Ambassador non porta pena
Tutte le curiosità della ricerca “About Us 2024. Persone, leadership, valori: i trend della comunicazione interna e dell’employer branding nelle aziende italiane”, realizzata
Tutte le curiosità della ricerca “About Us 2024. Persone, leadership, valori: i trend della comunicazione interna e dell’employer branding nelle aziende italiane”, realizzata da The Van Group
“Questa idea è pensata per l’interno o per l’esterno?” La domanda di una studentessa di Scienze della Comunicazione si potrebbe, o forse dovrebbe, applicare a qualsiasi iniziativa di comunicazione aziendale. C’è davvero differenza? Ovviamente sì. Non è raro che un’impresa realizzi progetti iper-strutturati, tipicamente commerciali o rientranti nell’ampia sfera della responsabilità sociale, e questi, grazie a tutti i fuochi d’artificio della comunicazione anche digitali, arrivino scoppiettanti alle pagine dei quotidiani nazionali, a tutti i social network, spesso anche sulle fiancate degli autobus, ma non nei corridoi dell’azienda. Il vicino di scrivania non sa cosa fa il collega, si diceva un tempo. Oggi che questo sia un grande limite, anche economico, per le organizzazioni che ambiscono ad essere “positive” è cosa ben nota.
Per colmarlo, le parole magiche sono “comunicazione interna”. Interessante su questo tema è l’indagine “About Us 2024”, promossa dall’agenzia The Van Group, che indaga i trend della comunicazione interna nelle imprese italiane, concentrandosi, però, su un campione di grandi. Ne emerge che quasi il 78% degli intervistati ha attivato una funzione specifica interna: significativo è, soprattutto, che il 38% lo abbia fatto nell’ultimo quinquennio e per la maggior parte in post Covid e, cosa per nulla scontata, destinando un budget a queste attività. Nel 60% dei casi la funzione è stata affidata alla Direzione Comunicazione, negli altri a quella Hr o al Top Management.
Secondo la ricerca, le imprese avrebbero quindi compreso l’importanza della strategia: l’80% ha un piano editoriale a lungo termine; la intranet, sempre più interattiva, è di gran lunga lo strumento più diffuso; fondamentali sono eventi e incontri dal vivo. La comunicazione interna poi diventa realmente interna: poco meno della metà delle imprese si fa supportare da partner esterni e limitatamente a progetti specifici. Ma qual è il filo conduttore per tutte le aziende e quindi il consiglio per chi ancora fosse lontano da questi temi? Interessante l’analisi di Luca Villani, partner di The Van Group, nell’introduzione all’indagine: “Al termine di questa lunga ricerca, la parola che più mi è rimasta in mente è fiducia. La fiducia è alla base della comunicazione stessa. Se questo è vero in generale, lo è ancora di più all’interno di un contesto aziendale”. A questa riflessione aggiungiamo quella di Daniele Regolo, D&I Ambassador di Openjobmetis alla Community dei Comunicatori di Confindustria Varese: “Alla base della comunicazione c’è la coerenza: se quello che si comunica fuori è coerente con quello che succede e si comunica dentro, il tutto funziona!”