In bicicletta a Fagnano Olona

L’Approdo Calipolis rappresenta il sito ideale in cui perdersi nella natura e dedicarsi ad una pedalata tra biodiversità e relax

Le temperature più miti in arrivo spingono anche i più pigri e i più freddolosi a tirare fuori la bicicletta dal garage per riprendere gli allenamenti lasciati in sospeso nel periodo invernale. E quale miglior location di una ciclopedonale semplice da percorrere in compagnia con amici e famiglia per rimettere in moto le buone abitudini. Con la primavera alle porte, i primi giorni di marzo diventano perfetti per tuffarsi negli scenari bucolici dell’Approdo Calipolis e dintorni. Un’area fiabesca immersa nel verde, un progetto ecologico esempio virtuoso di riqualificazione ambientale e impegno comunitario. Ma anche un sito ideale per godersi una pedalata semplice nella natura. Inaugurato nell’agosto 2008, questo spazio naturalistico si è trasformato da ex area dismessa in un’oasi di biodiversità e relax. Situato tra Fagnano Olona e Gorla Maggiore nella zona recuperata dell’ex Cotonificio Candiani, Calipolis offre ai visitatori un’esperienza unica: gli stagni didattici ospitano una ricca fauna acquatica, con aironi che sorvolano le acque dell’Olona e una vivace popolazione di anfibi che include rare specie come la rana di Lataste. Il sito dispone di moderne infrastrutture che includono un’aula didattica in legno, una biblioteca all’aperto e un punto di ricarica per biciclette elettriche. Un sistema di sentieri ciclopedonali e un percorso ginnico completano l’offerta, tutta da scoprire in sella senza troppa fatica e con tante soste fotografiche. L’Approdo Calipolis rappresenta un punto strategico per amanti delle gite in bici. Da qui, i ciclisti possono godere di viste panoramiche sulla valle e accedere a diversi itinerari. Il tracciato permette, inoltre, di raggiungere importanti monumenti storici, tra cui il Castello Visconteo di Fagnano Olona, creando un perfetto connubio tra sport e cultura. Ma soprattutto, da qui si può partire per una gita in bici che diventa viaggio nel tempo e nel fascino di un ambiente urbano capace di regalare il piacere della scoperta.

In bici nei dintorni

Fagnano Olona è un territorio ricco di storia e di natura che si presta perfettamente al cicloturismo: osservazione che trova immediata conferma quando, pedalando per la cittadina, ci si trova davanti all’imponente sagoma del Castello Visconteo. Le bici si fermano nel piazzale antistante il maniero. Il sole tiepido primaverile illumina i mattoni rossi della facciata, mentre un gruppo di rondini volteggia tra le torri. Il Castello oggi ospita il municipio ed è teatro di numerose iniziative.
Rimettersi in sella dopo la pausa per la foto di rito richiede sicuramente tanta buona volontà, ma il percorso vale lo sforzo. La ciclabile, scendendo nella valle, si snoda tra antichi opifici recuperati e tratti di vegetazione rigogliosa. L’Olona, un tempo motore dell’industrializzazione della valle, oggi scorre placido accompagnando la pedalata. A metà percorso, una deviazione porta al Monastero di San Salvatore. Il chiostro quattrocentesco accoglie con la sua pace secolare, offrendo un momento di tregua ai polpacci provati. Se si ha voglia di proseguire, è possibile raggiungere l’ex Cotonificio Candiani, oggi trasformato appunto nell’approdo Calipolis. Le grandi vetrate riflettono il blu del cielo, mentre le vecchie ciminiere si stagliano come sentinelle del passato industriale della valle. È il momento perfetto per una pausa pranzo, magari in una delle trattorie locali.
Alcuni di questi locali un tempo, probabilmente, nacquero come mense per gli operai delle fabbriche. Oggi servono piatti della tradizione a ciclisti e turisti, mantenendo viva la memoria gastronomica del territorio.
Il pomeriggio regala ancora qualche scoperta: il Parco del Medio Olona con i suoi sentieri ombrosi e infine un ultimo tratto di ciclabile che riporta i ciclisti verso il punto di partenza. La vera sorpresa di Fagnano è che continua a stupire anche chi ci viene spesso, regalando scorci e itinerari adatti a tutti, a chi è poco allenato grazie ad una pedalata tranquilla attorno a Calipolis e ai più motivati che possono macinare chilometri tra ambiente urbano e natura.
Pedalare a Fagnano non è solo fare sport: è un viaggio nel tempo, un assaggio di tradizioni autentiche. È la dimostrazione che le due ruote sono ancora il modo migliore per scoprire l’Italia minore, quella che non si trova nelle guide turistiche ma che, pedale dopo pedale, è capace di conquistare.

Turismo lento

Il percorso ciclabile è adatto a tutti, con un dislivello contenuto e un fondo prevalentemente asfaltato o sterrato ben mantenuto. La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per questa escursione, quando il clima è mite e i colori della natura regalano spettacoli indimenticabili. Per chi arriva da fuori, Fagnano Olona è facilmente raggiungibile in treno dalla stazione di Busto Arsizio.  

La leggendaria Fonte di Manigunda

Tra i siti che meritano una sosta a Fagnano Olona c’è la Fonte di Manigunda, nella frazione di Bergoro. La sua storia ci riporta indietro nel tempo, fino all’anno 737 d.C., quando una nobildonna longobarda divenne protagonista di un evento straordinario.
Manigunda, una giovane aristocratica longobarda, soffriva di una grave malattia ai reni che l’aveva ridotta in fin di vita. La svolta nella sua vita arrivò quando un’anziana donna le parlò di una fonte miracolosa situata tra Cairate e Bergoro. Disperata e alla ricerca di una cura, la nobildonna decise di recarsi alla sorgente. Prima di bere l’acqua, Manigunda fece un solenne voto alla Madonna: se fosse guarita, avrebbe dedicato la sua vita alla religione e fatto costruire un monastero. Il miracolo avvenne: dopo aver bevuto l’acqua della fonte, il suo volto riprese colore e i suoi capelli biondi intrecciati tornarono a splendere. Fedele alla sua promessa, Manigunda fondò il Monastero benedettino di Santa Maria Assunta a Cairate (che si dice sia ancora abitato dal suo fantasma).

Il Castello Visconteo

Il Castello Visconteo di Fagnano Olona rappresenta uno splendido esempio di architettura fortificata medievale situato nella provincia di Varese. Le sue origini risalgono a prima del XIII secolo, quando la struttura svolgeva un’importante funzione difensiva sulla valle dell’Olona, rappresentando un punto strategico di collegamento tra la Svizzera e il territorio milanese. Nel 1257 il Castello divenne proprietà dei Visconti, resistendo all’assedio di Martino della Torre. La pianta originaria della fortificazione era quadrilatera, caratterizzata da 4 corpi di fabbrica attorno al cortile, dotati di merlatura ghibellina e 2 torri angolari. Un fossato difensivo, oggi prosciugato, circondava la struttura ed era attraversabile tramite un ponte. Nel XVI secolo il Castello fu significativamente ampliato sotto la direzione di Gaspare Visconti, con l’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica che ne raddoppiarono la superficie. L’edificio presenta oggi 2 cortili: uno di epoca barocca e uno quattrocentesco, dove è visibile lo stemma visconteo con il caratteristico biscione. Sulla facciata del Castello si può ammirare un pregevole rilievo in pietra del XV secolo raffigurante la “Madonna che Allatta”. Il complesso è arricchito da un portale barocco che dà accesso al primo cortile. Oggi la struttura, dopo significativi interventi di restauro, ospita la sede del municipio di Fagnano Olona ed è divenuta un importante centro culturale del territorio, in cui vengono organizzate dalla Pro Loco e dalle Associazioni locali svariate manifestazioni e mostre.

Foto di Matteo Colaone

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