La mostra diffusa di Giorgio Piccaia

“Piccaia/Fibonacci a Varese. In Ambedue Sono!”: questo il titolo dell’ultima mostra diffusa di Giorgio Piccaia, pittore e scultore originario di Ginevra. La personale, dedicata al matematico pisano i

“Piccaia/Fibonacci  a Varese. In Ambedue Sono!”: questo il titolo dell’ultima mostra diffusa di Giorgio Piccaia, pittore e scultore originario di Ginevra. La personale, dedicata al matematico pisano i cui numeri sono stati trasformati in opere d’arte, si snoda in quattro luoghi del centro di Varese: Sala Veratti, il Battistero, la Chiesa di Madonnina in Prato e lo spazio IFC/UnipolSai, in Piazza Monte Grappa. Il fil d’union delle opere esposte sono i numeri della Sequenza di Fibonacci da cui l’artista ginevrino trae ispirazione da alcuni anni. Battistero, Sala Veratti e Chiesa di Madonnina in Prato ospiteranno installazioni che dialogano con le opere su tela, carta e papiro esposte in piazza Monte Grappa. La mostra nello Spazio Arte UnipolSai è il perno delle altre tre.

“Piccaia/Fibonacci  a Varese. In Ambedue Sono!”: questo il titolo della mostra diffusa di Giorgio Piccaia, pittore e scultore originario di Ginevra

Piccaia, in un connubio tra matematica ed arte, indaga Fibonacci e la natura magica di quella famosa “sequenza”. La pittura numerica, in questo caso, è interpretata come punto di arrivo e di partenza, metafora dellincommensurabile bellezza in continua mutazione. Quella pittura numerica che Piccaia sceglie come elemento di un ideale figurativo atipico, simbolico, iconico, codificato nella figurazione astratta di un divenire che non trova fine, come insegna la spirale ellittica che nasce dallelaborazione matematica di Fibonacci.

Nellopera di Piccaia la sequenza è smembrata e ridotta a livello estetico primario, come modulo e unità, morte e palingenesi dellimmagine e formula sequenze con equazioni cromatiche differenti, differite nello spazio da variabili formali quali il cerchio (ed il disordine circolare), o il quadrato (con la sua idea di tavola tripartitica infinita) a seconda della metafisica che ogni dipinto reca.

         

La mostra sarà visitabile presso IFC dall’8 giugno al 31 luglio, in Sala Veratti e al Battistero dal 12 al 25 giugno e presso la Chiesa di Madonnina in Prato dal 26 giugno al 9 luglio.

La mostra diffusa, curata da Melania Rocca e organizzata dal Lions Club Varese Varisium, ha il Patrocinio del Comune di Varese, del Comune di Pisa, della Provincia di Varese, della Camera di Commercio, dell’Università dell’Insubria, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, della Fondazione Minoprio, della Fondazione Chiara Donà dalle Rose di Venezia, del Kiwanis di Busto Arsizio, di IFC/UnipolSai, di ALPI e di A Coded World.  

Articoli correlati