Dalla fotografia alle parole
La mediocrità e l’appiattimento espressivo è dilagante e in un mondo come quello delle corse, dove tutto corre e si brucia praticamente all’istante, cercare di lasciare dei s
La mediocrità e l’appiattimento espressivo è dilagante e in un mondo come quello delle corse, dove tutto corre e si brucia praticamente all’istante, cercare di lasciare dei segni tangibili sotto forma di immagine è veramente un’impresa. Creare supporti visivi destinati alla comunicazione che Team e Sponsor richiedono, esige preparazione tecnica, coinvolgimento totale ed una visione degli eventi sempre più originale e differente. Immergersi nel mondo in cui lavoriamo è fondamentale e nulla di quello che istintivamente percepiamo deve essere tralasciato. In sostanza avere sempre una storia da raccontare, un tema da svolgere, allontanandoci dal pericolo che quotidianità e rutine prendano il sopravvento. Raccontare e svolgere dei temi in modo concreto tralasciando inutili effetti, ricerche forzate di stile e colore, rischiando di dimenticare il senso vero di storie da raccontare. Le emozioni. Da qui prende spunto la mostra “E-Motion” di Gigi Soldano, che il prossimo venerdì 13 aprile, alla presenza dell’autore stesso, inaugurerà allo Spazio Lavit di Varese.
Riuscire a scattare un’immagine che “parli” è spesso il massimo del risultato. Non solo cronaca quindi ma descrizione e spiegazione di un evento, di un gesto, di un momento importante. La foto più difficile da realizzare, mai usuale e scontata. Come riuscire a descrivere perfettamente un momento speciale a qualcuno che non lo vive in diretta con te. Dare un secondo significato come se si realizzasse un “secondo scatto”. Quello fatto di gesti e parole, con animo e spirito interpretativo.
La mostra si inserisce nel calendario del Festival Fotografico Europeo 2018, in collaborazione con A.F.I., GraphiStudio, Nikon e l’Associazione Culturale Parentesi.