La nuova Generazione d’Industria punta sull’inclusività

Il cambiamento è inevitabilmente portatore di novità e di differenze. L’inclusione di queste ultime rappresenta un asset fondamentale di competitività, sia per il mondo del

Il cambiamento è inevitabilmente portatore di novità e di differenze. L’inclusione di queste ultime rappresenta un asset fondamentale di competitività, sia per il mondo della scuola, sia per le imprese. Passano da qui le nuove strade per la valorizzazione dei giovani talenti nello studio, così come nel lavoro. Temi su cui, per il tramite di Univa, si apre un confronto tra istituti e aziende

‘‘Inclusione e diversità”: questo il titolo e il tema al centro di una serie di incontri organizzati dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese nell’ambito di Generazione d’Industria, il progetto, nato nel 2011 da un protocollo di intesa con Provincia di Varese e Ufficio Scolastico territoriale, con lo scopo di favorire un interscambio culturale tra impresa e scuola, valorizzando il merito degli studenti. Ed è proprio la valorizzazione dei talenti la tematica centrale dei workshop messi in calendario, concetto su cui sia il mondo della didattica, sia quello produttivo, stanno già lavorando da tempo per promuovere una cultura (per l’appunto) di valorizzazione delle diversità. Obiettivo: far emergere talenti individuali e rinforzare il successo organizzativo.

A raccontare le loro esperienze di inclusività sono due imprese, la BTicino Spa di Varese e la Vector Spa di Castellanza, che questo percorso lo hanno già intrapreso da tempo e hanno, perciò, voluto condividere con gli oltre 25 partecipanti, tra cui colleghi delle imprese partner (Acsa Steel Forgings, Lascor, LATI e PWC Italia), docenti e dirigenti scolastici, quanto fatto finora. Proprio la composizione dell’aula è uno degli elementi vincenti: imprenditori, dirigenti scolastici, docenti e tutor aziendali, tutti seduti intorno allo stesso tavolo, tutti con un ruolo attivo e collaborativo, guidati da Gloria Bevilacqua, Psicologa e Psicoterapeuta delle organizzazioni. A lei il compito di accompagnare momenti di condivisione, attività laboratoriali e di confronto. 

Per Monica Parma, HR Specialist della LATI – Industria Termoplastici Spa di Vedano Olona, presente all’incontro, “tornare dopo due anni a condividere in presenza un’attività di formazione è davvero motivante. La professionalità della formatrice ha permesso, fin da subito, la creazione di un ambiente empatico e pronto all’ascolto. Per me si è trattato di un approccio nuovo di condivisione da cui sono nate o meglio fiorite nuove idee. Aggettivo che ho voluto utilizzare di proposito, perché più volte emerso durante l’incontro per approfondire la necessità di mutuare l’esempio della natura di fronte a una società che cambia nel tempo”. Il cambiamento è inevitabilmente portatore di novità e di differenze e la valorizzazione e l’inclusione di queste ultime rappresenta un asset fondamentale per entrambe le realtà, quella scolastica e quella aziendale. Per quanto riguarda le imprese, dare valore all’individuo è alla base di un processo che permette al dipendente di “portare al lavoro la miglior versione di sé”, collaborando, ideando e contribuendo ad aumentare il coinvolgimento, la produttività e i risultati complessivi dell’organizzazione nella quale opera. Un atteggiamento che, tuttavia, necessita di essere coltivato e sviluppato, possibilmente sin dai banchi di scuola, dove oggi l’ambiente è contraddistinto da una complessa e preziosa eterogeneità in cui è possibile esercitare forma mentis, apertura al nuovo e a culture inclusive. Questa apertura all’altro e alla valorizzazione delle peculiarità può aiutare gli studenti all’ingresso nelle realtà organizzative, stimolandoli contestualmente nel fare emergere il proprio talento in un ambiente protetto, in cui ciascuno ha le condizioni necessarie per potersi esprimere al meglio con tutte le caratteristiche personali.

Gloria Bevilacqua, Psicologa e Psicoterapeuta: “Penso alle persone e alle organizzazioni come fossero dei fiori: quando stanno bene sono portate spontaneamente ad espandere le proprie competenze e capacità, innescando letteralmente una fioritura che genera e rigenera, dentro e fuori”

Questo processo di apprendimento adeguato al contesto socioeconomico che stiamo vivendo, genera molteplici vantaggi anche dal punto di vista dell’esperienza dei singoli coinvolti: imparare a imparare può generare (e rigenerare) la motivazione, la soddisfazione, l’autostima e la partecipazione propositiva alle attività in cui di volta in volta la persona può inserirsi. Vantaggi di autoefficacia importanti per ogni persona coinvolta, a prescindere dal ruolo ricoperto da ognuno nel proprio ambito: studente, insegnante o professionista aziendale. “È una formazione che definirei intensa ed emozionante – sostiene Cristina Paris, insegnante dell’Istituto Valceresio di Bisuschio –. Una vera e propria palestra per allenarci a trovare nuove modalità, con gli elementi già a nostra disposizione, per dare maggiore valore alle diversità. Il confronto poi con gli esponenti del mondo aziendale rappresenta un momento importante per favorire la comunicazione tra i nostri due mondi, così da facilitare una preziosa collaborazione di sistema”.

Valorizzare le differenze per renderle un punto di forza nel processo di innovazione: questo il filo conduttore. Si tratta di un procedimento che richiede allenamento per favorire la creazione di ambienti di studio e di lavoro inclusivi, eterogenei e protetti, in cui giovani adulti possano esprimere liberamente il proprio talento. A chiosa, l’obiettivo dichiarato di Gloria Bevilacqua: “Penso alle persone e alle organizzazioni come fossero dei fiori: quando stanno bene sono portate spontaneamente ad espandere le proprie competenze e capacità, innescando letteralmente una fioritura che genera e rigenera, dentro e fuori”. E generare e includere è da sempre uno dei tratti distintivi del progetto Generazione d’Industria di Univa che con passione, impegno e la costanza dei protagonisti (imprese e scuole insieme), ha permesso di muovere alcuni importanti passi verso il rilancio di una nuova cultura d’impresa, fondamentale per l’orientamento dei giovani.  

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