Come si diventa manager dello sport

Sono poche le Università in Italia che offrono un corso di laurea triennale in management dello sport e degli eventi sportivi. La LIUC di Castellanza è tra queste. Propone agli studenti

Sono poche le Università in Italia che offrono un corso di laurea triennale in management dello sport e degli eventi sportivi. La LIUC di Castellanza è tra queste. Propone agli studenti un percorso di studio che ha come obiettivo quello di formare i futuri dirigenti di questo mondo, attraverso un metodo didattico innovativo, trasversale ed interattivo. Alle lezioni teoriche si affiancano periodi di stage nelle società e testimonianze di importanti esponenti in aula

Come si diventa manager dello sport? Quali sono le competenze necessarie? Quali le opportunità lavorative? È il corso di laurea triennale proposto dalla LIUC – Università Cattaneo di Castellanza a rispondere a queste domande. Si tratta di un percorso formativo in Management dello sport e degli eventi sportivi, composto da quattro insegnamenti: due nel primo semestre e due nel secondo. Management delle società sportive, Management degli eventi e degli impianti sportivi, Governance dello sport e Profili giuridici e aspetti contrattuali dello sport sono i quattro moduli che permettono agli studenti di acquisire conoscenze e competenze in ambito economico, gestionale e giuridico. Competenze che oggi sono sempre più indispensabili per poter offrire una efficace ed efficiente gestione sia delle organizzazioni sportive sia di enti ed imprese che investono nel mercato.

“La caratteristica principale dei corsi proposti è la didattica interattiva – racconta Antonio Palmieri, professore della LIUC e titolare dei corsi Management delle società sportive e Governance dello sport -. Gli studenti vengo stimolati all’apprendimento tramite un’attività pratica che si aggiunge ai contenuti teorici”. Il metodo di insegnamento è innovativo, e si basa su analisi di casi reali, esercitazioni e testimonianze in aula. “Invitiamo in ateneo personalità del mondo dello sport che operano in società di rilievo e che svolgono varie funzioni”. Negli ultimi mesi tra gli ospiti ci sono stati dirigenti del Chiasso calcio, della Pallacanestro Varese, dell’Inter e dell’Atalanta.

In questo modo, secondo Palmieri, si crea un network esteso di contatti. Si costruisce una sinergia tra mondo universitario e mondo sportivo. Un meccanismo che genera valore anche alle organizzazioni e alle aziende che entrano in contatto con studenti preparati e motivati. Gli universitari, una volta laureati, potranno trovare facilmente occupazione come manager, dirigenti e responsabili di funzione in federazioni, leghe, società sportive professionistiche e dilettantistiche. Ma non solo. Anche nelle imprese che investono nello sport, come gli sponsor, e in altri enti territoriali che hanno come obiettivo quello di generare sviluppo sociale, economico e culturale attraverso, per esempio, l’organizzazione e la promozione di manifestazioni, fiere ed eventi. Oppure si può intraprendere la strada dell’imprenditorialità in senso più ampio o della consulenza. 

Il docente LIUC, Antonio Palmieri: “Gli universitari, una volta laureati, potranno trovare facilmente occupazione come manager, dirigenti e responsabili di funzione in federazioni, leghe, società sportive professionistiche e dilettantistiche.”

Le immatricolazioni per questo corso sono in continua crescita: “In media accogliamo 35 studenti all’anno, ma prevediamo un aumento delle iscrizioni nei prossimi anni” sottolinea il professore Palmieri, specificando quanto il percorso di studi sia attuale e ben inserito nel contesto del mercato. “Oggi, la società ha bisogno di manager capaci di guidare il cambiamento anche nello sport, un settore che sta acquisendo sempre più rilevanza”. Dall’attività strategica alla capacità di innovare. Dalla gestione degli aspetti organizzativi a quella di amministrazione e controllo. Sono queste alcune delle attività professionali che i neolaureati alla LIUC potranno svolgere una volta conseguita la laurea triennale. 

L’aspetto curioso, e anche un po’ insolito, riguarda l’offerta formativa sul territorio nazionale. In Italia sono davvero poche le Università che offrono un percorso di management sullo sport. Qualcuna che propone una laurea magistrale c’è. Ma per il percorso triennale, sono davvero rare. La LIUC, però, è tra queste. L’ateneo di Castellanza è stato uno dei primi a credere nelle potenzialità del comparto sia per le opportunità economiche ed occupazionali che offre, sia per l’aspetto scientifico che sempre di più sta prendendo piede: i ricercatori fanno molte analisi per conoscere le tendenze future, le traiettorie guida e così via. La visione futura della LIUC è pragmatica. Tra le priorità, anticipa Palmieri, “c’è la voglia di offrire nuove opportunità, concrete, ai ragazzi. Ci adoperiamo per organizzare stage con alcune società sportive, che possano rappresentare ambienti ideali dove maturare le prime esperienze lavorative”. Il risultato che l’Università vuole raggiungere è quello di consolidare ancora di più questo metodo didattico e di ampliare la rete di contatti e relazioni. La LIUC ha tutte le carte in regola per poterlo fare. Lo testimonia la classifica Censis delle Università italiane in cui si posiziona al terzo posto della classifica per la didattica e i rapporti internazionali e al quarto posto per la riuscita negli studi universitari. Una dimostrazione tangibile, insomma, dell’impegno messo in campo.  

Articoli correlati