Litocartotecnica Pigni, un esempio di crescita sostenibile nella regione EUSALP
La digitalizzazione e l’economia circolare per la crescita sostenibile e resiliente delle piccole e medie imprese nella macro-regione alpina europea EUSALP. Questo il focus di uno degli eventi c
La digitalizzazione e l’economia circolare per la crescita sostenibile e resiliente delle piccole e medie imprese nella macro-regione alpina europea EUSALP. Questo il focus di uno degli eventi che è stato inserito nella programmazione della World Manufacturing Week, il ciclo internazionale di incontri sulle prospettive di crescita e i driver di sviluppo dell’industria che ha fatto da corollario all’ultima edizione del World Manufacturing Forum di Cernobbio. Tra i protagonisti di questo incontro c’è stata un’impresa del Varesotto: la Litocartotecnica Pigni Srl, di Gorla Maggiore, attiva nel settore dei packaging di grandi formati.
Prima, però, occorre fare un passo indietro e spiegare che cosa sia EUSALP. Più che di un vero e proprio territorio fisico, parliamo di una Strategia Macroregionale Alpina (EU Strategy for the Alpine region). In pratica un accordo siglato nel 2013 da 5 Paesi della Ue (Italia, Slovenia, Germania, Austria e Francia), più Svizzera e Lichtenstein per promuovere una gestione sostenibile dell’energia, delle risorse naturali e culturali e ad aumentare lo sviluppo dell’area alpina. La Strategia vuole assicurare la crescita sostenibile e promuovere la piena occupazione, la competitività e l’innovazione facendo dialogare, attraverso la cooperazione, le aree montane con le aree urbane.
Far conoscere alle imprese di quest’area le opportunità legate alla digitalizzazione e all’economia circolare con testimonianze, esempi, scambi e confronti. Creare sinergie tra le Pmi e i fornitori di servizi, sia aziendali che di ricerca. Questi alcuni degli obiettivi del workshop e i motivi della partecipazione dell’azienda varesina. L’evento ha avuto due sessioni: una plenaria in cui sono stati illustrati alcuni casi di economia circolare di Pmi provenienti da diverse regioni dell’arco alpino, dalla Lombardia al Trentino fino alla Slovenia e al sud est francese. E una seconda dedicata agli strumenti di assessment, ovvero ai metodi di valutazione dei punti di forza e di debolezza della strategia aziendale. È in questa parte del Workshop che si è inserita l’imprenditrice Patrizia Pigni della Litocartotecnica Pigni, con il suo intervento sulle attenzioni dell’impresa per le tematiche inerenti alla sostenibilità e all’innovazione digitale.
“Litocartotecnica Pigni può contare su una competenza tecnologica estremamente efficiente e altamente avanzata grazie ad una costante attenzione all’eccellenza che ha portato ad importanti investimenti focalizzati sulle ultime tecnologie, oltre che sull’ampliamento della superficie produttiva e di magazzino – ha spiegato l’imprenditrice Pigni –. Tutti i dipendenti sono specializzati nella trasformazione del cartone, motivati e stimolati da piani di sviluppo su misura. Litocartotecnica Pigni, inoltre, è una delle poche aziende italiane produttrici di packaging attraverso la tecnologia della termoformatura, utilizzata in particolare per le confezioni di torte per occasioni speciali. Negli ultimi anni ci siamo specializzati e certificati per la produzione di imballaggi per l’industria alimentare e la grande distribuzione. Per un trend di miglioramento continuo, l’azienda è sempre attenta nell’individuare nuovi investimenti che rendano la propria produzione veloce, efficiente e sicura. In quest’ottica, a giugno 2021 l’azienda ha partecipato al Test Industria 4.0 del Digital Innovation Hub Lombardia”. Quello di cui parla l’imprenditrice è un test elaborato da Confindustria Lombardia, Assoconsult e Politecnico di Milano. Tale assessment viene utilizzato come uno “strumeno” che, sulla base delle specifiche strategie aziendali e dell’ambiente ICT (Information and Communication Technologies), analizza la maturità digitale della singola azienda. Questa analisi identifica gap esistenti e propone una roadmap di implementazione per la trasformazione digitale che permetta di sfruttare le varie opportunità.
Il livello di maturità viene misurato rispetto a quattro dimensioni di analisi (esecuzione, monitoraggio e controllo, tecnologie e organizzazione) nei processi che formano la catena del valore dell’azienda.
“Lo studio – ha continuato Pigni – ha analizzato l’analisi della maturità per dimensione e per macro-processi. Nel primo caso, la società ha ottenuto un punteggio di 3,08 (su una scala da 1 a 5), valutazione dunque buona, così come la nostra propensione al cambiamento. L’analisi delle maturità per i macro-processi, invece, identifica produzione, qualità, ricerca e sviluppo al livello 3, mentre manutenzione, supply chain, marketing e risorse umane e logistica al livello 2. In questo caso i processi sono gestiti con sistemi poco avanzati e avranno un buon margine di miglioramento. Tuttavia, l’azienda ha in corso iniziative in ambito 4.0 volte a migliorare gli aspetti ad oggi meno digitalizzati. Da qui l’utilità dell’assessment che ci ha dato molti spunti di riflessione su come migliorare i processi”. Dai nuovi progetti di sostenibilità, ai piani di formazione continui. Dalla valutazione dell’opportunità di acquisire uno strumento in grado di raccogliere informazioni commerciali sulla vita del prodotto, magari fin dopo la consegna, al fine di ottenere una visione trasversale dell’articolo e del cliente, a quella di evolvere dal classico Crm (Customer Relationship Management) al Clm (Client Lifecycle Management), ovvero tenere traccia non solo delle relazioni con i clienti, ma anche della loro storia, dell’evoluzione del rapporto e dei loro gusti, associando i fenomeni ai problemi sociali e/o doganali nei diversi paesi e mercati di vendita. E poi ancora: l’impostazione di un piano di aggiornamento continuo destinato a tutto il personale e orientato allo sviluppo delle competenze 4.0; la diffusione di una cultura orientata al cambiamento; la gestione costante della qualità dei prodotti e dei processi; la raccolta, l’analisi dei dati e la valutazione delle performance del lavoratore, non come strumento di controllo, ma come mezzo per evolvere e migliorare le competenze; l’investimento in macchinari e in progetti di sostenibilità per packaging sempre più green. Sono questi alcuni degli obiettivi che la Litocartotecnica Pigni si è imposta di raggiungere nei prossimi anni per la crescita sostenibile e resiliente delle proprie attività.