La solidarietà è anche alimentare

Oltre alle donazioni, diverse realtà hanno pensato ad una coccola per chi è in prima linea nell’emergenza sanitaria. Iniziativa “dolce” e simbolica quella di Dolcemente

Oltre alle donazioni, diverse realtà hanno pensato ad una coccola per chi è in prima linea nell’emergenza sanitaria. Iniziativa “dolce” e simbolica quella di Dolcemente, proprietaria del marchio di pasticceria varesina Zamberletti, che alla festa del papà ha donato i suoi Dolce Varese all’ospedale di Circolo di Varese dedicandoli in particolare ai papà medici della terapia intensiva e subintensiva. Inoltre, Dolce Mente Srl, in collaborazione con la Pro Loco di Varese, consegnerà il Dolce Varese Tradizionale a domicilio. Iniziativa il cui ricavato verrà consegnato ai bambini dell’Ospedale Del Ponte per l’acquisto di macherine speciali a tutti i piccoli pazienti ricoverati.

Originale poi l’idea di Stefano Marinelli di Naturex (Givaudan) di Caronno Pertusella che, oltre ad una donazione alle realtà ospedaliere, ha pensato ad una iniziativa specifica per i dipendenti e le loro famiglie, distribuendo direttamente pacchi con generi alimentari di prima necessità: farina, pomodoro, olio, latte, verdura. Un regalo all’apparenza semplice ma che oggi, in tempo di Coronavirus e di difficoltà anche a fare la spesa, assume un valore simbolico non da poco. L’idea è di ripetere l’iniziativa anche grazie alla collaborazione produttori e supermercati. Magari con un una nota pasquale.

Oltre ad una donazione alla CRI, Lindt ha donato 20.000 uova di finissimo cioccolato ad alcune strutture ospedaliere della Lombardia: Ospedale Niguarda (Milano), Istituto Clinico Sant’Ambrogio (Milano), Ospedale di Cremona, Ospedale civile di Brescia, Ospedale di Chiari (BS), Ospedale di Desenzano (BS) e Ospedale di Bergamo (BG).

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