In cammino verso il Monte Lema
Partendo dal Rifugio Campiglio a Dumenza, in località Alpe Pradecolo, un sentiero sospeso tra due laghi, il Ceresio e il Maggiore e due Nazioni, l’Italia e la Svizzera, conduce in cima a
Partendo dal Rifugio Campiglio a Dumenza, in località Alpe Pradecolo, un sentiero sospeso tra due laghi, il Ceresio e il Maggiore e due Nazioni, l’Italia e la Svizzera, conduce in cima ad una vetta, vero e proprio paradiso per gli amanti del parapendio e per i cacciatori di viste mozzafiato. Tra altalene giganti, alpeggi ed escursioni da godersi in tutte le stagioni
Una passeggiata che abbraccia panorami nel blu sospesi tra due laghi, Ceresio e Maggiore, e due Nazioni, Svizzera e Italia, in un percorso emozionante e sempre diverso, dove in estate prendere fresco, in primavera stupirsi per le migliaia di fioriture diverse e in autunno lasciarsi incantare dai colori del fogliame. È il sentiero che porta dal Rifugio Campiglio, a Dumenza, in località Alpe Pradecolo e conduce fino al Monte Lema, paradiso per gli amanti del parapendio e per i cacciatori di viste mozzafiato. Per arrivare in cima al Monte Lema sono necessari in totale 450 metri di dislivello e circa un’ora e mezza di cammino. Il paesaggio, che qui merita una sosta prolungata, abbraccia colline, boschi e due laghi appunto: a destra il Maggiore e a sinistra i rami del Lago Ceresio.
Una vetta per gli amanti del volo
Il Monte Lema è una montagna situata in Ticino, Svizzera, poco dopo il confine italiano, contrassegnato con un cippo quasi arrivati in vetta. Con i suoi 1.624 metri di altezza, questa è la seconda montagna più alta del Ticino dopo il Monte Generoso. Si tratta di un’ottima destinazione per gli amanti della natura, dello sport e dell’aeronautica. Per i piloti di parapendio, è uno dei punti ideali per la partenza anche di voli di formazione e di lunga distanza. Non è raro poterli ammirare nelle loro evoluzioni, una volta arrivati in cima. E lo spettacolo si arricchisce con i piloti di aeromodellismo, che hanno scelto queste vette per dare sfogo alla loro passione: il Monte Lema è, infatti, ritenuto nell’intera regione alpina una delle destinazioni top per questa pratica.
In vetta, diversi cartelli segnalano anche il codice di condotta da tenere in questo “sito di volo” per permettere a tutti di convivere e praticare il loro sport preferito in armonia con gli altri.
Anche gli escursionisti e gli amanti della fotografia trovano pane per i loro denti: il Monte Lema offre, infatti, una vista panoramica mozzafiato sulle Alpi, sul Lago Maggiore e sulle valli circostanti. Dalla Svizzera, è possibile raggiungere la vetta anche in funivia da Miglieglia, un piccolo villaggio situato a 1.050 metri di altezza. La funivia percorre un dislivello di 574 metri e impiega circa 15 minuti per raggiungere la cima, dove poi rilassarsi. Dall’Italia, la passeggiata più panoramica parte dal Rifugio Campiglio, dove potersi rifocillare una volta scesi. Anche in vetta c’è un rifugio dove poter fare una sosta gastronomica o una pausa rilassante. Il Monte Lema è anche un luogo ideale per praticare sport: è possibile fare escursioni, mountain bike, parapendio e sci alpino.
L’altalena gigante
Scendendo dalla vetta e proseguendo verso il versante svizzero, dopo aver superato la funivia, si incontrerà un’altra cima panoramica in grado di conquistare sia adulti sia bambini. Qui è installata, infatti, una delle altalene giganti del progetto Swing The World. Immaginatevi seduti su un’altalena enorme, sospesi a un’altezza impressionante, con lo sfondo mozzafiato del Lago di Lugano. Questa è l’esperienza che è possibile vivere una volta arrivati in cima. Nato dall’iniziativa di due giovani ticinesi appassionati di fotografia e video making, il progetto Swing the World mira a esporre angoli nascosti e panorami spettacolari del territorio svizzero in modo originale e giocoso. Queste altalene giganti non sono semplici giochi da cortile, ma vere e proprie opere d’arte, prodotte artigianalmente con materiali naturali per integrarsi armoniosamente nei luoghi in cui vengono installate.
Situata sulla cima del Monte Lema, questa altalena gigante è un invito a lasciarsi cullare dalla brezza dell’aria e dai raggi del sole, mentre si ammira l’ampio panorama che si apre davanti ai propri occhi. La sensazione è indescrivibile: un mix di leggerezza, libertà e stupore che solo un’esperienza così può offrire. L’obiettivo del progetto, d’altronde, è proprio intrattenere le persone in modo creativo, stimolandole a trascorrere del tempo fuori dalle mura domestiche, divertendosi all’aria aperta. Le località selezionate possono essere panorami mozzafiato, villaggi remoti o attrazioni naturali, purché siano sempre luoghi che permettono di vivere l’esperienza di dondolarsi tra le nuvole.
L’altalena gigante del Monte Lema non è solo un’avventura avvincente, ma crea anche la cornice perfetta per un’immagine da favola. La possibilità di catturare un momento di pura gioia mentre si dondola immersi nel panorama stupefacente del Monte Lema, è un’occasione che appassionati di fotografia e amanti della natura non vorranno perdere.
Swing the World è un progetto pensato per tutti: a partire dai bambini dai 10 anni in su fino ad arrivare ai più grandi. È un invito a liberare la mente, a lasciare da parte ogni pensiero e a godersi il paesaggio circostante in un modo completamente nuovo e stimolante. Una sorpresa inattesa in grado di emozionare durante un’escursione.
Il Rifugio Campiglio
Tra le Prealpi Luganesi, quasi al confine tra Italia e Svizzera, a 1.184 metri di altitudine, sorge l’Alpe Pradecolo, un luogo che ha visto un secolo di storia e trasformazioni. Il suo nome, che tradotto significa “ecco il Prato”, risuona come un invito alla scoperta di questo luogo idilliaco. Acquistata nel 1916 dal Cavalier Antonio Campiglio, l’Alpe Pradecolo iniziò la sua vita come alpeggio estivo per le mandrie del nobiluomo. Il tempo ha poi portato con sé cambiamenti significativi. Negli anni ‘20, accanto alla stalla e alla baita per la stagionatura dei formaggi, vennero costruiti una chiesetta e un ristoro. Inoltre, furono realizzate delle camere sopra quello che oggi è il bar del rifugio.
A metà del XX secolo, la famiglia Campiglio decise di ampliare l’offerta dell’Alpe Pradecolo, avviando un’attività ricettiva nel rifugio. Questo segnò l’inizio di una nuova era, che vide un’ulteriore trasformazione nel 2002, quando il rifugio fu completamente ristrutturato.
Nel 2020, il Rifugio Campiglio ha celebrato un importante traguardo: il centenario della sua fondazione. E lo ha festeggiato con una nuova gestione che ha reso il rifugio uno splendido buen ritiro per una sosta mangereccia dopo un’escursione, ma anche un luogo perfetto in cui soggiornare, visto che dispone di alcune camere dove dormire. Un secolo di storia, di cambiamenti e di accoglienza, che ha visto l’Alpe Pradecolo trasformarsi da semplice alpeggio a rifugio apprezzato da escursionisti e amanti della montagna. Anche perchè i sentieri che partono da qui sono percorribili tutto l’anno: a piedi, in mountain bike e a cavallo durante la bella stagione, con le ciaspole in inverno.
Tra le mete escursionistiche più note, oltre al Monte Lema, ci sono: la Capanna del Merigetto (1.498 metri, per 4 ore di cammino), il Monte Tamaro (1.961 metri, per 5 ore e mezza), la Chiesa Madonna della Guardia (Alpone, 1.245 metri, 1 ora e 15 minuti di cammino). Inoltre, per chi ama unire un aspetto escursionistico a uno religioso, è possibile arrivare fino a Dumenza in auto e poi proseguire fino al Rifugio Campiglio a piedi percorrendo la scalinata con via crucis dal santuario di Trezzino.