Come nasce una saponetta

Quadrate, tonde, a forma di stella, profumate oppure no: a La Nordica di Arcisate, da quasi 60 anni, prendono vita saponi di moltissime fattezze e fragranze differenti, persino inodori. Prosegue il v

Quadrate, tonde, a forma di stella, profumate oppure no: a La Nordica di Arcisate, da quasi 60 anni, prendono vita saponi di moltissime fattezze e fragranze differenti, persino inodori. Prosegue il viaggio fotografico di Varesefocus alla scoperta dell’industria manifatturiera della provincia di Varese, tra passione ed innovazione continua, in un’impresa tutta al femminile, guidata da tre sorelle e dalla loro madre 

La prima fase della lavorazione di una saponetta avviene nel mescolatore, al cui interno vengono aggiunti tutti gli ingredienti in quantità necessarie per ciascuna ricetta, rispettando rigorosamente i tempi di mescola. Lo step seguente è il passaggio in una raffinatrice per poi proseguire in una macchina dotata di tre cilindri (il laminatoio), grazie al quale il sapone viene ridotto in scaglie che cadono in una seconda raffinatrice a due stadi, l’ultimo sottovuoto: con questa lavorazione il sapone estruso risulta omogeneo, compatto e plastico. A seconda della ricetta, la saponetta potrebbe uscire da questa fase con una temperatura compresa tra i 30 e i 36 gradi. A questo punto si passa alla taglierina, che porziona il sapone in base alle dimensioni dello stampo. Ultimo passaggio, prima del confezionamento, è lo stampaggio che viene effettuato a freddo, a meno 10/15 gradi. Questo è il processo produttivo che porta alla nascita di un sapone a La Nordica, azienda di famiglia nata quasi 60 anni fa, nota nel Varesotto (e non solo) per il marchio White Castle.Dai saponi liquidi alle sopracitate saponette, dai bagno schiuma ai sali da bagno, senza dimenticare oli, creme corpo, profumatori d’ambiente e i più innovativi detergenti solidi, poco voluminosi e ideali per svariati utilizzi e condizioni di trasporto, come ad esempio lunghe gite in moto o in barca. Dai prodotti di appena 10 grammi a quelli che ne pesano 350, di tutte le forme e le fragranze possibili. 

Di grande importanza nella lavorazione del sapone è il metodo di produzione – racconta Patrizia Vanoni Franchi, Responsabile Ricerca, Sviluppo e Produzione aziendale, che insieme alle sorelle e alla madre porta avanti il business di famiglia con passione ed entusiasmo –. Tutte le materie prime devono rigorosamente rispettare le normative relative al campo dei cosmetici, insieme a determinati requisiti di sicurezza. L’intero procedimento è tracciato: il nostro personale addetto ha una distinta con le materie prime codificate così da avere sotto controllo ogni singolo passaggio produttivo”. Materie prime e attenzione all’ambiente per La Nordica sono fondamentali, da sempre: “Confezioniamo i saponi, e non solo, con contenitori di plastica 100% riciclata oppure di carta e cartone. Tutte le nostre saponette vengono realizzate con sapone vegetale, non di derivazione animale, in ottica sostenibile e green”, precisa Patrizia Vanoni.

Alcuni esempi di attenzione ambientale sono l’impiego di olio di palma proveniente da coltivazioni etiche, attente alla fauna autoctona e alla deforestazione. Oppure ancora un esfoliante ad estratto di fico d’india, nato dalla potatura delle pale del cactus, che, altrimenti, andrebbero buttate. “C’è una certa dose di difficoltà nel reperire ingredienti che garantiscano le stesse performance nel completo rispetto dell’ambiente – confessa Vanoni –. E spesso fare proposte originali per cui il mercato non è ancora pronto, risulta sfidante, ma il gioco vale decisamente la candela. Quando abbiamo proposto una saponetta senza profumo, pensata e ideata per persone allergiche a determinati composti tipici delle fragranze ‘allergeni’, la risposta iniziale è stata di scetticismo. Ora quel tipo di sapone è uno dei nostri prodotti di punta e siamo stati i primi, in assoluto, a fare una cosa simile”.  

Con oltre 2 milioni e mezzo di saponette prodotte ogni anno, è possibile trovare il marchio White Castle nei negozi specializzati, nella grande distribuzione, insieme alle lavorazioni per conto terzi realizzate e personalizzate per vari clienti e diversi brand anche della profumeria selettiva. Lo sterminato catalogo di prodotti che nascono negli stabilimenti di Arcisate, tuttavia, hanno tutti un unico comun denominatore: restano in Italia. “Abbiamo deciso di puntare sul territorio, dando valore alle persone che qui vivono e qui lavorano – racconta Paola Vanoni Santini, Cfo de La Nordica che, attualmente, ha 18 collaboratori –. Per noi made in Italy significa legare i nostri prodotti a valori etici e sociali, anche attraverso il sostegno a realtà locali quali La Gemma Rara di Varese, organizzazione di volontariato cha ha lo scopo di aiutare le persone affette da malattie genetiche rare o nazionali come la Lega del Filo d’Oro. Siamo, a tutti gli effetti, un’azienda familiare che fa della sostenibilità largamente intesa uno dei cardini principali di tutte le sue azioni”.

 Paola Vanoni, Emanuela Vanoni, Ursula Inderbitzin e Patrizia Vanoni

 

 

 

 

 

 

Le foto di questo reportage sono state scattate da Lisa Aramini Frei

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