La nuova visione di Chiaravalli

L’impresa di Cavaria con Premezzo, specializzata nella produzione e distribuzione di componenti per la trasmissione meccanica, festeggia l’anniversario dei 70 anni di attività, gua

L’impresa di Cavaria con Premezzo, specializzata nella produzione e distribuzione di componenti per la trasmissione meccanica, festeggia l’anniversario dei 70 anni di attività, guardando al futuro e puntando sulle persone e le loro unicità. Come spiega l’Amministratore Delegato, Andrea Chiaravalli: “È la curiosità il motore che spinge a comprendere come stia cambiando il mondo e, di conseguenza, a mettere a fuoco non solo il ‘cosa’ vendiamo, ma anche ‘il come’ e ‘il perché’ lo facciamo”

‘‘Portare in azienda una nuova visione significa cogliere tutto ciò che già c’è di valore, che ne ha fatto la storia e rinnovarlo, condividendo questo progetto con il mercato”. Andrea Chiaravalli, terza generazione dell’impresa meccanica che porta il suo cognome, oggi Amministratore Delegato, sintetizza con semplicità la sua idea di passaggio generazionale. Un tema che in Italia interessa il 65% delle imprese, salendo al 70% per le Pmi, secondo i dati del Global family business 2021. Quello della Chiaravalli di Cavaria con Premezzo risulta, quindi, un felice esempio per tante imprese: una visione nuova e fresca, di chi è consapevole che al fare oggi bisogna associare il raccontare e che si inserisce in modo lineare nel solco della solidità della storia aziendale.

Come realizzare concretamente questa visione? “Mettendo al centro le persone”, spiega l’imprenditore. “Può sembrare banale, ma il cuore del progetto sta qui. Ogni persona della nostra azienda porta con sé delle differenze: valorizzarle è il punto di forza. Ma attenzione: valorizzare le persone non è una questione anagrafica o di genere, ma significa dare spazio a tutti, ciascuno con la sua unicità e, soprattutto, sollecitare le idee e la curiosità di ciascuno. È la curiosità il motore che spinge a comprendere come stia cambiando il mondo e, di conseguenza, a mettere a fuoco non solo il ‘cosa’ vendiamo, ma anche ‘il come’ e ‘il perché’ lo facciamo”. Andare a fondo, senza fermarsi alla superficie, puntare alla comunicazione in azienda e fuori, ascoltare i mercati e saperne cogliere le opportunità: per Chiaravalli, che nel 2022 ha tagliato il prestigioso traguardo del 70esimo dalla fondazione da parte di nonno Silvio, prima generazione, significa molteplici azioni. In primo luogo, riaffermare la propria identità con una riorganizzazione interna. Nel corso della sua storia, infatti, l’impresa, specializzata nella produzione e distribuzione di componenti per la trasmissione meccanica per praticamente tutti i settori dell’industria, si è evoluta e diversificata nel tempo, arrivando a rappresentare un vero e proprio Gruppo.

Oggi la struttura di Chiaravalli passa da 4 divisioni, vere e proprie anime del business. La più storica è quella legata al settore industriale, dalla commercializzazione di prodotti di trasmissione meccanica fino ai riduttori, c’è poi la lavorazione di prodotti su richiesta specifica dei clienti e realizzati su misura, la Divisione Food che realizza lame per affettatrici per cui il Gruppo è leader assoluto di mercato, con i marchi Rasspe Blades e Klinger, oltre 30.000 lame prodotte ogni mese nello stabilimento di Jerago con Orago e vendute in 39 paesi e, infine, la Divisione Moto. Quest’ultima, probabilmente la più nota ad un pubblico di appassionati, è specializzata, oltre che nella vendita delle corone, adottate dalle più prestigiose e premiate case motociclistiche internazionali, anche nei prodotti e accessori per il settore.

Con circa 300 persone impiegate nelle 5 sedi in provincia di Varese, di cui 3 produttive e 2 commerciali e logistiche, Chiaravalli rappresenta quindi un riferimento assoluto in diversi mercati. “In tutti questi settori, vogliamo raccontare la nostra nuova pelle: la nostra è una storia di famiglia, passione e ingegno, che vogliamo far continuare a crescere, affermando una chiara identità unitaria. L’obiettivo è rimanere allineati alle esigenze in continuo cambiamento dei mercati”, spiega l’Amministratore Delegato. “Come raggiungere questi obiettivi? Con costante impegno. Con una continua innovazione che passa anche dall’informatizzazione dei processi, per arrivare ad un sistema di logistica avanzato che, da un lato, massimizza le prestazioni e dall’altro contribuisce a migliorare la sicurezza sul lavoro e il risparmio energetico. Temi che ci stanno molto a cuore. E, poi, migliorando continuamente il servizio ai clienti, anche personalizzato. E, ovviamente senza mai perdere di vista la qualità tecnica. Infine, con l’attenzione alle nostre persone”, precisa Andrea Chiaravalli. E in che modo si concretizza quest’ultimo punto? “Con una gestione più moderna delle risorse umane.

Questo non significa che prima, con il nonno Silvio e poi con i figli Anna e mio padre Mario, ancora in azienda con me, non ci fosse attenzione. Significa però che, forti di una consapevolezza nuova e delle responsabilità che il mondo e i contesti ci presentano, oggi questo fattore diventa il cuore di tutto il progetto. Una sfida che passa dalla sicurezza, dalla formazione, dall’investimento sui talenti, fino al sostegno di progetti del territorio. Privilegiamo iniziative con finalità benefiche o che abbiano risvolti sociali, come la recente collaborazione con Eolo Kometa Cycling Team o con la Varesina Calcio. Una sfida che passa anche dalla sostenibilità in senso lato. Se pensiamo solo alla sostenibilità più specificamente ambientale, un’azienda come la nostra può fare molto: dal nuovo impianto fotovoltaico che si stima genererà più di 300.000 kW annui alla scelta di abbandonare gli imballi in plastica in favore di carta riciclata e legno, che ha permesso di ridurre del 70% il consumo di plastica, alle piccole buone abitudini di tutti i giorni negli uffici”, chiosa l’Ad di Chiaravalli Group. 

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