Gnodi fa viaggiare la prevenzione

La lotta al tumore al seno viaggia sulle cliniche mobili del gruppo industriale di Somma Lombardo, per raggiungere il maggior numero di donne possibile. Anche in azienda, in Università, nei ce

La lotta al tumore al seno viaggia sulle cliniche mobili del gruppo industriale di Somma Lombardo, per raggiungere il maggior numero di donne possibile. Anche in azienda, in Università, nei centri medici e nei luoghi pubblici. Il progetto “Senologia al centro”, portato avanti insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha l’obiettivo di espandersi arrivando a fare tappa in tutta Italia

Quasi 1.200 mammografie, 640 ecografie e 700 visite nel primo anno di vita del progetto. È solo l’inizio, quindi, ma i numeri parlano chiaro: è un dato importante quello dell’iniziativa che vede in campo il gruppo Gnodi a fianco della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), insieme per la prevenzione del tumore al seno. Un progetto unico nel suo genere e di portata nazionale, che mette le competenze aziendali al servizio della salute. Gnodi, nata come piccola realtà artigianale nel 1995, è oggi un vero e proprio gruppo a Somma Lombardo, con tre anime. Una di queste, Mobile System, è una carrozzeria industriale specializzata in soluzioni modulari e veicoli speciali su misura dalle diverse applicazioni. Tra queste c’è anche il settore medicale. Nasce da questa competenza e dalla chiara volontà della proprietà, il progettoSenologia al centrorealizzato con Lilt. “L’idea è molto semplice”, spiega Irene Mesisca, Direttore Generale del gruppo. “Il progetto è nato dal desiderio di fare la nostra parte nella lotta ai tumori, con un ruolo attivo, mettendo a disposizione della comunità quelle che sono le nostre competenze e i nostri talenti. Obiettivo è portare sui territori la prevenzione senologica, grazie a personale medico altamente qualificato, anche attraverso le nostre cliniche mobili attrezzate di ecografo e mammografo di ultima generazione”.

Il progetto è partito nel 2022, ad ottobre, il mese dedicato proprio alla prevenzione del tumore al seno, da Busto Arsizio per poi fare successive tappe ad Aosta, Enna, Gambara, Bergamo, Saronno, Luino, Gallarate, Sesto Calende e Pavia. Un’iniziativa che, nata e cresciuta in provincia, è però destinata alle piazze di tutta Italia. Ma non solo alle piazze. Il servizio, infatti, grazie alla collaborazione di Lilt con Ats e Aziende ospedaliere può potenzialmente arrivare ovunque. Nei luoghi pubblici, ma anche nei centri medici che abbiano bisogno di una clinica mobile, nelle Università e nelle stesse aziende. In un mondo di impresa sempre più attento a mettere al centro le persone, grazie ad una nuova cultura del benessere, ampiamente inteso, il tema della prevenzione entra nei progetti aziendali a pieno titolo. “La clinica mobile di ‘Senologia al centro’ può arrivare fisicamente nelle realtà industriali che ne facciano richiesta per giornate dedicate a visite ed esami diagnostici. Oppure anche semplicemente per incontri di sensibilizzazione sul tema”, spiega Mesisca. “Il vantaggio per le dipendenti interessate ad effettuare i controlli si traduce anche in un risparmio in termini di tempo, organizzazione e logistica.

Va anche detto che non ci sono requisiti di spazio particolari per accogliere la clinica mobile. Tante aziende ci contattano per poter supportare l’iniziativa o inserirla nel loro piano di welfare. C’è chi lo fa con un contributo, sostenendo una o più tappe in piazza, chi come Enrico Cantù Assicurazioni ha deciso di organizzare anche un appuntamento di prevenzione per le sue clienti o chi accoglie la clinica mobile in azienda, come le tre imprese bergamasche Sangalli, Cosberg e Cabrini assicurazioni”. “Vogliamo raggiungere più persone possibile. Del resto, la prevenzione del tumore al seno è un tema su cui è importante sensibilizzare tutti”, aggiunge la Direttrice di Gnodi. “Le neoplasie della mammella sono tra i tumori a più alta sopravvivenza, ma va sottolineato il vantaggio di diagnosi precoci e tempestive. Non va peraltro dimenticato che lo screening raccomandato dalla sanità pubblica coinvolge mediamente le donne tra i 45 e 75 anni, mentre questo progetto si rivolge al restante target, che non ha accesso gratuitamente allo screening, ma che è comunque a rischio. Nella lotta contro il cancro molto è già stato fatto in termini di progresso scientifico e tecnologico, ma resta la necessità di sensibilizzare alla prevenzione”.  

Il modello Breast Unit

Largo alla prevenzione. Anche Confindustria Varese, in linea con i progetti “PEOPLE, l’impresa di crescere insieme” e “WHP – Workplace Health Promotion”, sostiene la lotta ai tumori. Tante le iniziative a tema sul territorio e, proprio per questo, assume valore il modello della Breast Unit, che ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali e riabilitativi. Soroptimist International e C.A.O.S. con il patrocinio di Regione Lombardia e Ats Insubria promuovono dei webinar con esperti per conoscere e aderire ai programmi di prevenzione personalizzata.

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