Disagio giovanile post pandemia, ci pensa “Giovani Smart”
L’isolamento sociale in conseguenza ai prolungati lockdown, l’abbandono scolastico, il disagio manifestato nelle sue diverse forme, anche attraverso disturbi alimentari: questi sono solame
L’isolamento sociale in conseguenza ai prolungati lockdown, l’abbandono scolastico, il disagio manifestato nelle sue diverse forme, anche attraverso disturbi alimentari: questi sono solamente alcuni degli effetti che la pandemia da Coronavirus ha lasciato sui più giovani. Da questa condizione di difficoltà sempre più diffusa, è nata l’idea di approfondire una tematica ancora ai margini del dibattito giovanile, anche attraverso le testimonianze di chi, purtroppo, l’ha vissuta sulla propria pelle.
“Giovani Smart” è il titolo di un convegno organizzato dal Coordinamento Informagiovani/Informalavoro e dell’Area Sviluppo e Sicurezza del Settore Lavoro di Provincia di Varese, con il patrocinio del Comune di Varese che ha come scopo principale quello di indagare e approfondire il fenomeno del disagio giovanile post pandemico. Con l’obiettivo di fornire i mezzi e gli strumenti per leggere i segnali di un malessere in corso, poterlo affrontare e magari anche prevenire.
“Giovani Smart” è il titolo di un convegno organizzato dal Coordinamento Informagiovani-Informalavoro e dell’Area Sviluppo e Sicurezza del Settore Lavoro di Provincia di Varese, con il patrocinio del Comune di Varese che ha come scopo principale quello di indagare e approfondire il fenomeno del disagio giovanile post pandemico
“L’idea che ha portato alla creazione di questo evento – spiega Michela Dell’Angelo, referente del Coordinamento Informagiovani/Informalavoro della Provincia di Varese e membro della Consulta Informagiovani ANCI – è nata da una riflessione sulla condizione giovanile post pandemica e dalla volontà di dare visibilità alle attività che ci sono già sul territorio e a quelle che a breve partiranno. L’intento principale è far sentire la vicinanza delle istituzioni e delle associazioni alla cittadinanza e creare una rete che contribuisca a fornire gli strumenti per individuare i bisogni dei giovani”. I servizi, in altre parole, ci sono: basta solo conoscerli. Ad implementare l’offerta in provincia di Varese è il Bando Giovani SMART (dove Smart è l’acronimo di Sport, Musica e Arte) di Regione Lombardia, cofinanziato con risorse del Fondo Nazionale Politiche Giovanili 2021 e finalizzato ad offrire “azioni di contrasto ai fenomeni del disagio giovanile, di promozione e di supporto al fine di offrire percorsi di crescita, partecipazione e inclusione sociale, di supporto psico-fisico ai giovani, mediante l’organizzazione di laboratori artistici, musicali e sportivi ad accesso gratuito e libero”.
“Le attività proposte dal Bando Giovani SMART – spiega ancora Dell’Angelo – sono partite proprio nel mese di settembre: ci è sembrato perciò importante, come Coordinamento Informagiovani/Informalavoro, offrire un convegno in concomitanza all’avvio dei lavori legati al Bando, che parlasse nello specifico di isolamento e che evidenziasse i segnali che nelle famiglie e a scuola si possono leggere come indicatori di un disagio”. Obiettivo del Coordinamento Informagiovani/Informalavoro è, inoltre, fornire un supporto agli sportelli Informagiovani dei Comuni e dei piani di zona convenzionati con Provincia di Varese che hanno aderito al Bando, sempre in prima linea nelle attività di informazione, di sostegno e di orientamento ai giovani del territorio. “I giovani non erano attrezzati emotivamente alla pandemia ed ora fanno molta fatica nel ritrovarsi dopo lunghi periodi chiusi nel loro contesto. Il convegno ‘Giovani Smart’, che volutamente riprende il nome del Bando di Regione Lombardia, vuole essere un’occasione per conoscere le attività finanziate dal Bando, un’opportunità per scambiare buone prassi e partire a realizzare collaborazioni su tutto il territorio. Ci sono strutture pronte a dare indicazioni e strumenti a chi ne fa richiesta. Bisogna cominciare a parlare di queste tematiche e, soprattutto, farlo nel modo corretto”, chiosa Michela Dell’Angelo.
L’appuntamento con il convegno “Giovani Smart” è per martedì 27 settembre dalle ore 14.30 alle 18.30 nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria di Varese in via Ravasi 2. Di seguito il programma dell’evento:
- “Il ritiro sociale”, Giorgio Rossi, Direttore Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Ospedale Del Ponte di Varese;
- “Il disagio … quale possibile risposta? Dalla lettura di alcuni dati alle possibili risposte della scuola”, Simonetta Bralia, Laura Caruso e Luigi Macchi dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese;
- “Comunità educante: lettura e segnali di prevenzione. I giovani tra potenzialità ed opportunità nella società attuale”, Stefano Bonometti, Professore associato di didattica presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Insubria;
- “Disturbi alimentari, una comunicazione interrotta”, Nikla Bene, Psicologa e psicoterapeuta della fondazione Ananke, ha collaborato con l’“ABA” (Associazione per lo Studio e la Ricerca sull’Anoressia, la Bulimia e i Disordini Alimentari – sede di Napoli) e con la comunità Villa Miralago di Cuasso al Monte, Varese;
- “Lilla speranza”, testimonianze di Agnese Buonomo e Francesca Lazzari;
- “La grammatica della felicità”, Aurora Caporossi, Presidente e fondatrice dell’Associazione Animenta e Sebastiano Ruzza, Presidente dell’Associazione Mi Nutro Di Vita;
- “Le parole sono finestre”, Alba Toninelli (@albina_nfc), influencer e Luna Pagnin (@spaziolunare_), influencer e volontaria dell’Associazione Animenta.
Per saperne di più
Scarica qui la locandina dell’evento