Il softball saronnese sul tetto d’Europa
Scudetto, Coppa Italia e Coppa delle Coppe conquistati nella sola stagione 2022, un titolo di Campioni d’Italia Under 16, uno di Vice-Campione d’Europa e 18 vittorie consecutive nel 2023.
Scudetto, Coppa Italia e Coppa delle Coppe conquistati nella sola stagione 2022, un titolo di Campioni d’Italia Under 16, uno di Vice-Campione d’Europa e 18 vittorie consecutive nel 2023. Questo il ricco palmares delle ragazze della Inox Team, squadra di Saronno che in pochi anni ha scalato le vette dello sport che più di tutti assomiglia al baseball, vincendo (quasi) tutto. Praticamente rinascendo dalle ceneri di un passato sportivo fatto di incertezza e molte sconfitte
Soft, come lo sport che più di tutti assomiglia al baseball e che ha principalmente il volto femminile. Inox come l’acciaio e come il brand dello sponsor che dà il nome all’Asd Saronno Softball (ma ancora anche Baseball), società che in pochi anni ha scalato le vette di questo sport vincendo (quasi) tutto. “Ma ora che abbiamo scoperto il dolce sapore della vittoria, ci abbiamo preso gusto”, ha rivelato Massimo Rotondo, Presidente vincente di questa bella realtà sportiva, che proprio nel 2023 festeggia i 50 anni di vita. È ricco il palmares della Inox Team, fresca di triplete con Scudetto, Coppa Italia e Coppa delle Coppe conquistate nel 2022, una stagione che passerà alla storia di questa disciplina. Oltre al fatto che in bacheca ci sono anche un titolo di Campioni d’Italia Under 16, una seconda Coppa Italia (Inox regina di Coppa nazionale nel 2022, ma anche nel 2023 a Bologna), un titolo di Vice-Campione d’Europa è un bel record (anche se amaro poiché non ha portato al secondo tricolore) di 18 vittorie consecutive nella regular Season 2023. Tanta roba, verrebbe da dire, per una società che solo 10 anni fa militava in A2 e aveva chiuso la stagione con 24 sconfitte su 24 partite.
E la storia più bella inizia proprio dal punto più basso. Ma la rinascita e la scalata ai vertici del softball nazionale da parte dell’Asd Saronno è un romanzo con tanti capitoli da scoprire. Tutta da raccontare, ad esempio, è come Massimo Rotondo, il pres, scopre il mondo della “palla gialla” del “lancio da sotto” (perché la pallina bianca e il lancio da sopra sono tipici del baseball). Nella vita di Rotondo, infatti, c’era uno sport, ma questo era il calcio. Prima Dirigente nella Fbc Saronno e poi Direttore Sportivo anche alla Base 96, due realtà importanti del pallone dilettantistico. A fargli scoprire il softball è stata la figlia: “Alessandra ha iniziato a giocare nel Saronno e per starle vicino ho cominciato a seguire il suo impegno. Sono entrato in società come Dirigente e ora sono Presidente”. Alessandra Rotondo è tutt’ora uno dei pilastri della Inox e della nazionale: ha disputato anche le Olimpiadi di Tokyo. E il talento della ragazza ha, di fatto, facilitato il rapporto sportivo tra la figlia-giocatrice e il padre-Presidente: “Ho la fortuna di avere un gruppo di grande valore umano e tecnico e uno staff di prim’ordine di cui mi fido. Non sono il tipo di Presidente che si intromette nelle vicende della squadra. Non ne ho motivo”, dice rivelando anche di essere orgoglioso dei risultati di Alessandra.
Rotondo poi racconta l’incipit vincente della Inox, “iniziato con 24 ko su 24 incontri”. E parla di come il progetto sia stato costruito senza pressioni, passo dopo passo. “Dopo aver riportato fiducia nell’ambiente, siamo riusciti a centrare la promozione in Seria A1 e da lì, anno dopo anno, abbiamo dato vita ad una crescita programmata. Salvezza nella prima stagione, consolidamento di squadra e società, fino ad arrivare al vertice del campionato”. Che tradotto in numeri significa tre finali scudetto di cui una vinta, negli ultimi quattro anni. L’ultima (sfumata) è quella che brucia di più: persa contro Forlì. “Abbiamo dominato la stagione con 18 successi di fila. In campionato abbiamo sempre vinto con Forlì, la squadra che oggi è il top nel panorama nazionale, purtroppo però siamo arrivati un po’ scarichi all’appuntamento decisivo”. Preceduto da un tris e da una finale in Coppa dei Campioni, persa contro le olandesi.
Il settore giovanile è uno dei fiori all’occhiello dell’Asd Saronno: sono circa 80 le atlete tesserate, presenti in tutti i campionati di ogni categoria
Due cadute a un passo dall’Olimpo nazionale e continentale, che hanno però dato una certezza all’ambiente Inox: “Non sapevamo cosa volesse dire vincere, ma ora che conosciamo il sapore del successo, vogliamo subito riprovarci”. Tanto più che i presupposti per regalare un ciclo importante ci sono tutti: gruppo talentuoso in campo e società che conosce il fatto proprio: “Siamo contentissimi delle vittorie, perché ci hanno permesso di far conoscere il nostro progetto e di coinvolgere anche qualche partner in più – spiega Rotondo –, ma siamo ancor più felici perché abbiamo quattro giocatrici nel giro della Nazionale oltre a quattro atlete che sono cresciute nel nostro vivaio”. E proprio il settore giovanile è uno dei fiori all’occhiello dell’Asd Saronno. Sono circa 80 le atlete tesserate, presenti in tutti i campionati di ogni categoria.
Insomma, Saronno non ha quella tradizione nel softball che altre realtà in Italia possono vantare, ma è forse l’esempio più bello tra le realtà emergenti. E nell’ottica della competizione tra “cugini”, si può anche dire che ha superato le rivali della vicina Bollate, squadra che negli ‘80 e ‘90 ha fatto la storia. Non solo. I successi contribuiscono a portare in giro per l’Italia e per il mondo il nome della città e dell’intero territorio. E Rotondo promette di non volersi certo fermare. Anzi, oggi la galassia Inox conta anche il Saronno Baseball. “Una nuova sfida ci attende – spiega il Presidente –. Abbiamo da poco assorbito la società, consapevoli che partiamo dalla categoria più bassa. Il nostro primo obiettivo è quello di ricostruire il settore giovanile, senza trascurare la prima squadra”. Insomma, tutto riporta alle origini del successo del softball: per arrivare in alto, si parte dal punto più basso.