnologie disponibili nel settore della cromatura: “Abbiamo dato il nostro contributo nella compilazione del questionario pubblicato da ECHA nell’ambito della Call for Evidence del processo di restrizione dei cromati – conclude la titolare dell’impresa -. Stiamo lavorando per ottenere la certificazione ISO 9001, integrandola con la ISO14001, già operativa. Attualmente è in fase di realizzazione un sistema di controllo informatizzato dell’avanzamento della produzione; prevediamo il collaudo a breve e l’ottenimento della certificazione entro la fine dell’anno in corso”.

 

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