La vocazione per il cicloturismo

I dati degli arrivi di turisti in provincia di Varese stanno ormai tornando sui livelli pre-Covid. Si allunga la permanenza media. E a trainare la crescita sono sempre di più gli eventi sporti

I dati degli arrivi di turisti in provincia di Varese stanno ormai tornando sui livelli pre-Covid. Si allunga la permanenza media. E a trainare la crescita sono sempre di più gli eventi sportivi, la voglia di vivere su due ruote e in maniera sostenibile il territorio. Il Presidente della Camera di Commercio, Mauro Vitiello: “Siamo sulla strada giusta”. Quella delle piste ciclabili, ma non solo

Il gap c’è ancora ma va assottigliandosi. Se in era pre-Covid il record storico di turisti era stato toccato nel 2019 con 1.446.672 arrivi in provincia di Varese, il 2022 è stato sicuramente l’anno della svolta. Del ritorno nel Varesotto ad un turismo sopra quota 1 milione di arrivi, per la precisione 1.075.442. Un balzo in avanti del +67,8% rispetto all’ancora difficile 2021 quando il pallottoliere si era fermato a quota 641.089. All’appello, rispetto a quattro anni fa, secondo i dati della Camera di Commercio di Varese, mancano ancora 370mila turisti, ma il territorio sembra aver imboccato la strada giusta. Soprattutto se si guarda ai giorni di pernottamento. Sotto questo aspetto la situazione è ancora migliore. Il dato del 2019 che registrava 2.333.948 notti negli alberghi della provincia è ancora più vicino. L’anno scorso, infatti, quelle che tecnicamente vengono definite “presenze” sono state 2.038.311, in crescita del +58,7% rispetto al 2021. 

Il fatto è che si sta alzando la media dei giorni che un turista passa all’ombra delle Prealpi. Se nel 2019 il dato medio era di una permanenza di 1,6 giorni, nel 2022 si è saliti, in pratica, a quasi 2 giorni interi (1,9). Dati storicamente bassi, legati, spiegano dall’ente camerale “prevalentemente ai flussi turistici di passaggio dell’aeroporto di Malpensa”, ma che stanno pian piano risalendo grazie allo “sviluppo del turismo leisure, dei laghi e sportivo, che ha contribuito all’allungamento della permanenza media”. A fare da cartina di tornasole è, ad esempio, l’andamento dei pernottamenti nell’area specifica intorno al Lago Maggiore. Nel 2022 si è assistito ad un balzo in avanti del +43% arrivando a quota 367.880 presenze. Un numero, in questo caso, più alto anche del 2019 quando ci si era fermati a 312.126. 

“Non siamo certo una zona in grado di attrarre il turismo di massa o i pernottamenti lunghi del periodo di Ferragosto”, commenta il Presidente della Camera di Commercio varesina, Mauro Vitiello. “La nostra è una vocazione che si concentra su specifiche capacità attrattive, che sono quelle sulle quali il nostro ente lavora da anni in termini di promozione. In primis, il cicloturismo e il turismo sportivo”. È a questo scopo che la Cciaa ha fatto nascere nel 2016 Varese Sport Commission, che nel corso di questi anni ha sostenuto economicamente e logisticamente oltre 100 eventi turistico-sportivi. È su questo filone che si stanno concentrano le principali risorse e gli sforzi del territorio. Con risultati tangibili e in crescita. Basti pensare, sottolinea Vitiello, che “i soli eventi internazionali di canottaggio e ciclistici che si sono tenuti sul territorio nel 2022 hanno fatto registrare 130.000 pernottamenti”. 

Vitiello: “I soli eventi internazionali di canottaggio e ciclistici che si sono tenuti sul territorio nel 2022 hanno fatto registrare 130.000 pernottamenti”

Lo sport, dunque, come elemento strategico di attrattività turistica e creazione di indotto. Non solo in occasione dei grandi o piccoli eventi agonistici. L’idea è quella di focalizzarsi sull’offerta cicloturistica spalmata su tutto l’anno e pensata per amatori e famiglie. “Pensiamo ad un nuovo modo di vivere le vacanze delle persone, testimoniato dal boom di vendita delle stesse biciclette e dall’aumento dell’interesse per un turismo sostenibile”, spiega il Presidente dell’ente camerale. Anche per questo è nato nel 2022, come costola proprio della più ampia iniziativa Varese Sport Commission, il progetto Varese #Doyoubike “il cui obiettivo – illustra Vitiello – è quello di realizzare un sistema diffuso di offerte e servizi integrati che promuovano un turismo sostenibile ed inclusivo, volto alla valorizzazione di percorsi e iniziative per il cicloturismo e il turismo slow”. Ciò su cui lavorare, oltre alla promozione, sono le infrastrutture, secondo Vitiello: “Siamo ancora carenti. C’è molto da fare. Anche solo a livello di servizi. Le potenzialità le abbiamo tutte. Una rete di piste ciclabili diffusa, paesaggi bellissimi, percorsi che nulla hanno da invidiare con altri parti del Paese. Dobbiamo, però, fare un salto di qualità e darci obiettivi precisi con un progetto che non sia solo della Camera di Commercio, ma di sistema”.

Un esempio concreto su cui lavorare e migliorare? “Il trasporto delle bici sui treni. Oggi spesso impossibile o difficoltoso o a discrezione dei capitreno. Un servizio più a misura di escursioni su due ruote potrebbe permetterci di intercettare anche le potenzialità espresse dall’area metropolitana di Milano”. Le sfide, così come le opportunità, nel prossimo futuro non mancano. Non solo le Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026 “che possono attrarre sul territorio team internazionali di hockey sul ghiaccio e pattinaggio per allenamenti, ritiri pre e post eventi olimpici”. Guardando anche più oltre, in termini temporali, proprio Varese Sport Commission ha predisposto la candidatura che ha portato i territori di Varese, Como e Lecco ad ottenere l’assegnazione per il 2027 degli European Master Games. Un evento di rilievo internazionale polisportivo, una sorta di olimpiadi europee per atleti master, che porterà nell’area insubre oltre 10.000 atleti. Sport, ma non solo. “Il turismo fieristico, quello wedding e quello d’affari legato alla fitta rete di imprese sono altri filoni su cui lavorare”, precisa Vitiello. 

La domanda è se per sostenere una crescita del cicloturismo o di qualsiasi altra vocazione turistica ci siano abbastanza strutture ricettive sul territorio. Per Frederick Venturi, Presidente di Federalberghi Varese, la risposta sta nei numeri: “Attualmente la capienza media annuale delle nostre strutture si aggira tra il 50% e il 60%”. Tradotto: “L’attuale capienza è coerente con i flussi che oggi il territorio accoglie ed è in grado di far fronte ad una loro crescita. Ad ulteriori passi in avanti farà seguito un incremento dell’offerta”. Il messaggio è chiaro: ogni nuovo investimento deve essere ben pesato. “La realizzazione di un albergo moderno ha costi importanti che si aggirano mediamente intorno ai 100mila euro a camera. È anche per questo che il 50% degli investimenti alberghieri in Italia oggi si concentrano in sole quattro città: Milano, Roma, Venezia e Firenze. Lì le camere possono essere messe sul mercato a prezzi maggiori, accorciando i tempi di rientro degli investimenti”.

Venturi (Federalberghi): “Il cicloturismo qui da noi può avere un futuro importante. Dobbiamo concentrarci su pochi e precisi filoni per colpire nel segno in maniera mirata”

Per un albergo a cinque stelle, realtà, come spesso denunciato da più parti, completamente assenti in provincia di Varese, le cose si fanno ancora più difficili: “In questo caso l’investimento è triplo e i costi del personale si impennano se pensiamo che una struttura del genere deve garantire almeno un dipendente per ogni camera”. Il rischio potrebbe essere quello di fare il passo più lungo della gamba, secondo Venturi: “È vero che stiamo perdendo occasioni di importanti fiere a causa della mancanza di un albergo a cinque stelle. Ma dobbiamo pensare che non bastano pochi eventi per rendere sostenibile una struttura del genere. L’occupazione delle camere deve essere garantita per tutto l’anno”. Detto questo, secondo Federalberghi la strada indicata dalla strategia della Camera di Commercio di Varese è quella giusta: “Il cicloturismo qui da noi può avere un futuro importante. Dobbiamo concentrarci su pochi e precisi filoni per colpire nel segno in maniera mirata”.

Fare le cose guardando i dati è il mantra anche di Uniascom Confcommercio Provincia di Varese e del suo Presidente, Rudy Collini: “Il turismo del Varesotto può essere rilanciato studiando e comprendendo le esigenze e le abitudini di chi visita il nostro territorio. Confcommercio provincia di Varese con Vodafone Analytics monitora le presenze nelle città: grazie a un sistema di rilevamento unico in Italia, sappiamo chi sono le persone, da dove vengono, la loro età. Abbiamo giornalmente dati precisi che possono essere il punto di partenza, o possono dare ulteriore forza, a progetti mirati che hanno come obiettivo quello di attirare i turisti e di trattenerli per periodi sempre più lunghi”. 

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